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Autore: Danetta    07/07/2013    3 recensioni
"Shin shin to.
Shin shin to.
Una lacrima solcò il volto della giovane. Poi cadde al suolo, unendosi alla pioggia, ultimando il suo percorso.
« Gomen'nasai… »
Shin shin to.
Shin shin to.
« Gomen’nasai! »
Le lacrime iniziarono a scivolare copiose sulla pelle candida di lei.
« Ora smettila Juvia! Non serve a nulla chiedere scusa! »
I ricordi riaffiorarono nella mente della fata al sentire quella frase…"
breve one-shot dedicata in particolare a Juvia-chan, ma anche a Gray-sama e al pairing Gruvia
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shin shin to.
Shin shin to.

 
La pioggia scendeva delicatamente al suolo. Una moltitudine di goccioline si infrangevano in un istante contro la superficie cristallina del lago.
 

Shin shin to.
Shin shin to.

 
Una lacrima solcò il volto della giovane. Poi cadde al suolo, unendosi alla pioggia, ultimando il suo percorso.
« Gomen'nasai… »
 
Shin shin to.
Shin shin to.

 

« Gomen’nasai! »
Le lacrime iniziarono a scivolare copiose sulla pelle candida di lei.
« Ora smettila Juvia! Non serve a nulla chiedere scusa! »
I ricordi riaffiorarono nella mente della fata al sentire quella frase…
 
“ « Non serve a nulla chiedere scusa! »
« Gomen’… gomen’… » pianse la bambina, nascondendo il volto nelle ginocchia.
« Devi andare via! Non vogliamo più ne te ne la tua stupida pioggia! » gridò inferocito uno dei bambini radunati attorno a lei, tirandole un calcio con tutta la sua forza. La piccola emise un urlo di dolore.
« Vattene via! Non ti vogliamo! »
Le voci e i rumori si fecero ovattati, le figure sempre meno definite, fino a diventare ombre nere in lontananza. Nel cuore di lei penetrò un solo rumore, lo scrosciare della pioggia che la aveva sempre accompagnata ovunque. Le lacrime si fecero sempre più difficili da trattenere. Grandi gocce abbandonarono gli occhi della piccola Juvia, mischiandosi alla pioggia stessa.
« Shin shin to… shin shin to… » sussurrò appena.”
 
Una nuova lacrima sfuggì agli occhi della donna della pioggia. Non pronunciava più quella tanto odiata parola. “ Gomen’nasai”… quante volte l’aveva detto nella sua vita? Non lo sapeva, aveva perso il conto…
 
Shin shin to.
Shin shin to.

 
« Juvia non vuole più essere odiata… - confessò, per poi coprirsi il volto con entrambe le mani - non ha scelto Juvia di essere la pioggia! » la voce rotta dai singhiozzi, ormai non riusciva più a trattenere neanche una sola lacrima. Tentò di coprirsi il volto il più possibile, di non far vedere le sue lacrime, di non far trasparire la sua fragilità ancora una volta. Piccole gocce di pioggia che scendono dagli occhi di Juvia… quanto odiava piangere! Stupide lacrime, stupido simbolo della sua immensa debolezza, stupido doloroso ricordo del passato…
Credeva, si era illusa che le cose fossero cambiate, perché grazie a Fairy Tail e soprattutto grazie a lui aveva visto per la prima volta il cielo limpido e sereno nel suo pieno splendore, grazie a lui Juvia aveva conosciuto la felicità, aveva conosciuto l’amore. Ma quanto diamine doveva far male la consapevolezza che per la persona che più ami al mondo, non sei altro che un peso? Quanto doveva far male la consapevolezza che lei, ancora una volta, era l’origine del suo stesso malessere? E quanto diamine doveva far male sapere che la persona per cui moriresti senza pensarci due volte ti odia più di quanto tu odi te stessa?
Perché Juvia, la stupida e insignificante donna della pioggia, doveva esistere e rovinare l’esistenza di tutti, compresa la sua? Perché Juvia la donna della pioggia non poteva essere solo Juvia?
« Perché esisto? » sussurrò, chiedendolo più a se stessa che non al suo interlocutore.
La vista annebbiata, anche quella volta era finita male e i suoi occhi erano diventati specchi d’acqua. Anche quella volta Juvia avrebbe solo sofferto.
Sentì qualcosa afferrarla, due forti braccia avvolgerla col loro immenso calore. La ragazza spalancò gli occhi, sorpresa.
« Devi smetterla di chiedere scusa, Juvia! Devi smetterla di sentirti “sbagliata” o “diversa”, perché non lo sei! »
Quelle parole seppero scaldarle il cuore, fino all’angolo più profondo.
Il mago allentò l’abbraccio per guardarla negli occhi.
Le dedicò un debole sorriso, il più bello che lei avesse mai visto.
« Tu non sei la pioggia, tu sei Juvia, la mia Juvia… »
Il moro posò le sue labbra su quelle di lei, in un dolcissimo bacio che la rigenerò, che la fece sentire di nuovo viva.
« Non devi cambiare mai nulla di quella che sei. Sei la mia fata, e questo può bastare »
Gli occhi della blu si riempirono di nuove lacrime, ma di quelle lacrime che nascono dalla gioia.
Si strinse forte tra l’abbracciò del mago, nascondendo il volto tra il suo petto. Sorrise lievemente. Era buffo, chi l’avrebbe mai detto che un mago del ghiaccio avrebbe potuto trasmetterle tanto calore?
« Arigatou, Gray-sama »
L’alchimista strinse l’abbraccio, sorridendo.
Quella era Juvia, quella che sorrideva sempre, quella tanto fragile quanto forte, quella capace di fargli battere forte il cuore.
Il cielo si dipinse, tornò limpido, anche se la pioggia non cessava. Fu riempito dai sette colori di un bellissimo arcobaleno.
Quella era Juvia, la sua Juvia.
 
Shin shin to.
Shin shin to.
 


 Spazio autore 
ciao a tutti! questa è la mia prima fic su Fairy Tail, ispirata al mio pg femminile preferito, Juvia-chan, e alla coppia che adoro più di tutte: la Gruvia. 778 parole dedicate a questi bellissimi personaggi! (li adoro *o*).
spero davvero che vi sia piaciuta, a presto
... Danetta ...
   
 
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