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Autore: JustNiki    07/07/2013    2 recensioni
Un concerto è capace di unire due destini!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente l’avrei visto! Stavo male! Non respiravo! Avevo fatto tanti sacrifici per vederlo. Avevo partecipato ad un sacco di concorsi per poter andare al suo concerto! Avevo pregato in ginocchio mia madre talmente tante volte! Ma dopo tutto ci ero riuscita. Avevo imparato con gli anni che per ottenere qualcosa a cui tieni devi sacrificare tanto. E così era stato.
Io e Brate eravamo fuori dall’arena. In mezzo ad un sacco di altri fan impazziti che aspettavano solo di vederlo. Erano tutti eccitati quanto me e volevo condividere con loro la mia felicità e gioia ma al momento non avrei saputo come esprimere questi sentimenti in italiano figuriamoci in inglese. Si, perché per poter andare al suo concerto io e Brate eravamo dovute andare a Londra. Un’altra cosa che amavo con tutto il cuore. Trovavo quella città e chi ci abitava semplicemente fantastico.

Sentii delle urla provenire dall’inizio della coda. Cercai di capire cosa stava succedendo buttandomi ai lati della fila sporgendomi oltre le transenne per vedere in fondo. Dopo numerosi tentativi riuscii a vedere che le guardie avevano aperto l’entrata e i fan in prima linea stavano già prendendo posto all’interno dell’O2 ARENA. Io e Brate eravamo tra le prime nella fila quindi con un po’ di fortuna sarei riuscita a stare sotto il palco. Così sarei riuscita a toccare le sue mani e diciamola tutta a vedere quel bel culo che si ritrovava.

Dopo un’ora di attesa ci fecero finalmente entrare. Iniziammo a correre come delle matte verso quel palco. Verso il mio sogno. Ancora non ci credo, avrei visto Big Sean! Quando avrei iniziato a crederci? Mi accorsi di essere arrivata al traguardo il momento in cui sbattei violentemente contro le sbarre poste sotto il palco. Io e Brate ci guardammo e insieme esultammo. Cosa c’era di meglio? Potevo mai desiderare di meglio? Beh… in quel momento non credevo fosse possibile.

Il concerto era iniziato, Big Sean era salito sul palco e aveva appena iniziato a cantare quando un ragazzo si misi proprio di fronte a me, tra le sbarre e il palco. Insieme alla security ma in modo tale da non permettermi di vedere. Era molto più alto di me e aveva una maglietta bianca che gli fasciava perfettamente il busto. Lo spintonai. Non aveva nessun diritto di intralciarmi la vista, dopo tutto il culo che mi ero fatta per arrivare fin lì!

<< Ehi, che vuoi? >>disse girandosi scocciato. Pff… lui scocciato?! E io cosa dovevo dire? In fin dei conti era lui, il prepotente che mi si era messo davanti. Però dovevo ammettere che non potevo scegliere un ragazzo di migliore da cui essere importunata. Era alto, castano, con un viso da cucciolo abbandonato molto sexy e come ciliegina sulla torta la maglietta bianca che lo fasciava faceva intravedere dei pettorali da favola. Ma era pur sempre fastidioso come una scheggia nell’occhio che ti fa male e non ti permette di vedere il panorama più bello del mondo.

<< Scusa, intralci la mia visuale! Vai a mettermi da un’altra parte, per favore!>> dissi scocciata e inacidita.
Lessi nei suoi occhi prima rabbia poi stupore e dispiacere. Forse non si era reso conto di quello che aveva fatto.

<< Scusami! Non me ne ero accorto! >>

<< Beh… ora che lo sai provvedi! >> Non volevo andare oltre a parlare. Mi ero già persa un minuto del concerto e non volevo perdermi altro. Lui abbassò la testa e si spostò immediatamente da lì, così continuai a godermi il concerto in santa pace.


Quando il concerto fu terminato. Ero sfinita. Io e  Brate eravamo state schiacciate malamente contro le sbarre e le mie povere costole ora ne soffrivano ma in compenso ero riuscita a fare dei video e delle foto bellissime e Big Sean mi aveva stretto la mano. Al quel punto avevo lasciato alle lacrime di rigarmi le guancie ed io e Brate ci eravamo abbracciate. Non mi sarei mai più scordata quel momento. Forse il giorno più bello della mia vita, pensai. E in effetti così si rivelò essere…
Uscimmo dall’arena e ci ritrovammo catapultate in un disordine totale. Gente che piangeva ovunque o che strillava e si abbracciava come dei pazzi appena evasi da un manicomio. Anch’io ero molto contenta ma non avrei mai e poi mai fatto quel casino. Fuori finalmente riuscii a prendere una salutare boccata d’aria e i miei polmoni che erano stati compressi per due ore contro le sbarre mi ringraziarono. Mi sentivo finalmente libera e in pace con me stessa ma ancora non riuscivo a realizzare che avevo appena assistito al concerto dei miei sogni.

