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Autore: Himeelly    06/07/2013    1 recensioni
[...E nemmeno lo avrebbe mai ammesso davanti a lei, mai e poi mai...]
[...Ciò che Esme non sapeva era che però dall’altra parte del tetto un’altra ragazza si stava facendo le stesse domande...]
femslash!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ore che si trovava seduta sul ciglio del tetto dell’accademia, il suo luogo preferito per pensare e rilassarsi, il luogo da dove l’aveva vista per la prima volta. La sua mente era diventata da quel momento ancora di più un caos allo stato puro, non capiva più nulla della sua stessa vita. Quest’ultima stava diventando ogni giorno sempre più incasinata. Certo, fin da bambina aveva sempre saputo che non avrebbe avuto una vita “normale”, non come veniva definita dai mondani, ma una normalissima vita da cacciatrice di demoni si, era quello che si era sempre aspettata, fino ai 13 anni. Quando venne trasformata in vampira e cacciata in malo modo, venendo definita mostro, dai suoi stessi genitori. Arrivata all’accademia si era innamorata, o almeno così le è stato raccontato, della sua compagna di stanza senza essere ricambiata. In seguito arrivò l’amnesia, che si portò via alcuni ricordi del passato e tutti i ricordi dell’accademia. Infine, c’era lei, lei quella ragazza che l’aveva sconvolta tanto, Shaila, la sua copia perfetta di aspetto, ma non di carattere. Non capiva ancora come fosse possibile la loro somiglianza, non erano gemelle, e questo la rincuorava, per loro l’unica opzione valida era quindi quella di un incantesimo, ma non era nemmeno questo il motivo di tanta preoccupazione da parte di Esme. Magari fosse stata quella la sua preoccupazione, sarebbe bastato chiedere aiuto a uno stregone, ma no non era questo il problema, perché lei era destinata ad avere la vita più incasinata del mondo, ne era fermamente convinta che quello era il suo destino. Quella ragazza la faceva sentire in modo strano, ogni volta che pensava a lei si sentiva le farfalle nello stomaco, la bocca di quest’ultimo le si chiudeva, e si sentiva come se il resto del mondo fosse svanito, inghiottito nel nulla. Quando era con lei il mondo non aveva più importanza, solo lei era importante. Se si trovavano in mezzo a una folla era convinta che l’avrebbe riconosciuta senza il minimo problema. Ma era bloccata, se pensava a lei si sentiva male, le saliva una tristezza improvvisa, le venivano le lacrime agli occhi e sarebbe stata capace di uccidere chiunque le andava contro. Si perché si arrabbiava, ma non con lei, oh no mai, lei era la dolcezza fatta persona, non si sarebbe mai potuta arrabbiare con lei, ma con lei stessa si, perché era così stupida da rovinare ogni cosa. Perché lei si era innamorata di quella ragazza, o meglio di quell’angelo con le sembianze di un essere umano, ci aveva messo tanto a capirlo e ancora di più per ammetterlo a se stessa. Non lo avrebbe mai ammesso con nessuno ne era certa, non poteva, l’avrebbero presa per pazza, ne era sicura, perché loro non le vedevano come due persone distinte, no ma come due copie, o almeno così la pensava lei. E nemmeno lo avrebbe mai ammesso davanti a lei, mai e poi mai, avrebbe magari sofferto vedendola con altri ragazzi, ma preferiva poter continuare a parlarci che perderla totalmente. Perché era certa, certa come del fatto che il sole sorgesse a est e tramontasse a ovest, che se si fosse dichiarata l’avrebbe persa per sempre, perché il suo angelo sarebbe rimasto schifata di lei. Esme non voleva che tutto ciò accadesse per questo aveva preso la decisione di tenere i suoi sentimenti per se stessa. Ma era difficile ogni volta che la vedeva voleva prenderle la mano, voleva sentire il calore del suo corpo in abbraccio, l’avrebbe voluta baciare, ma non poteva, si doveva accontentare della sua presenza, ma non ci riusciva, le era troppo difficile. Era certa