Era una giornata calda. A casa Stilinski girava la noia e lo sceriffo si stancò di vedere il figlio al pc, così lo prese dalla sua sedia e lo allontanò dalla scrivania ma Stiles appena arrivava a toccare la tastiera e così il padre lo fece cadere, come gli era solito fare, e li disse: ”Vai in qualsiasi posto, l’importante e che non stai a casa.” Così, dato il caldo, andò nel bar della spiaggia. Entrando giocava con le chiavi della Jeep e non si accorse che stava andando contro una cameriera con in mano un vassoio pieno di granite, che subito dopo le caddero addosso. Lei guardò la sua camicia “EX-bianca”. Stiles la guardò e gli disse:” Scu…scusami non guardavo dove mettevo piede! Ti pago il conto della lavanderia….Davvero non volevo!” Lei gli rispose, senza distogliere lo sguardo dalla camicia:” Ahaha, ADESSO PUOI DIRE A I  TUOI AMICHETTI CHE MI HAI VISTO CON LA MAGLIETTA BAGNATA, CONTENTO?! SE VOI VOLETE CHE IO ME NE VADA ME LO POTEVATE DIRE PRIMA! ME NE VADO, OKAY?!SE VUOI TI SCATTO UNA FOTO” ma lo guardò e capii subito che non si trattava di uno di quei ragazzacci. Lui le disse:” Ehm.., beh non mi aspettavo che la prendevi così male…”Lei:” Ahahahahahahahah, scusami tu. Credevo fossi uno di quelli imbecilli seduti là giù! Non ti preoccupare!” Quindi lei prese un tovagliolo lo passo sulla camicia, sorrise, e disse:” E’ tutto apposto!” Lui notò che la camicia non era così apposto come lei diceva, e così l’afferrò dal braccio e la trascinò vicino ai bagni, lui si tolse la maglietta, mentre lei  si godeva lo spettacolo, lui fece per darla a lei, lo guardò e disse:” Si, okay? Ma non credo che alla mia camicia servono i tuoi addominali a meno che non siano magici e fa asciugare il mio maglione…cioè, volevo dire la mia…mia…mia… comecia” lui si guardò e disse:” Okay…Camicia volevi dire per caso?” lei:” Si ,certo, quella.” Lui:” Comunque la maglietta lo cacciata per darla a te o. O!” Lei, sghignazzando e giocando con i capelli:” Si certo…” Lui la guardò e si mise a ridere e lei disse:” Ah, già la maglietta, grazie.” E lui allungò il braccio e fece per sbottonarle la camicia e intanto ci fu un minuto di sguardi nel silenzio. Poi lei fece per baciarlo ma lui inizio a parlare dicendo:” Sai, mi chiamo Stiles per gli amici e credo che anche tu abbia un nome, vero c’è l’hai?” Poi si schiarì la voce e senza darle il tempo di rispondere disse:” Sai tutti lo hanno! A parte il gatto di mia zia, ah grande gatto, chissà quanti anni ha vissuto, sai aveva una cuccia più elegante di casa di mia Zia, ah grande Zia!” e lei :”Ma allora, lo vuoi sapere o no il mio nome o dobbiamo parlare di gatti e zie per tutto il tempo?!” Lui rise e poi disse:” Scusami ma sai con gli amici i discorsi girano, soprattutto se l’amico sono io!” e lei:” Ancora ?Mi chiamo Tiffany Wenston prima che ricominci!” Poi lui le disse:” Se vuoi ti do un passaggio?” e lei rispose:” Perché no, tanto ho quasi finito il turno, però sarebbe meglio se tu indossassi la maglietta, io mi accontento di questa!” Arrivò il momento di servire l’ultima birra proprio al tavolo degli imbecilli. Arrivata loro fischiarono e l’ubriacone gli disse:” Ahahahahahahahah, povera cucciola la camicia tutta fradicia,  volgiamo provarla a cacciare? Dai su…..vieni qui…” lei disse:” Basta!” continuarono a provocarla insistentemente e poi, quando se ne accorse, Stiles corse ad aiutarla e disse:” La ragazza ha detto basta!” e loro dissero: ”Altrimenti?” Stiles alzò il braccio e tirò un pugno all’ubriacone e gli altri imbecilli lo guardarono spaventati. Poi Stiles prese Tiffany e se ne andarono.