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Autore: CathLan    07/07/2013    4 recensioni
Zarry!Smut. Blowjob per il prompt: “Non serve che mi guardi negli occhi ora”.
-I suoi polpastrelli scorrono ciechi sul tuo petto, dalle rondini all’ombelico. Le tue unghie graffiano le sue scapole e lo avvicinano di un soffio, mentre scendono inesorabilmente verso le natiche. Quando arrivano ai due emisferi perfetti sei in ginocchio, davanti ad uno Zayn che si aspetta il meglio e lo avrà.
Strizzi il suo sedere piccolo e perfetto, lui sussulta. Si aggrappa alle tue spalle e guarda il soffitto, leccandosi brevemente le labbra. Un gesto che dovresti fare tu, perché sei tu quello che a breve avrà l’onore di succhiare qualcosa di molto, molto grande.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: Lemon, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Don’t look me in the eyes
Prompt: “Non serve che mi guardi negli occhi ora”.
Fandom: One Direction
Pairing: Zarry (Styles Harry/Malik Zayn)
Rating: Rosso
Genere: Lemon, PWP, erotico
Avvertimenti: nonsense, slash
Note: Per questa One shot dovete ringraziare lo stupido tumblr che è la droga e queste due immagini: prima e seconda che mi hanno ispirata obbligandomi a scrivere.
Non so che altro dire, spero solo che questa cosa faccia sorridere e pulsare gli ormoni a qualcuno, anche se è completamente assurda e loro sono sex!moe. Basta, sloggio.
Ah, che poi non c’è nemmeno tutto il rapporto. Ho scritto praticamente 1718 parole descrivendo un blowjob #shameonme
Per ispirarmi ho ascoltato a ripetizione Cosmic Love. Ascoltatela pure voi e scaricatela se già non ce l’avete sull’iPod èwé
DISCLAIMER: io queste cose me le invento e loro, naturalmente, non sono miei. Questa giungla mi distrugge.


Non sai esattamente se ridere, piangere o darti due pugni in faccia e stenderti da solo. Tutto ciò che fai, però, è fissare ammaliato Zayn e le sue gambe aperte.  
E’ in piedi, chinato di fronte alla videocamera. Ti da una visione pressoché celestiale del suo fondoschiena e tu ansi. No, ardi. Ardi per lui che ha addosso solo quelle stupide mutande fatte di caramelle gommose e ti tenta, piegandosi a novanta, sempre più giù. Sempre meglio.   
In fondo potresti alzarti e raggiungerlo con appena due brevi falcate. Potresti strappargli di dosso quel filo di orsetti gommosi mordendo e tirando leggermente. In realtà puoi farlo, senza preoccuparti. Siete solo voi due ed una telecamera in una camera d’albergo, eppure non riesci a muovere un muscolo.
Zayn è erotismo allo stato puro mentre fuma a denti stretti come se non foste lì, completamente nudi e con due erezioni svettanti tra le gambe. Ti annienta e tu non sai camminare, non sai pensare, non sai respirare. Non sai nemmeno amare. Non più di così.
Si rialza, dopo averti torturato quel tanto che è bastato a farti mugolare di dolore un paio di volte, spegne la canna e si gira, stringendo gli occhi nocciola sul tuo volto. Sorride, in quel suo modo particolare di piegare in sbieco le labbra e si avvicina, facendo ondeggiare i fianchi.
Il suo corpo color della terra è spettacolare, coperto dai tatuaggi, dai succhiotti. Profuma di muschio bianco, erba e sesso. Non sai nemmeno come possa odorare d’orgasmo quando non ne avete ancora avuto uno, questa notte. Ma Zayn può, te lo dici nella mente, accarezzandogli con i polpastrelli le ossa iliache che spuntano visibili sotto la pelle scura.
E’ instabile, sospira e le sue dita sfiorano i tuoi ricci morbidi. Ci si infilano dentro e tirano all’altezza della nuca, obbligandoti a piegare all’indietro la testa. Ti guarda fisso, mentre brucia l’illusoria distanza che vi separa e posa un bacio umido sulle tue labbra già spalancate, già pronte a ricambiare qualsiasi cosa pretendano le sue. I vostri baci sono affamati, bagnati, precedono tutto ciò che di sporco e perfetto avverrà dopo, inevitabilmente. La sua lingua ti esplora, ti lecca, gli piaci, te lo ripete spesso. Gli piace il tuo sapore e quando succhia è perché vorrebbe di più, ma più di quello in un bacio non ci può essere. Se non il sentimento.
