Una piccola shottina senza pretese partorita alle 3 di notte. Stavo pensando a quella strana sensazione di surrealtà che sempre ci travolge quando baciamo per la prima volta qualcuno che ci piace davvero. E' troppo difficile da rendere per iscritto, ma spero di essere riuscita a dare alla storia la giusta dimensione onirica :) Comunque è davvero una cavolata di storia eh >.< Siate pazienti, sono le tre di notte xD Comunque, più passa il tempo, più io mi innamoro di questo manga. Sto continuando a rileggerlo, ed ogni volta che arrivo al settimo volume muoio *-*
Un bacione a tutti :3

Sto ancora sognando?

“Allora, questo cosa significa? Che sto ancora sognando?”

Le labbra di Otani sono ancora sulle mie. Il suo profumo mi avvolge, la sua mano stringe la mia, ed il mio cuore sta letteralmente impazzendo. Lo sento battere furioso contro il petto, mentre assaporo ad occhi chiusi quel bacio che così tanto ho sognato. Otani sa di cannella. E’ uno strano sapore, eppure a me sembra proprio cannella! O forse no, non lo so, sono così confusa! Sto baciando Otani, cavolo!

Ci separiamo lentamente, ed io mi sento morire. Mi sta guardando in un modo completamente nuovo, non gli ho mai letto niente di simile sul viso. Ha un’espressione che lo rende ancora più bello,  le guance leggermente rosse, e un sorrisino imbarazzato stampato sulle labbra. Sento il mio viso andare completamente a fuoco.

La voce di Haruka mi risveglia da questo strano stato di surrealtà in cui sono caduta. Mi alzo in piedi velocemente gridando “Qui!” e Otani mi segue. Non riesco a smettere di ridere compulsivamente, mi sento galleggiare.

“Non sembra un sogno”

E’ la realtà: sono davvero sul terrazzo della scuola, e per davvero Otani mi ha baciata. Mentre gli ultimi fuochi d’artificio rimbombano sulla mia testa gli lancio uno sguardo, da sopra la spalla di Haruka. Sta parlando con Seiko e ha ancora quel sorriso. Intercetta il mio sguardo e quel sorriso si allarga. Sorrido a mia volta, mentre le parole di Haruka mi scivolano addosso come goccioline di pioggia. Mi sento ancora calda in viso, ma spero che il mio rossore stia svanendo. I fuochi sono finiti, e l’oscurità regna nuovamente sovrana. Mi è sempre piaciuta la notte, con la sua tranquillità e quella sua strana atmosfera magica. Decidiamo tutti insieme di tornare all’interno della scuola. Avverto qualcosa lambirmi lievemente la mano, e con un altro tuffo al cuore, mi accorgo che è quella di Otani, complice dell’oscurità. Devo fare un enorme sforzo per non riattaccare a ridere come una scema. Intreccia le dita con le mie per un attimo, giusto il tempo di sentire la sua stretta decisa, rassicurante (Si, Risa, è tutto vero, ti ho davvero baciata), prima di lasciarle non appena varchiamo l’ingresso, tornando nei corridoi illuminati. Come se niente fosse successo, torna a ridere e scherzare con gli altri, ed io mi sforzo di fare lo stesso. Ma la mia mente è ancora lassù, al retro del terrazzo. Tutti insieme rimettiamo in ordine il macello lasciato dal banchetto di prima, e poco dopo siamo fuori dalla scuola. Ringrazio tutti dal profondo del cuore, sono stati dei tesori ad organizzare questa festa, e nella mia mente ringrazio Otani per aver reso questo compleanno il migliore di sempre. Faccio per avviarmi, ma una figura mi affianca.

< Ti riaccompagno a casa, è molto tardi >

Sorrido e camminiamo lentamente in silenzio per le strade di Osaka. La mano di Otani cerca nuovamente la mia, ed io non posso fare a meno di sorridere. Eccoci qui: la ragazza alta alta e il ragazzo piccolo piccolo, mano nella mano, a condividere un silenzio speciale, di cui è testimone solo la luna.