Una mano si posò sulla mia spalla. Brate non poteva essere perché era proprio di fianco a me. Entrambe ci girammo ed eccolo lì! Il mio importunatore. Era tornato alla carica?!

<< Ciao! Volevo scusarmi ancora per prima! Non so cosa mi ha detto il cervello! Di solito non faccio così! Mi dispiace! >>Brate mi diede una gomitata nelle costole ancora doloranti e mi ricolse un sorriso d’intesa. Ok. La mia brate mi aveva appena fatto capire che “ l’importunatore “ non era niente male. In effetti la luce del lampione lo illuminava come se fosse stato un dio e mi consentiva di vederlo meglio rispetto a come lo avevo visto all’interno dell’arena. Che i lampioni siano benedetti! Era mille volte meglio di come lo avevo visto in precedenza. Se prima era carino, ora era proprio figo!

<< Tranquillo, l’importante è che si è risolto tutto! Ti sei divertito? >>

<< Certoo! Moltissimo. Era da tanto che sognavo di incontrarlo. >>

<< Anch’io! Pensa che sono venuta qui apposta dall’Italia! Ma cosa ci facevi dietro le transenne? >>

<< Ero nel backstage! >>

<< Oh mio diooo! Quindi tu lo hai incontrato! Cioè lo hai incontrato veramente e ci hai parlato! Oh mio dioo! Che culoo! >>
Il mio importunatore rise di gusto per il mio svarione e si posò una mano sulla pancia mentre si dondolava indietro ridendo. Io stavo morendo dall’invidia e dallo stupore e lui rideva. No, ok. Tranquillo.

<< Raccontami! Raccontami tutto! >>lo implorai e i miei occhi si riempirono nuovamente di lacrime ma cercai di trattenerle.

Il mio importunatore si guardò intorno  << Dai, salite in macchina! Andiamo a berci qualcosa e vi racconto tutto! Giuro che non sono un molestatore, solo che preferisco andare via da qui prima che qualcuno mi riconosca. >>
Riconoscerlo?! Ma chi era una star a livello mondiale?! Ma chi lo conosceva?! Povero sfigato!

Io e Brate ci guardammo un po’ allertate e sconcertate. Nonostante non mi fidassi molto volevo andare. Volevo che mi raccontasse tutto. Poi, chissà magari saremmo diventati amici e qualche volta mi avrebbe presentato Big Sean in un altro backstage.

Brate lesse la mia palese eccitazione. << Marika tu vai, tranquilla! Io sono stanca! Torno in albergo. >>

<< Nooo, brate se tu non vieni, non vado nemmeno io! >>

<< Ma vaa! Vai ! Poi mi racconti tutto! >>

<< Sicura? >>

<< Sicura! >> mi sorrise dolcemente. Come faceva sempre. L’adoravo!

<< Grazie! >>le sussurrai all’orecchio mentre l’abbracciavo. Poi ci staccammo e lei si allontanò nella direzione del nostro hotel che non era molto lontano dall’arena.
 
<< Andiamo? >>l’importunatore era già entrato nell’abitacolo di una mercedes nera che era comparsa dal nulla. Mi sedetti di fianco a lui sul sedile posteriore. Ma se noi due eravamo dietro chi guidava.

<< Piacere, io sono Liam e lui è il mio autista Jeffrey! >> disse l’importunatore indicando l’autista che mi sorrise dal finestrino. Ooooooooook! Questo doveva proprio essere uno pieno di soldi. Bello e pieno di soldi! Quant’è ingiusta la vita!

 << Piacere, io sono Marika! >> Liam mi sorrise. Che bel nome Liam. Sempre meglio de “l’importunatore”!
 


Davanti ad una tazza di cioccolata calda scoprii che Liam viaggiava molto a causa del suo lavoro anche se aveva appena iniziato. Infatti mi aveva detto che era neanche un anno che lui e la sua band erano usciti da perdenti da XfactorUK ma comunque per ora stavano avendo abbastanza successo. Parlammo di tutto e di più. Non ricordo di aver mai parlato tanto in vita mia. Quel ragazzo mi metteva a mio agio, stranamente. C’era qualcosa in lui che mi trasmetteva fiducia e sicurezza. Entrambi parlammo delle nostre vite. Seduti uno di fronte all’altra in un tavolino il tempo trascorse troppo velocemente mentre le parole che uscivano dalla sua bocca sembravano mescolarsi con quelle uscite dalla mia, esattamente come le nostre risate.
 
 
<< Eccomi qui! >>dissi guardando Liam negli occhi. Potevo salire in albergo ma non avevo voglia. Ero stanca! Stanca da morire, perché ormai era l’alba ma non riuscivo ad allontanarmi da quel ragazzo. Volevo stare con lui più tempo possibile.