Nel momento in cui si stacca ha gli occhi chiusi, il respiro affannato e gli oscillano le ginocchia. Ti massaggia quella porzione di cute che ha stretto così forte da farti bruciare e si siede sulle tue gambe, petto contro petto, membro contro membro.
«Sei sicuro di non vergognarti?» ti domanda, strofinando la punta del naso dritto contro la tua guancia. «Possiamo anche farlo senza filmarci».
Tu ridi, i palmi scorrono famelici sulla sua schiena dritta. Ogni vertebra, ogni costola, ogni fibra è tua. Zayn ti appartiene. E’ tuo e vuoi che ci sia una prova che potrai guardare ogni volta che vorrai, per ricordarti che è tutto vero. Tutto. «Io non mi vergogno, tu?»
«Non te l’avrei proposto» risponde serio. «Mi eccita» aggiunge d’un fiato, spingendosi ancora più addosso al tuo corpo, come se fosse possibile stare ancora più vicini di così. Il passo successivo a questo sarebbe fondervi insieme e divenire un’unica entità.
Le vostre erezioni si lambiscono, i vostri petti sussultano. Dio.
«Cominciamo?» la tua voce è colma d’aspettativa tanto quanto il suo cipiglio.
Zayn piega la bocca perfetta. Annuisce e si specchia un istante nei tuoi occhi, prima di scendere dalle tue gambe e aprire le braccia. «Fammi quello che vuoi» dice, ad alta voce. «Stanotte sei tu il Grande Capo».
Neanche ti eri reso conto steste sussurrando. Ricambi il sorriso e lo imiti. Una volta in piedi di fronte a lui non sai cosa fare. Avere Zayn a completa disposizione è uno dei tuoi più grandi sogni erotici, ma tra la realtà e le fantasie c’è sempre stato un sacco di spazio e tu non ci hai mai riflettuto davvero, con chiarezza e decisione.
Lanci un’occhiatina al comodino. Messi così Zayn da le spalle all’occhio della videocamera. Lo ruoti di centottanta grandi e lui non protesta. E’ veramente nelle tue mani, fantastico.
Il centro di tutta l’attenzione ora ce l’hanno i vostri profili, i vostri uccelli e le vostre mani, che pur tremando non hanno ancora smesso un attimo di collegarvi. Toccarvi è un dovere, più che un piacere.
I suoi polpastrelli scorrono ciechi sul tuo petto, dalle rondini all’ombelico. Le tue unghie graffiano le sue scapole e lo avvicinano di un soffio, mentre scendono inesorabilmente verso le natiche. Quando arrivano ai due emisferi perfetti sei in ginocchio, davanti ad uno Zayn che si aspetta il meglio e lo avrà.
Strizzi il suo sedere piccolo e perfetto, lui sussulta. Si aggrappa alle tue spalle e guarda il soffitto, leccandosi brevemente le labbra. Un gesto che dovresti fare tu, perché sei tu quello che a breve avrà l’onore di succhiare qualcosa di molto, molto grande.
«Queste mutande..» cominci, non sapendo nemmeno bene cosa vuoi dire. Solo, queste mutande.
Zayn ridacchia, passa un pollice sulla tua tempia e fa mezzo passo verso di te. Verso il tuo volto.
Se solo aprissi la bocca e facessi fuoriuscire la punta della lingua potresti già leccarlo. Quelle mutande sono inconsistenti, non coprono niente. Sei stanco persino di guardarle, le azzanni e le strappi, facendo rotolare sul parquet della vostra camera gli orsetti colorati. Ora che Zayn è completamente libero non c’è più nulla in grado di fermarti.
La carne tesa del pakistano sa di buono, come sempre. Se a lui piace il sapore della tua saliva, a te sicuramente, al centodieci per cento, piace il retrogusto agrodolce che ti lascia sul palato la sua eccitazione. Lo lecchi, una lappata lunga e profonda dalla base alla punta, rossa e lievemente bagnata dalle prime gocce pre-orgasmiche. In quel punto lasci un bacio rapido e poi spalanchi la bocca, ruoti la lingua e stringi le labbra, risucchiando le guance. Zayn ansima, traballa e tu gli tieni i fianchi asciutti.
Scendi con la stessa calma col quale solitamente lui ti fotte all’inizio, per farlo abituare a quell’emozione che esplode dentro nei primi importanti ed implacabili minuti di sesso.
