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Autore: Letiii    08/07/2013    1 recensioni
Salve, questa storia si svolge nel futuro di Mirai Trunks, con la lotta contro i cyborg 17 e 18.
Ma se per caso Gohan incontrasse Videl?
Tratto dal primo capitolo :
La sua aura aveva spostato una pietra e dal cumulo di macerie spuntava una mano.
C'era ancora qualcuno di vivo là sotto.
Sepolta viva c'era una ragazza semicosciente...
Genere: Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Bulma, Mirai!Gohan, Mirai!Trunks, Pan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La polvere si era alzata e anche gli ultimi incendi si erano spenti. Della magnifica Orange City non rimanevano che un cumulo di macerie . Il grigio colorava completamentententente la scena con le sue sfumature, accompagnato talvolta dal nero e dal bianco. Il verde degli alberi, il rosso dei tetti e perfino il giallo del sole erano stati spazzati via dalla furia e dalla cattiveria dei cyborg 17 e 18 e adesso non ne restava che mucchi sparpagliati, informi. L'unica macchia di colore era nel mezzo della piazza principale, una volta bellissima, adornata da fontane azzurre e dorate. Quella piccola ribellione di colore era un umano, un rimasti di nemmeno 16 anni. Era steso supino sulla terra dura. Era una piccola macchia di colore rosso. Probabilmente aveva perso conoscenza. Quello era lo stesso ragazzo che poche ore prima avevaaffrontato i cyborg con coraggio per tentare di salvare almeno qualcuno dei numerosi abitanti della città. Il suo nome era Gohan. Stava finalmente riprendendo conoscenza, ma a causa della sua ferita era ancora troppo debole per rialzarsi. Rimase ancora qualche minuto sdraiato. Non aveva il coraggio di vedere ciò che rimaneva della città. Molto lentamente portò la sua mano all'occhio, dal quale usciva un liquido vermiglio. Quella volta avevano picchiato duro i cyborg. Quando avevano fatto la loro comparsa lui non era che un bambino di dieci anni. Da quel giorno erano accadute solo disgrazie nella sua vita: senza l'aiuto del padre, morto per una malattia al cuore, tutti i guerrieri più valorosi erano morti, Vegeta, Junior,Crilin,Yamcha, Tenshinhan, Jiaozi e persino il maestro°Muten. Tutti i suoi amici se ne erano andati. Poi è stato il turno di sua madre, uccisa davanti ai suoi occhi da C-18. Poi anche Oolong, Puar, Lunch. Tutti. La possibilità di farli resuscitare se ne era andata con Junior. I cyborg, poi, lo avevano "preso in simpatia", cioè non lo uccidevano mai, anche se si divertivano a picchiare quel ragazzino che con le sue poche forze tentava di vendicare i suoi amici. Tutte le volte che li attaccava finiva con il rompersi un arto o qualcos'altro e nient'altro. Poi doveva vedere in silenzio la distruzione della città che tentava di salvare inutilmente. Ma quella volta avevano fatto sul serio . Il colpo che gli avevano inferto era più potente del solito, mirava a uccidere. Forse dopo 6 anni si erano stufati di malmenare quel ragazzo. "Sei solo uno sciocco moccioso!" Le parole di C-17 gli rimbombavano nella testa. Quel colpo non era che laa sua firma indelebile su di lui, per non dimenticarli. E come non dimenticarli? Dopo aver visto tutti quei volti sconosciuti e conosciuti spegnersi sotto le loro mani assassine? Gohan senti la rabbia ribollire nelle vene. I ricordi lo assalirono e alimentarono la fiamma della rabbia. Sì alzò in piedi e guardò lo spettacolo desolante attorno a lui. Pensò al piccolo Trunks di soli sei anni costretto a vivere in un posto del genere. Non era giusto. Se solo fosse riuscito a trasformarsi in Super Saiyan allora forse sarebbe riuscito a tener testa ai cyborg almeno per dare il tempo ai cittadini di fuggire. Ma non ci riusciva, perché non era un Saiyan puro come suo padre e Vegeta, perché non era un eroe come loro, perché era solo uno stupido moccioso. Gohan fece un grande urlo liberatorio. Allora i suoi capelli divennero biondi, gli occhi blu e la sua aura spazzo' via le macerie intorno a lui. C'era riuscito. Era un Super Saiyan. Guardò intorno a lui. I fulmini cadevano dal cielo attorno a lui e il cielo si era rannuvolato. Poi stremato cadde a terra e tornò normale. Tasto' la ferita: sanguinava ancora. Sì alzò in piedi e tentò di volare, ma la sua attenzione venne attirata da un altra cosa. La sua aura aveva spostato una pietra e dal cumulo di macerie spuntava una mano. "un'altra vittima della crudeltà dei cyborg" Sì avvicinò e con sua grande sorpresa un dito della mano si mosse. C'era ancora qualcuno di vivo là sotto. Con un enorme sforzo spostò tutte le macerie. Sepolta viva c'era una ragazza semicosciente. La prese in braccio e lei lo guardò con i suoi profondi occhi color mare. Poi li chiuse. Gohan le mise una mano sul cuore. Batteva ancora. E con un ultimo grande sforzo la portò via con sé, volando verso il suo rifugio. Angolo dell'autrice : Prima che arrivino gli insulti sui miei errori di grammatica, sappiate che questo capitolo è stato scritto con il cellulare ( si sono pazza >0<). Comunque appena tornerò dalle vacanze correggerò tutti gli errori con il mio adorato PC. Un bacio Lelly1999 Ps: lasciate comunque un commentino se potete ^o^
  
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