<< Eccoti qui! >>disse Liam scendendo dalla macchina e continuando a guardarmi.

Dopo qualche istante di silenzio mi costrinsi ad allontanarmi. << E’ stato un piacere conoscerti Liam! Addio! >> mi girai e feci un passo verso l’entrata dell’hotel ma una mano mi cinse il braccio e mi impedì di allontanarmi ulteriormente. Era Liam. Oh grazie a Dio, pensai!

Mi girai e lui disse << Stavo pensando… I-io, cioè n-noi potremmo vederci o sentirci ancora! >>

Si! Esultai tra me e me, ma come avremmo fatto? Io vivevo in Italia! << Mmm.. non fraintendermi, ne sarei felicissima ma io vivo in Italia, non credo sia possibile! >>

<< Beh… potremmo sempre sentirci poi chi lo sa…! >>

<< Ok! >>il mio stomaco era in subbuglio e necessitavo di urlare per la gioia ma dovevo farlo il più lontana possibile da lui. Perciò prova ad allontanarmi per entrare in hotel ancora una volta. Dimenticandomi però di dare il mio numero a Liam che nel frattempo aveva lasciato il mio braccio per prendere il cellulare.

<< Mi serve il tuo numero però! >>gridò lui. Io mi fermai esattamente davanti all’entrata e mi girai verso di lui. Guardandoci iniziammo entrambi a ridere. Come potevo essere così sbadata?! Lo sapevo come! Perché mi piaceva e quando qualcuno mi piaceva così tanto diventavo una deficiente! Mi avvicinai nuovamente a Liam e gli diedi il numero. Questa volta però prima di lasciarmi andare Liam si avvicinò pericolosamente al mio viso e mi diede un bacio all’angolo della bocca. Il mio stomaco ne risentì e le mie guance si imporporarono mentre temevo che le ginocchia potessero cedere da un momento all’altro.

<< A presto Marika! >>disse sorridendo dolcemente e poi salì in macchina, lasciandomi impietrita sul marciapiede.
 
  




*1 anno dopo
 
Non ci ero ancora abituata. Sapevo che sarebbe stato duro ma non avrei mai pensato che sarebbe stato così duro. La “ fama” non era una cosa che faceva per me. Che poi io che centravo con la sua fama?! Ancora non lo avevo capito ma tutte le sue fan mi chiedevano di noi, di Liam, della mia vita oppure mi chiedevano autografi! Autografi a me? E chi ero io?! Non capivo. Anche se ci provavo, non capivo il loro ragionamenti. Io ero fan di Big Sean e avevo ottenuto un suo autografo ma non mi sarebbe mai importato niente di avere l’autografo della sua ragazza.

Quando finalmente la ciurma di fan si era allontanata, lasciandomi spazio per respirare, entrai dal cancello sul retro. Le guardie mi condussero nel backstage dove salutai i ragazzi e Lou che stava cercando di domare le loro chiome. Appena mi vide, mi assalì tutta esaltata.

<< Dai Marika! Fammi vedere come ti sta? >> disse saltellando di fronte a me. Era una bambina certe volte. Sorrisi imbarazzata e istintivamente nascosi la mano sinistra dietro la schiena ma una mano mi cinse il braccio e mi fermò.

<< Dai amore! >> disse lui cingendomi la vita da dietro con un braccio e con l’altro direzionando la mia mano sinistra sotto lo sguardo attento ed eccitato di Lou.

<< Mi vergog- >> stavo per dire ma l’urlo di Lou coprii le mie parole.

<< E’ bellissimoooooooooooooooo!!! >> disse Lou guardando il solitario che portavo sull’anulare della mano sinistra. Era molto semplice. Un semplice diamantino. Ovviamente Liam si sarebbe potuto permettere di più ma sapeva benissimo che io preferivo le cose semplici proprio come la nostra storia. Noi luccicavamo e sfavillavamo come un diamante ma eravamo piccoli e ordinari quando eravamo insieme.

<< Grazie >> riuscii a rispondere imbarazzata.

<< Per fortuna le sue fan ti amano almeno quanto lui, se no non riesco a immaginare il putiferio che sarebbe saltato fuori! >> disse Lou

<< Ehi, ehi! Nessuno ama la mia piccolina quanto l’amo io! >> disse Liam stampandomi uno dei soliti ma, sempre meravigliosi, baci appassionati e teneri al medesimo tempo che come la prima volta mi lasciavano senza fiato, stupefatta e con le ginocchia deboli.

E lì sorrisi perché realizzai che sarebbe stato così PER SEMPRE.
 
 



 

Forever Yours,
Forever Mine,

Forever Ours.

 

 






*spazietto autrice*
Ciaooooo bellezzeeee! ;)
Questa OS l'ho scritta in onore della mia beta! LA AMO! =)
Spero vi piaccia!
Lasciatemi una recensione se volete!  




 


   
 
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