~Uncadenced.

Autore: Oblivias_

Prompt: //

Pairing: GouenGaze

Parole: 435

Note: Sono in ritardo bestiale. Ho superato il termine di scadenza e perfino la proroga, Alicchan mi sta dando un'ultima chance, speriamo in bene... Comunque, questa è una minuscola GouenGaze scritta per Cha in un momento in cui ci siamo ritrovate a parlare di Angst. Insomma, questa cosa risale al 20 aprile ma non ha mai visto la luce di EFP, quindi, quando mi sono ritrovata completamente senza ispirazione per una nuova flashfic, ho deciso di ripiegare su questa sebbene mi convinca poco. Poi il risultato non importa tanto Alicchan mi disegna uno stivale se arrivo ultima !

Ok, mi sa che le note stanno diventando più lunghe della flashfic, mhn. Insomma, come al solito, enjoy! (?)

Allora... Stai bene?"

"Ti sembro una persona che sta bene?!"

Shuuya scosse la testa. Anche ridotto a uno straccio, Fuusuke restava Fuusuke. E lui restava uno stupido in quanto aveva permesso al suo compagno di prendere l'auto con Hiroto, ubriaco fradicio. Essersi fatto ingannare da innumerevoli "e dai, Gouenji-kun, fidati per una volta! Lo sto solo accompagnando al supermercato!" era una colpa che non avrebbe mai potuto espiare. Il tremendo testacoda eseguito dalla macchina del rosso era finito addirittura sul telegiornale locale. "Tragico incidente nei pressi del supermercato centrale, tre motorini capovolti. Nessuna vittima, due persone lesionate, passeggero della macchina con il torace sfondato". No, Gazel decisamente non stava bene.

"Quindi ti operano."

"Direi di sì."

"Ma so che... È un'operazione rischiosa... C'è un'alta possibilità che tu non ne esca indenne..."

"Piantala di portare sfiga, idiota."

Il biondo puntò gli occhi scuri dritto in quelli limpidi del suo amato. In entrambi vi era ansia, ma nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso davanti all'altro.

"Comunque mio padre è un bravo medico, dopotutto" Si ricompose Gouenji, sbuffando "E tu sei di coccio."

Ma Suzuno non era mai stato fragile come in quel momento. Ogni tanto la ferita si riapriva, il sangue sgorgava e sembrava che il ragazzo dagli occhi di ghiaccio dovesse rompersi da un momento all'altro. E allora sarebbe riuscito Shuuya a mantenere i nervi saldi e a non sentirsi perduto?

"Suzuno Fuusuke, tra un minuto verrai portato in sala operatoria."

L'infermiera riportò la notizia con voce stabile, il contrario dello stato d'animo del bomber. Strinse i pugni, facendo notare il suo nervosismo al ricoverato.

"Ma non avevi detto che andrà tutto bene perché tuo padre è bravo?"

"Puoi essere operato anche da Gregory House in persona, mi preoccupo comunque se permetti."

"Allora quei dvd sopra la tv erano tuoi sul serio... Le guardi sul serio le fiction sui dottori disperati. Altro che 'li ha dimenticati Yuuka'."

"Ti sembra il momento di parlarne?!"

"Affatto. Questo è il momento in cui mi dovresti baciare. Datti una mossa."

Fuusuke restava Fuusuke, e doveva restarlo a lungo. Shuuya si chinò su di lui per schioccargli un bacio sulle fredde labbra, per poi guardarlo mentre si allontanava sulla barella. Il giovane biondo lo seguì in silenzio fino alla porta della sala operatoria, dove rimase appoggiato in silenzio. Solo allora si accorse di quanto l'intera faccenda lo avesse stancato. Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dal suono lontano di un cardiometro che cambiava ritmo, andando sempre più lento. Il suo cuore sussultò, ma cercò di non darci peso. Anche se ci fosse stata una relativa brutta notizia, l'avrebbe ricevuta al risveglio. Per il momento, avrebbe sognato il Fuusuke di sempre.