Si sente il rumore delle ruote di valigie sul pavimento, voci e risate di ragazzi. Sono appena arrivata alla nuova accademia. Non so perchè mi ci hanno mandata. Potevo capirlo se era una bella scuola, con persone simpatiche che conoscevo... ma in una scuola squallida dove fanno venire pure gli umani e non ce li fanno nemmeno vedere...

-Ciao!-. Mi spunta davanti una ragazza riccioluta. Alta, occhi castani.

-Ciao-.

-Mi chiamo Esther, tu?-.

-Io sono Serena-.

-Piacere! Un po' agitata?-. Ha una voce vispa. Allegra.

-Sì.. non conosco nessuno e sono l'unica ragazza impalata senza nessuno intorno-.

-Siamo in due! Wow.. doppio senso!-. Faccio una risatina e lei mi sorride. Arrivano delle persone vestite di nero. -Facciamo la fila come gli altri, dai!-.

Ci mettiamo in coda, siamo quasi le ultime a ricevere le chiavi della stanza.

-Ehi, abbiamo la stessa stanza!- dico.

-Che fortuna!- corriamo verso la stanza e apriamo. E' una camera grandissima. Da un lato c'è scritto Serena e dall'altro Esther. Ho un letto a baldacchino con un armadio di legno con decorazioni. Stupendo. Esther uguale solo che cambia il colore. 

-E' stupenda!- mi butto sul letto lasciando cadere la valigia sul tappeto accanto al letto.

-Concordo!- Esther apre l'armadio e guarda i vestiti che ci sono. Sul fondo dell'armadio c'è un biglietto. -Dalla tua cara mamma...- mi alzo e guardo nel mio.

-Per la mia stella, mamma- ci sono vestiti stupendi. -Io mi cambio!!!-

-Pure io!- 

Frughiamo tra tutti i vestiti che ci sono io scelgo una maglietta color panna con scritte marroni, un fular sempre panna e marrone sotto prendo dei pantaloncini jeans che mi arrivano a metà coscia. Mi metto le converse a stivale bianche.

-Sei bellissima!- lei invece si è messa una maglia lunga celeste con la scritta "STAR" arcobaleno stampata sul petto, sotto pantacollant con paramuscoli leggeri (come decorazione) e converse blu.

-Anche tu sei così bella. Tutti si vestiranno così?-

-Non saprei ma se non è così saremo le prime a fare colpo!- ridacchia.

-E' una cosa positiva?-

-Credo di si... basta provare!-

Si sente una voce metallica rimbombare nella stanza e nel corridoio. -Tutti gli studenti sono pregati di andare nella sala grande, senza litigare- una voce fredda. Cattiva.

-Ma chi sarà?-

-La preside?-

-Perchè LA?-

-Bohh, mi sembrava una voce da donna-

-A me sembrava una voce da mostro- ridacchio poi usciamo e andiamo nella sala grande, quella dove tutti gli studenti (vampiri, licantropi e chiunque sia) si possono incontrare per gli annunci. Vediamo una donna alta e grande: forse la preside.

-Allora- comincia -Nessuno si deve azzardare a incontrarsi con qualcuno non come lui in segreto. E' severamente vietato nei corridoi degli altri senza essere controllati da qualcuno e questo è solo per azzannarsi o fare duelli di magia- poi ci fa cenno di tornare nelle nostre camere.

-Per dirci queste due cavolate??- 

-Calmati Leo- sentiamo due ragazzi.

-Ma vedersi solo per azzannarsi??? Ma è una cosa assurda!! Facevano prima a fare scuole separate!- sbotta di nuovo il ragazzo.

-Noi siamo daccordo con te!- sbotta Esther.

-Come vi chiamate?-

-Io sono Serena, lei Esther. Tu Leo, giusto?-

-Sì e lui è Nick-

-E' una cosa assurda vedersi solo per azzannarsi!!!-

-Vero.. ma cosa possiamo fare Sere?- mi guarda in un modo strano.

-Non dirmi che stai pensando a fare quello che non devi fare!!!- dice Nick.

-E invece mi sembra di si. Comunque non oggi- rispondo al posto suo. -Adesso dobbiamo andare in camera però domani vi veniamo a cercare-. Belli quei ragazzi. Chissà cosa succederà in questa squallida scuola...