Affondi, ogni colpo si fa man mano più deciso, più veloce. Scendi fino in fondo, sei bravo, hai la cosiddetta gola profonda; lo fa impazzire.
Risali e, d’un tratto, ti fermi lì sul prepuzio. Stringi forte le labbra e con le mani massaggi i suoi testicoli. Li tasti, li soppesi e poi torni a calare, come notte che copre una giornata sfiancante. Con i tuoi movimenti, con l’amore e l’attenzione con il quale ti stai facendo scopare la bocca, vuoi fargli dimenticare ogni dolore, ogni dispiacere. Lo stress, le bugie, la stanchezza.
La sua espressione è.. indescrivibile. Zayn Malik è sesso di prima mattina, appena sveglio, col pigiama di Spiderman addosso, figurarsi se non lo è mentre lo fa, il sesso. Ha le palpebre socchiuse, un canino a tenere fermo il labbro inferiore e i capelli scuri sconvolti, spettinati sulla fronte corrugata per la concentrazione. E’ sempre concentrato mentre lo fate, ma non hai mai voluto sapere in che cosa. Ti sei sempre detto che magari si concentra per non venire subito, perché gli piace godere. Ama farsi dare piacere molto più di quanto ama darlo.
Si è lasciato crescere un filo di barba, gli copre le guance e il mento, lo sa che ti stimola. Che ti viene voglia di baciarlo e baciarlo e baciarlo ancora, per sempre. Per questo appena può e i manager gli danno tregua non si sbarba. A Zayn piace piacere. Soprattutto quando si parla di te, Harry.
Le sue iridi nocciola, nel bel mezzo dell’orgasmo tendono al colore del tramonto. Quando il cielo si fa rosso e pare andare a fuoco timidamente. Le puoi ammirare attraverso tutte quelle ciglia lunghe e nere che lo fanno apparire un bambolotto. Hai voglia di accarezzarle, di alzarti e baciare tutti quei dettagli del suo viso che ti accendono come tramonto, ma non lo fai.
Zayn sta venendo e tu ingoi, deliziandoti del suo sapore. Sarà dentro di te, una parte di lui. Una parte che sei andato a cercare tu, che hai fatto nascere tu. E poco importa se non è la prima volta, se avrà altri mille orgasmi con mille persone diverse, Zayn sarà dentro di te per sempre. Quel momento preciso ed indimenticabile marchiato nel tuo corpo, a scorrerti dentro assieme al sangue e all’ossigeno.
«Non serve che mi guardi negli occhi ora» soffia, col corpo rigido e tesissimo.
Fai scoccare la lingua nel momento in cui ricominci a ingollare solo aria. Aiutato dalle sue braccia ti issi in piedi e ti pulisci il mento con il polso tatuato. «Se fosse per me non smetterei mai di guardarti» ammetti, sapendo già quanto le tue parole accresceranno il suo ego, non poi così grande come riesce a far credere. «Ma purtroppo di solito c’è anche il resto del mondo».
Zayn ride, scrolla la testa e con la mano aperta ti copre una guancia. Preme i polpastrelli e chiude gli occhi. «Io vorrei poterti toccare sempre. Sempre».
Anche se non glielo dirai mai, il cuore ha perso un colpo e per poco non hai rischiato di svenire. «Come siamo sdolcinati» lo prendi in giro, facendo aderire il tuo palmo al suo dorso. «Pensavo che le frasi mielate non fossero da te, o forse ho capito male? Non è che ti stai innamorando?»
«Fanculo» smozzica il pakistano, non riuscendo a camuffare il fugace sorrisino imbarazzato.
«Non devi mica vergognartene, dopo quasi tre anni sarebbe anche ora» rincari, prendendolo e immobilizzandolo tra le tue braccia lunghe. Nel tuo petto ampio Zayn scompare.
«Harry, dobbiamo parlare di sentimenti o darci da fare? Stavamo filmando un porno noi».
«Oh, giusto». Lo lasci andare solo dopo avergli scoccato un morsetto sulla guancia. «Così mi ricorderò per sempre di quanto mi amavi» borbotti come un moccioso, andando verso il letto.
Zayn sbuffa e ti segue, ma non nega. Non dice niente, ma nemmeno smentisce. Il tuo petto si squarcia e il tuo cuore comincia a correre ovunque, perché forse davvero quel filmino sarà la prova inconfutabile che per Zayn Malik non è solo questione di sesso, ma che c’è anche di più.


 



  
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