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Autore: Shin83    07/07/2013    5 recensioni
Gestire un fidanzato fanboy non è semplice e Sebastian questo lo sa bene.
Ma sa anche bene che è facile fargli delle sorprese per renderlo felice.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa One Shot partecipa all'iniziativa domeniche a tema organizzata dal gruppo Seblaine Events.
 

 

Put on the suit. Let's go for a few rounds.

 
 
Blaine era senza dubbio un fanboy.
Da quando lui e Sebastian si erano iscritti alla UCLA era passato per svariate fasi: quella di Harry Potter, che si portava dietro dal liceo; quella delle serie tv britanniche per la quale interrompeva qualsiasi attività, lezioni comprese, per seguire gli episodi in diretta streaming, aveva addirittura espresso il desiderio di andare a Londra per  visitare gli studi della BBC e il museo di Sherlock Holmes a Baker Street, ma Sebastian non aveva certo intenzione di attraversare metà globo per andare a cercare un TARDIS; poi ci fu una breve parentesi per i manga e i videogiochi.
L’ultima fissazione fu quella per gli Avengers.
 
Una sera avevano noleggiato per caso il film e quello fu l’inizio della fine: non parlava di altro che non fossero i Chitauri, Loki o Iron Man; Blaine recuperò tutti i film usciti in meno di una settimana e iniziò a comprare anche i fumetti.
Inoltre, passava molto tempo a navigare su internet a caccia di notizie e di gadget, tra le altre cose, si era fatto arrivare le action figures di Thor e Loki e addirittura una chiavetta USB con l’elmo di Iron Man.
Il passo successivo fu quello di esasperare Sebastian affinché andassero al Comic Con di San Diego.
 

***

 
Era una domenica pomeriggio quando Blaine cominciò la sua opera di convincimento per farsi portare al Comic Con dal suo ragazzo, aveva appena fino il suo solito giro su internet tra social network e siti preferiti e Sebastian era disteso sul divano a guardare una partita di basket e sgranocchiare patatine.
“Sebaaaastian, che ne dici di andare al San Diego Comic Con a Luglio?” Domandò, innocentemente Blaine, dopo essersi accomodato accanto al suo fidanzato sul divano, fregandogli qualche patatina dal sacchetto.
“Come, prego?”
“Il Comic Con, il paradiso in Terra per fumetti, film e serie tv,” ripetè Blaine entusiasta, cercando di essere il più convincente possibile.
“Lo so che cos’è, Blaine. Voglio capire da dove ti è saltato in mente.”
“Ho voglia di andarci, dev’essere interessante.”
Sebastian sbuffò, facendogli un gesto con la mano. “Non abbiamo tempo.”
“Dai Sebs, è proprio dopo gli ultimi esami!” Blaine non smise di insistere, accoccolandosi sempre di più al suo ragazzo. “Non possiamo non andarci.”
“B, non ci penso proprio ad infilarmi in quella bolgia di nerd occhialuti e sudaticci, scordatelo!”
“Ti prego! Faranno i panel di Iron Man 3 e Thor 2, non voglio perdermeli per nessuna ragione al mondo! Ci saranno Robert Downey Jr., Chris Hemsworth e Tom Hiddleston, quando mi ricapita un’occasione del genere?”
Quando Blaine si mise a snocciolare nomi di attori famosi, Sebastian tese le orecchie e si passò una mano tra i capelli. “Tom Hiddleston?” domandò, per cercare conferma sul sorriso stampato sul volto del suo ragazzo. “Bè, se la metti così potremmo anche negoziare. E vedere anche quel nanetto di RDJ non sarebbe male, il cinquantenne ha un paio di chiappe che fanno invidia ad un bel po’ di gente.”
“Non parlare così di Tony Stark!” Lo rimproverò Blaine senza smettere di sorridere, sicuro che Sebastian avrebbe ceduto.
“Dio Blaine, sei suonato.” Rispose Sebastian alzando un sopracciglio e decidendo di ignorarlo a favore della partita.
 
