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Autore: chocosrainbow    07/07/2013    1 recensioni
Dio, ti sei preso il mio tutto, perché l’hai fatto? Sussurrai al nulla. Voltai lo sguardo verso l’alto fissando le varie nuvole grigiastre mentre la pioggia che iniziava a scendere, mi bagnava lentamente.
Che senso aveva continuare a vivere quando l’unico motivo che mi faceva andare avanti ora non c’era più?
“Ti amo, Zayn. Per sempre, ricordalo.” Sussurrai al vento e mi alzai diretta verso casa con una consapevolezza nel cuore: l’avrei raggiunto.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Infinite.



Ci sono dei momenti a volte nella vita in cui si mette in dubbio la propria esistenza.
Cosa ci spinge a restare ancora in vita quando una parte di noi se n’è già andata da tempo?
Con quale forza sarei potuta andare avanti sapendo che la persona più importante per me mi aveva abbandonata per sempre?
Molta gente, i miei amici soprattutto, mi dicevano che sarei dovuta andare avanti, che lui non mi avrebbe voluto vedere così e che avrei dovuto conservare il suo ricordo nel cuore e nella mente.
Ma come potevano quelle persone pronunciare quelle frasi sapendo che non mi avrebbero nemmeno minimamente confortata? Solo la sua presenza avrebbe potuto farlo.
Il dolore non sarebbe diminuito perché questo era ancora vivo, e bruciava ardentemente dentro di me, fino a soffocarmi.
Loro non potevano capire, nessuno poteva capire ciò che io stavo provando.
Tutto quello che volevo era essere lasciata in pace, sentire silenzio e non delle stupide parole di conforto o, peggio ancora, avere compassione e pietà dagli altri.
Il silenzio mi aiutava a metabolizzare la situazione.
Dovevo ricercare nel silenzio la forza per andare avanti, quel qualcosa che mi facesse reagire, perché ormai dovevo metterci una pietra sopra. Dovevo capire che Zayn se ne era andato, per sempre, lasciandomi sola. E questo era un peso che probabilmente non mi avrebbe abbandonata mai.
A dirla tutta era strano come un cliché. Zayn era entrato nella mia vita come una ventata d’aria fresca, e vi era restato a lungo, ma non troppo, perché si sa che tutte le cose belle prima o poi finiscono.
Lui era, onestamente, la persona migliore che avessi mai incontrato, una persona di cui mi sono innamorata già dalla prima volta che l’avevo visto. Lui era una parte fondamentale di me.
La cosa che più mi crogiolava in quel momento era non aver avuto nemmeno un ultimo bacio, non essermi goduta quell’ultimo contatto come avrei voluto.
In verità noi ci baciavamo sempre come se fosse l’ultima volta, ma poi, quando davvero arriva un’ultima volta, sembra di non aver dato abbastanza, di non aver ricevuto abbastanza.
Zayn mi aveva lasciata da sola ad affrontare una lunga battaglia, quale era il mondo.
Chi ero io senza lui? Nessuno. Ero un’anima vuota, senza vita. Senza ragione d’esistere.
Insieme invece eravamo un’unica cosa, quasi fossimo fusi, nonostante fossimo divisi da due corpi. Le nostre anime erano un’unica cosa, sprigionavano forza da ogni poro.
Lontani non eravamo nessuno, insieme eravamo il tutto.
Eravamo due adolescenti, e come tutti loro avevamo bisogno del contatto fisico.
Passavamo ore abbracciati, anche senza dire nemmeno una parola. Comunicavamo con i gesti, con gli sguardi. I suoi occhi mi leggevano l’anima, mi avevano rubato il cuore, quegli stessi occhi che ora sarebbero restati chiusi per sempre.
Lui amava baciarmi lentamente e delicatamente, come a volersi gustare attimo dopo attimo la mia bocca carnosa impregnata di quel burro cacao alla fragola che lui aveva iniziato ad amare solo per il buon sapore che dava alle mie labbra. Amava baciarmi a lungo.
“Ti amo” mi sussurrava all’orecchio, con gli occhi ancora chiusi e la bocca appena più gonfia e rossa per via dei baci appena scambiati. “Anche quando non ci saremo più, anche quando non ci sarò più, io continuerò ad amarti” continuava con voce decisa e dolce. Ed io ero commossa da quel tanto amore che lui mi dimostrava, e imbarazzata sdrammatizzavo chiedendogli “come fai ad amare una persona che non è viva?” e la sua risposta era “il nostro amore è eterno, sarà per sempre.” E poi mi poggiava delicatamente, ma con decisionei i palmi delle mani sul viso per fare ancora sue le mie labbra.
Ed ora tutto questo era finito, non c’era più. Lui non c’era più. E solo ora potevo capire quanto fossero reali quelle frasi da lui pronunciate. Perché nonostante lui non fosse più vivo, io avrei continuato ad amarlo, in eterno.

Nonostante ora non avrei più sentito le sue labbra su di me, il tocco delle sue mani sul mio corpo, la sua voce dolce, ma decisa; nonostante non avrei più rivisto quegli occhi così vivi e caldi, quegli occhi che mi facevano sentire a casa, io lo sapevo, l’avrei continuato ad amare, perché il nostro amore è eterno, infinito.
 