che se mai si fossero baciate quella sarebbe stata la sua morte, non sarebbe riuscita a controllare le sue emozioni. Davanti a lei si sentiva nuda, non sapeva fingere o dirle bugie, per questo non poteva tenere più i suoi sentimenti, ma doveva, anche se era difficile. Ma per lei era impossibile guardarla negli occhi e resisterle, se avesse potuto sarebbe arrossita come una bambina, ma alla fin fine lei era una bambina cresciuta troppo in fretta, se fosse stata viva il suo cuore alla sola presenza della ragazza avrebbe iniziato a correre, a battere più veloce che poteva, fino a esplodere. Quando era con lei si sentiva libera, libera di essere se stessa senza condizioni, normalmente visto che le piaceva si sarebbe comportata con fare civettuolo, avrebbe nascosto i suoi numerosi difetti, ma con lei no, rimaneva se stessa allo stato puro, voleva piacerle in tutto e per tutto, e farsi accettare nonostante i suoi difetti. Con lei si sentiva viva, cosa che non le era più accaduta da quando era stata cacciata di casa. Sentiva che le avrebbe potuto anche raccontare tutti suoi problemi, anche piangere davanti a lei, che per lei era quasi impossibile piangere davanti agli altri. Ciò che Esme non sapeva era che però dall’altra parte del tetto un’altra ragazza si stava facendo le stesse domande e gli stessi problemi e che quella ragazza corrispondeva al suo amore, al suo tutto, a  Shaila. Se solo le due ragazze avessero messo da parte la paura di perdere l’altra, sarebbero state ancora più felici assieme. Ma per loro non era così semplice, soprattutto per Esme che nella sua vita era stata ferita fin troppe volte, e un rifiuto dalla ragazza che tanto amava le sarebbe costato tutto. Era fermamente convinta che ciò l’avrebbe portata al suicidio, avrebbe seriamente preferito un paletto di legno conficcato per bene nel cuore che perderla. Preferiva quindi rimanere in silenzio, di rimanere sua amica, e rimanerle quindi accanto che sentirsi dire no. Ma non tutto può andare sempre per il verso giusto. Mentre Esme era assorta nei suoi pensieri Shaila le si era seduta vicino. “Esm” sussurrò la ragazza, risvegliando la vampira dai suoi pensieri, che ritrovandosi il viso di Shaila a pochissima distanza dal suo non riuscì più a ragionare. Non ebbe nemmeno il tempo di preoccuparsi di cosa dirle, o di cosa l’altra ragazza volesse che si ritrovò le labbra di quest’ultima sulle sue e l’unica cosa che fu in grado di fare fu di ricambiare quel bacio. Si sentiva finalmente totalmente viva, e non aveva più paura di perderla perché percepiva il cuore di lei battere all’impazzata per tutte e due. Si sentiva finalmente veramente felice, senza nessun problema per la testa, tutti i suoi dilemmi sul pensiero della gente non le importavano più, le importava solo di poter stare con lei, e pur di starci assieme avrebbe sopportato i commenti delle persone. Nulla per lei poteva essere più importante di lei. “Finalmente” disse semplicemente infine sorridendo. Per poi abbracciarla, voleva farlo da troppo, era cerca che l’amava talmente tanto che sarebbe anche resistita al suo sangue, anche perché il solo pensiero di poterle fare del male la mandava in iperventilazione, anche un solo semplice graffio, che per loro che erano cacciatrici non era nulla, l’avrebbe fatta preoccupare in maniere assurda. In quel momento per le due ragazze il mondo si trasformò in un posto perfetto, dove non c’erano preoccupazioni, o possibili incantesimi  a distrarle dall’altra, e tutta la paura di perdere l’altra si tramutò in semplice e pura felicità di stare finalmente assieme, senza nessun problema.

Esme's Coner
Se siete arrivati fin qui vuol dire che la storia non vi ha fatto schifo :D I personaggi sono due persoanggi di un gdr a cui sto partecipando (qui) Detto ciò se lasciate una recensione non vi mordo
See u next story.
   
 
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