Per i giorni successivi Blaine non parlò d’altro in casa, cercando di convincere Sebastian in tutti i modi possibili, fin quando non passò all’attacco vero e proprio: sfoderare i suoi puppy eyes mettendo anche il muso, così che Sebastian capitolò senza colpo ferire.
“Verrà il giorno che non mi fregherai più con quel dannato sguardo.”
“Credici!” fu la risposta trionfante di Blaine mentre comprava i biglietti del Comic Con su internet.
Dopo aver convinto Sebastian, si passò alla fase “Fracassiamo l’anima al mio ragazzo”. Se prima di quella decisione Blaine infilava gli Avengers in una discussione sì ed una no, da allora il suo unico argomento era il Comic Con.
Sebastian, un giorno in cui Blaine si stava rivelando particolarmente stressante, era arrivato addirittura a volergli nascondergli il portatile, perché ormai passava ore ed ore su internet a cercare clip, a studiare gli stand del San Diego Convention Center, a trovare dritte su come fare ad ottenere i posti migliori ai panel e, non contento di tutto ciò, si era perfino appassionato alle fan fictions. Le sue coppie preferite erano Steve e Tony, Thor e Loki e Clint e Natasha, ma adorava in particolar modo la prima.
Durante l’ennesima  visione di The Avengers, di cui aveva comprato il blu ray in edizione speciale, non fece che commentare per tutto il film quanto erano belli Tony e Steve e che si vedeva lontano un miglio che erano fatti per stare insieme.
“Sebastian, lo vedi come si guardano? Se non fosse arrivato Thor quei due si sarebbero saltati addosso davanti a Loki senza problemi,” disse durante la scena in cui i due supereroi erano sul jet dello S.H.I.E.L.D. dopo aver catturato il dio norreno a Stoccarda.
“Tu devi farti controllare da uno bravo, Blaine. Ma se Tony sta con Pepper!” Ribattè Sebastian.
“Ma cosa vuol dire? Ma guardali, per favore, si mangiano con gli occhi.”
“Rettifico, ti ci vuole proprio un miracolo.”
All’improvviso, Blaine esclamò: “Oddio, mi è venuta un’idea per il Comic Con!”
“Ho paura di saperla,” Sebastian sospirò. “Sentiamo.”
“E se indossassimo le magliette di Cap e Iron Man? Tu quella di Cap e io l’altra!”
“Oh mio Dio, no. Blaine, ma ti senti quando parli? Ringraziami che ti ci porto, in quel covo di nerd, non farti venire in mente idiozie.”
“Ma dai, su! In fondo io e te siamo proprio come loro due.”
Sebastian non rispose, alzò prima gli occhi al cielo e poi si portò le mani al viso, esasperato.
“Tu sei come Steve, alto coi capelli chiari, io come Tony, basso coi capelli scuri.”
“Scusa, semmai è il contrario: tu sei quello scemo e io il genio.”
Blaine scoppiò a ridere e affermò con soddisfazione: “Vedi che mi stai dando ragione? Quei due sono fatti per stare assieme.”
Riuscì a strappargli un bacio prima che Sebastian aggiungesse: “Smettila di fare il ruffiano e continuiamo a guardare il film.” In fondo al cuore sperava che Blaine non parlasse sul serio a proposito delle magliette.
 

***

 
A pochi giorni dalla convention, proprio la sera dell’ultimo esame di Sebastian, mentre stavano cenando, Blaine gli comunicò che l’indomani sarebbero arrivate le loro magliette.
“Che magliette?” chiese perplesso Sebastian.
“La tua di Iron Man e la mia di Captain America.”
“Blaine Anderson, mi stai prendendo in giro, vero?”
“Certo che no! Ho ordinato due bellissime t-shirt di design da RedBubble, così siamo a posto per il Comic Con!”
Sebastian  lo guardò sbigottito. “Ti ci dovrei mandare da solo in quel posto, Loki da quattro soldi!”
“Eh dai, Sebs!”
“Io non me la metto quella roba da nerd!”
“Ma sì che lo farai per il tuo Blainuccio. E poi sono veramente belle!”
“No!”
Visto che il botta e risposta di “Sì!” e “No!” andò avanti per un pezzo, alla fine Blaine ricorse, ancora una volta, ai suoi puppy eyes.
“Su, che dopo andiamo a festeggiare la fine della sessione con una sorpresina.” Gli sussurrò ad un orecchio languidamente.
Sebastian sbuffò, sconfitto. “Anzi, no. Tu sei anche peggio di Loki.”
“Io faccio quello che voglio. E poi lo so benissimo che adori i Vendicatori, ma non lo ammetterai mai per non darmi la soddisfazione.”
“Sparecchiamo e dammi la mia sorpresina, stronzetto.”
 