 
“Cosa significa che è andato?” sbraitai contro il medico mentre Harry mi afferrava cercando di farmi stare buona. “E’ uno scherzo? Non avete provato abbastanza, non avete fatto abbastanza! Riprovate!” Gridai con la gola che pulsava per la sfuriata. Le lacrime presero a scendere oscurandomi la visuale, ma non me ne curai. L’ultima cosa che volevo in quel momento era vedere pietà negli occhi di quel dottore.
“Signorina… abbiamo fatto il possibile, mi dispiace tanto.” Disse amareggiato.
Chissà a quante persone aveva dovuto dare notizie del genere, mi ritrovai a pensare.
Mi accasciai a terra, distrutta. Emotivamente e fisicamente.
Emotivamente perché l’unica persona che amavo, il mio tutto, mi aveva appena abbandonata in quel sudicio ospedale.
Fisicamente perché nello stesso momento in cui mi ritrovai a terra potei  sentire il mio cuore fare crack, mi sentivo sanguinare dentro, sentivo la mia pelle come lacerata da tante lame.
Chiusi gli occhi per cercare un minuto di silenzio, di quiete e pace ma fu peggio perché mi ritrovai a metabolizzare la situazione. Aprii gli occhi e fissai la porta, dietro la quale il corpo di Zayn giaceva, ormai, privo di vita. Cacciai un urlo di dolore stringendo forte le nocche delle mani sulla testa, volevo punirmi, volevo cancellare quel giorno dalla mia vita, fare come se non fosse mai esistito.
“Hey… va tutto bene, ce la faremo…” la voce incerta di Harry mi  arrivò dritta alle orecchie, ma le sue parole non ebbero l’effetto che si aspettava, perché mi fecero stare peggio. Io non ce l’avrei fatta senza Zayn, la mia vita non aveva senso senza di lui.
“Niente andrà bene Harry, lui se n’è andato, mi ha lasciata. Lui non c’è più” e dire quelle parole ad alta voce, era un po’ come concretizzare il tutto. Il groppo in gola ritornò facendomi singhiozzare rumorosamente. Harry si accasciò vicino a me sussurrandomi parole di conforto e accarezzandomi i capelli, ma dalla sua voce, dai suoi occhi lucidi, potevo capire che anche lui stava male; ed era consapevole che non ce l’avremmo fatta, che io non ce l’avrei fatta ad affrontare quel dolore.
“Possiamo andare da lui se vuoi, solo se te la senti” Harry abbozzò un sorriso, rassicurandomi.
Mi alzai traballante da terra avvicinandomi alla porta della stanza in cui c’era Zayn. Il mio corpo tremava, scosso ancora dai singhiozzi. Varcai la soglia e potei subito notare il lettino su cui c’era Zayn, coperto fin sotto il viso da un lenzuolo bianco.
Gli occhi erano chiusi e la pelle pallida nonostante la sua fosse ambrata.
Mi avvicinai cautamente e presi a stringergli la mano che giaceva inerme sul letto.
“Hey Zayn… questo gioco è durato troppo, su svegliati.” Singhiozzai  “Zayn ho bisogno di te, non mi lasciare per favore” sussurrai con voce tremolante. “Zayn alzati! Per favore.” Urlai esausta presa da una crisi. “Io non posso vivere senza di te!” crollai sulla sedia posta affianco al letto lasciandomi andare ad un pianto liberatorio.
Lo fissai ancora, sconvolta. Non potevo credere che la vita mi avesse privato di lui così in fretta. Spostai il lenzuolo verso il basso, fino ai suoi piedi e lo abbracciai, sentivo l’esigenza di un contatto fisico, di un calore che solo lui era capace di donarmi.
Ora invece mi sentivo fredda, e vuota, di un vuoto che nessuno poteva colmare perché lui, ormai, non era più con me. E l’anima, se possibile, era più fredda di quanto lo fosse il mio corpo.

 
 
Strinsi gli occhi per cacciare via le ultime lacrime che era affiorate sui miei occhi al ricordo del giorno in cui mi aveva lasciata.
Fissai la lapide in cui giaceva il corpo di Zayn. Da quando se n’era andato venivo tutti i giorni a trovarlo.
Dio, ti sei preso il mio tutto, perché l’hai fatto?Sussurrai al nulla. Voltai lo sguardo verso l’alto fissando le varie nuvole grigiastre mentre la pioggia che iniziava a scendere, mi bagnava lentamente.
Che senso aveva continuare a vivere quando l’unico motivo che mi faceva andare avanti ora non c’era più?
“Ti amo, Zayn. Per sempre, ricordalo.” Sussurrai al vento e mi alzai diretta verso casa con una consapevolezza nel cuore: l’avrei raggiunto.




Aloha people c:
Piccola One Shot.
Non ho molto da dire se non che mi è costato tanto scriverla (T.T), mi faceva una cosa dentro. (io sono per il lieto fine lol)
Se vi piace il modo in cui scrivo, sto iniziando una FF, per chi volesse iniziare a leggerla ---->
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972034&i=1
A presto c:
  
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