Prefazione

_ Allora sei veramente sicura? Mi dici come faccio senza di te tutta l’estate?_ Disse Maki abbracciandomi dolcemente.
_ Sì ormai non mi tiro più indietro!_ Dissi ricambiando quell’affettuoso abbraccio.
_ Marty amore! Stai attenta, non dare troppa confidenza…._ La voce di mia madre ruppe quel triste momento.
_ Sìsì mamma! Tranquilla!_ Mi staccai dalla Maki.
_ Ma dove è che alloggi?_ Mi chiese quest’ultima curiosa.
_ Presso una ragazza tedesca, si chiama Holly e ha 38 anni._
Maki mi guardò titubante e pensierosa. Effettivamente compiere un viaggio così duro e lungo a soli 10 anni era cosa insolita. Ma non volevo tirarmi indietro! Aspettavo questo momento da troppo, ero ansiosa di imparare il tedesco e le tradizioni della Germania.
_ Fai la brava eh Marty? Fai tutto quello che ha detto la mamma capito piccola?_ Disse mio babbo avvicinandosi.
_Baaaabbooooooo!!!!_ Lo guardai storta._ Ora bisogna che vada!_
_Martinaa!!_ Una voce squillante fece voltare tutti. Era l’accompagnatrice che mi stava chiamando, l’aereo era arrivato.
Salutai tutti e mi imbarcai.

Il viaggio non sarebbe durato molto. Ero eccitata e felice, fino a quando Sally, la mia accompagnatrice tedesca, non mi informò di una terribile notizia: Holly era stata ricoverata in ospedale, in gravi condizioni, a causa di un incidente stradale.
_ Coosa? Poverina! E io? Adesso che faccio???_ Dissi spaventata.
_Tranquilla, abbiamo rimediato subito, sarai trasferita in un'altra famiglia._
_Ma io non so nemmeno chi siano! Come lo dico ai miei?_ Abbassai la testa rattristata e in preda al panico.
_ Tranquilla! Sono due persone squisite! E poi hanno anche due bambini della tua stessa età!_ Sorrise.
_ mmmmm…… allora avverto i miei… semmai se sorgono problemi te li passo ok?_ Chiesi tirando fuori dalla borsa il cellulare che mi avevano prestato i miei.
_Ma certo! Anzi… chiamali e passameli subito, spiegherò tutto io affinché non sorgano malintesi. _ Indicò il cellulare e fece gesto di chiamare.


Quella, fu una delle esperienze più belle della mia vita… Tre mesi indimenticabili passarono come una folata di vento. Mi ero affezionata particolarmente a quella famiglia, e ormai mi consideravano una di loro. Il dubbio e la paura iniziali, scomparvero subito quando conobbi quei due demonietti, tanto dolci e carini quanto scalmanati e maligni. Due gemelli davvero simpatici aventi la forza di un uragano devastante…. Loro due furono i primi ad accogliermi, scendendo dalle scale urlando e saltando tanto erano eccitati dalla mia presenza (femminile XD)… I genitori nel frattempo osservavano la scena divertiti mentre i due gnomi,con la forza di un tornado, mi squadravano dalla testa ai piedi, cercando di parlare un italiano decente, ma alla fine l’unica cosa che riuscirono a dire fu “ Ciao! “ . Quei tre mesi furono indimenticabili, non li scorderò mai, soprattutto grazie a uno dei due, con cui legai particolarmente. Eravamo diventati inseparabili, come un fratello. L’altro più che come fratello, lo vedevo come amico. Trascorremmo insieme quella vacanza fino alla fine, che fu triste, il mio dolce morettino piangeva appiccicato a me, non si voleva staccare dal mio braccio, che stringeva forte. Neanche le promesse di rivederci le prossime estati servirono a fargli cambiare idea : voleva venire in Italia con me. Il fratello, più ragionevole, cercava di non far trapelare le sue emozioni, tentando, nel frattempo, di calmare il gemello. Alla fine partii. Con gli occhi velati dalle lacrime,salutai Bill un’ ultima volta.