***
 

Il weekend che Blaine aspettava da oltre un mese, era finalmente arrivato. Il programma aveva confermato i panel sia di Iron Man 3 che di Thor 2 con la presenza degli attori protagonisti e il ragazzo non stava veramente più nella pelle.
Arrivati al San Diego Convention Center, l’espressione di Blaine era la stessa di quella di un bambino nel paese dei balocchi. Andarono a ritirare i loro pass per i panel, e una volta entrati nell’area merchandising, Sebastian era stato tentato per un momento di mettere il guinzaglio al fidanzato, visto che saltava da uno stand all’altro come se fosse stato morso da una tarantola. Blaine, d’altro canto, era orgogliosissimo di vedere il suo ragazzo con la maglietta che gli aveva comprato on line.
Durante i panel, invece, era talmente incantato ed inebetito dalla presenza degli attori, che Sebastian fu costretto a fare le foto lui stesso, perché Blaine non capiva neanche dove fosse il pulsante per lo scatto.
Se da una parte Sebastian era stremato nell’assistere il fidanzato comportarsi come un adolescente in piena crisi ormonale da supereroi, dall’altra era estremamente contento nel vederlo così felice. In fondo, anche se lo faceva diventare pazzo, era pur sempre la persona più importante della sua vita e lo amava anche per quelle sue fissazioni e per quella sua spontaneità che non cercava in alcun modo di reprimere.
Perciò decise di fargli una sorpresa: mentre Blaine era impegnato in un’esibizione di cosplayer, andò ad uno stand che stampava magliette che aveva adocchiato in mattinata.
“Che cos’hai in quella busta, Sebastian?” chiese Blaine quando si incontrarono nuovamente per tornare a casa.
“Niente che ti interessi.”
“Ti sei comprato l’action figure di Captain America e ti vergogni a dirmelo.”
“Taci, quando torniamo a casa lo scoprirai.”
Durante tutto il tragitto in auto verso casa Blaine provò a farsi dire cosa c’era nella busta, ma Sebastian fu irremovibile.
Una volta arrivati nel loro appartamento, Sebastian sparì in bagno, mentre Blaine tirava fuori dai sacchetti tutti i memorabilia acquistati alla fiera.
Dopo due minuti, il ragazzo tornò da Blaine con indosso una maglietta blu con su scritto: He is my Steve, con tanto di freccia orientata verso sinistra.
“Tieni questa è tua!” disse lanciando un’altra t-shirt, questa però di colore rosso. Blaine non riuscì a dire nulla, afferrò la maglietta che gli diede il suo ragazzo e la distese di fronte a sé per poter leggere la scritta su essa: He is my Tony, con una freccia orientata verso destra.
“Ma Sebastian, sono bellissime!” Esclamò Blaine, chiaramente sorpreso da quel regalo, mentre si spogliava per infilarsi la sua nuovissima t-shirt.
Sebastian ridacchiò, osservando soddisfatto il suo ragazzo indossare il suo regalo. “Lo vedi che io sono Tony? Sono un genio, c’è poco da fare!”
Blaine gli rispose semplicemente saltandogli al collo e iniziando a baciarlo, ma poco dopo aggiunse:
“Sì, e comunque sei tu il mio supereroe preferito.”


 


Buona Seblaine Sunday!

Prompt: Magliette Nerd

Rieccomi con una delle mie stupidissime One Shot, questo prompt l'ho amato appena l'ho letto, ma, ovviamente, la signora ispirazione ha fatto le valigie ed è andata in vacanza, dunque, ho partorito la solita inutilissima storiella nonostante avessi riposto in me stessa grandi aspettative per questo tema.

Ritenta, Shin, sarai più fortunata.
E poi sono estremamente prevedibile, potevo mai scegliere altri soggetti da piazzare sulle tshirt di Blaine e Sebastian? Assolutamente no.
Per la cronaca, questa è la maglietta che Blaine ha comprato per Sebastian (click) e questa è quella per sé stesso (click).
Per quelle che ha fatto fare Sebs, lascio fare alla vostra immaginazione. :P

Grazie mille alla mia stupendissima beta Irish Marti per le correzioni.

  
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