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Autore: fairy91    21/01/2008    6 recensioni
La lezione di pozioni era finita già da qualche minuto ma io, Hermione Granger, ero ancora nell’aula a raccogliere i miei libri buttati a terra da quegli incompetenti di Tiger e Goyle.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La lezione di pozioni era finita già da qualche minuto ma io, Hermione Granger, ero ancora nell’aula a raccogliere i miei libri buttati a terra da quegli incompetenti di Tiger e Goyle.

Improvvisamente sentii un folata d’aria fredda mi guardai intorno ma non vidi nessuno ovviamente, visto che ero l’unica cretina ad essere rimasta in quell’aula che, devo ammetterlo, metteva davvero soggezione così vuota.

Finii di raccogliere le mie cose e mi incamminai verso la porta quando questa, con un rumore sinistro si chiuse davanti a me…

Mi guardai intorno alla ricerca di Pix…l’unico fantasma capace di quegli stupidi scherzi…ma lui non c’’era e, per la prima volta, desiderai che sbucasse da un angolino nascosto gridando “Buuuu!!”.

Improvvisamente le torce appese alle pareti si spensero una ad una lasciando cadere la stanza in un buio impenetrabile…appoggiai i libri a terra e tirai lentamente fuori la bacchetta “Lumus” ; una debole luce illuminò la stanza.

Continuai a guardarmi intorno ma non riuscii a vedere nessuno. Sentii qualcosa avvicinarsi a me e un brivido di freddo mi camminò lungo la schiena “Ok…ora basta esci fuori chiunque o qualunque cosa tu sia!!” gridai decisa e un po’ indignata.

Niente. Nessun rumore che potesse assomigliare ad una risposta.

Rimasi al centro della stanza  “D’accordo Harry, Ron uscite…basta con gli scherzi” ripetei stizzita anche se, il mio tono lasciava trasparire la paura.

Le torce si riaccesero e mi ritrovai davanti quello stupido furetto di Draco Malfoy con il suo ineguagliabile ghigno.

“Come puoi paragonarmi a Potty e a Lenticchia?!” chiese evidentemente scocciato, la bacchetta leggermente alzata.

“Malfoy…ah!! Dovevo immaginarlo che eri tu! Solamente voi Serpeverde fareste degli scherzi così idioti” sbottai scocciata.

“Idioti o no…ci sei cascata e hai avuto paura Mezzosangue” ridacchiò Draco…rideva? stava ridendo di me?

“Fortunatamente per te non ho tempo da perdere altrimenti….”

“Altrimenti cosa?!” chiese lui.

“Altrimenti te l’avrei fatta pagare!!” risposi io.

“In che modo?!” chiese lui con il suo ghigno malizioso stampato sul viso.

Mi limitati ad abbassare gli occhi e raccolsi i miei libri, dopodiché mi avvicinai alla porta “Ora se non ti dispiace vorrei uscire di qui…”  

Draco mi guardò con il suo sorrisetto beffardo e, sussurrando qualcosa, puntò la bacchetta verso la porta che si spalancò.

Lo guardai altezzosa ed uscii nei corridoi poi, quando ero abbastanza lontana che non mi potesse vedere, cominciai a correre su per le scale.

Arrivai in sala comune con il fiatone e Ron ed Harry, che stranamente, stavano facendo i compiti senza il mio aiuto si girarono e mi guardarono con aria interrogativa.

Mi accorsi del loro sguardo indagatore e chiesi “Che c’è?! Non si può più fare una corsa per tenersi in forma, adesso?!” trassi un profondo respiro e mi incamminai verso il mio dormitorio.

“Ma che ha?!” chiese Harry scioccato dall’esclamazione dell’amica.

“Mha…sai come sono le ragazze…lunatiche!!” gli rispose Ron accennando un sorriso

“Lunatiche o no…a volte fanno davvero paura!!” ribatté Harry, dopodiché si rimisero a studiare.

Entrai nel dormitorio e mi sbattei la porta dietro le spalle.

Ero turbata; scocciata dal fatto che quella viscida serpe mi aveva fatto quello stupido scherzo e, dovevo ammetterlo, mi aveva fatto prendere anche un bel po’ di paura!!

