Gracchiano i corvi, sopra le ossa divenute polvere di ricordi di oceani prosciugati
Le rane e le vipere portano qualche corpo infestato da vermi
In certi luoghi, solo buio stantio
Di un giallo intenso, il grano e il sole
Quando staccarono la testa al prete e al mugnaio
Il prete ghignava, e il mugnaio pregava
Torturavo istanti per sporcare la tela
Rigurgitavo cenere
Soffiava un vento tiepido appena al di sotto dell’azzurro e degli alberi
Di una pallida campagna
Immemore di una testa rotolante per un prato, invecchiato dal veleno delle parole dello sventurato
Danzavano attorno alle
lanterne
Fiaccole illuminavano
il piccolo paesino
Venne la falce, venne
la peste, vennero gli alfieri di qualche demonio
annoiato
Ora solo un uomo urla al Diavolo, di venirselo a prendere
E il biancore della spiaggia, lontano…
Un demone, quieto…