Mi sedetti sul letto…dovevo assolutamente fargliela pagare; mi tolsi la divisa…una doccia mi avrebbe fatto rilassare e sicuramente aperto la mia mente a deliziose idee di vendetta.

Come previsto la doccia mi rilassò ma per quanto riguarda la vendetta non mi venne nessuna idea.

Scesi nella sala comune, scelsi un libro dalla polverosa libreria e mi accoccolai pensierosa sulla mia poltrona preferita; quella accanto alla finestra.

Fuori pioveva rendendo il paesaggio alquanto monotono così aprii il libro e iniziai a leggere; non ero neanche a metà facciata quando qualcosa che sbatté contro la finestra attirò la mia attenzione.

Mi girai e vidi un gufo con le piume nere e argento che “bussava” con il becco, fra il quale teneva una lettera, contro il vetro rigato dalla pioggia.

Incuriosita mi alzai dalla poltrona. Quando aprii la finestra una folata di aria gelida e qualche goccia di pioggia entrò nella stanza; presi la lettera dal becco del piccolo gufo e richiusi la finestra fissando la busta verde smeraldo con le iniziali DM in ceralacca, anch’essa verde, che chiudevano l’involucro.

“Ehi Herm…” la voce di Ron mi fece dimenticare la lettera che, quando mi girai verso di lui, nascosi dietro alla schiena.

“Oh, ciao Ronald. Come mai da questi parti? Pensavo che tu ed Harry foste in Sala Grande!” chiesi.

“Già…però tira una brutta aria laggiù; Fred e Gorge hanno avuto una discussione…stavano ancora litigando quando sono venuto qua” il ragazzo si sedette sulla poltrona accanto al camino.

Mossi le dita attorno alla busta e un brivido di curiosità mi scosse: dovevo assolutamente aprirla e scoprire chi era stato a mandarmela anche se, le iniziali mi avevano già suggerito qualcosa.

Guardai Ron “Hai intenzione di rimanere qui?!” chiesi un po’ scocciata.

Lui mi guardò con aria interrogativa “Certo…questa la sala comune è comune per il fatto che ci possono stare tutti…” mi rispose un po’ indignato e, devo ammetterlo, aveva ragione ad esserlo.

“Ciao Herm…!” ecco, fantastico era arrivato anche Harry.

“Ciao Harry…” lo guardai mentre si avvicinava a Ron che stava sfogliando la Gazzetta del Profeta un po’ offeso.

Li fissai per qualche istante, dopodiché uscii e mi diressi verso il luogo dove, sicuramente, ne Harry ne Ron mi avrebbero disturbata: la biblioteca!

Mi sedetti al mio solito tavolo di legno e posai la lettera davanti a me.

La contemplai ancora per qualche instante poi, estrassi la bacchetta e la aprii.

La busta verde smeraldo scivolò via e mi ritrovai fra le mani un foglio argentato scritto con una calligrafia elegante che riconobbi come quella di Malfoy.

Qualcosa dentro di me, mi suggerii di non leggerla ma, ovviamente, la ignorai e cominciai a scorrere le parole con gli occhi curiosi.

 

Se hai aperto la busta (come penso tu abbia fatto) dovrei credere che ti interessa qualcosa di me visto che le iniziali sull’involucro e i colori della lettera sono riconoscibili come la mia persona

 

Spero ti sia piaciuto il mio scherzetto perché è solo il primo di una lunga serie.

Quindi preparati sporca Mezzosangue o arrenditi, se preferisci, visto che sei destinata a perdere!!

 

                                         Tuo “affezionatissimo”

                                          Draco Lucius Malfoy

 

Quando ebbi finito di leggere appallottolai il foglio argentato e lo gettai nel cestino accanto al tavolo.

Ero arrabbiata. Molto arrabbiata. Voleva la guerra?! E guerra avrà!! Le sue parole mi riecheggiarono nella mente: “Quindi preparati sporca Mezzosangue o arrenditi, se preferisci, visto che sei destinata a perdere!!”.

Sicuro Malfoy che il veleno di un serpente faccia più male di un morso di un leone?!

 

 

 

 

  
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