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Autore: cucciola1cucciola2    08/07/2013    5 recensioni
Questa storia è un esperimento sul cartone animato Angel's friends, infatti i personaggi di quest'opera sono umani e vivono sulla terra.
Il giorno del settimo compleanno si Sulfus e del sesto di Raf,Angelie e Malachia, i genitori della bambina, morirono in un incidente stradale mentre stavano venendo alla festa per il compleanno dei due bambini. Raf, anche se molto piccola, capì cosa fosse successo ma non volle per nessuno motivo allontanarsi da Sulfus e così venne addottata. Dopo molti anni di vita insieme i due capiscono nel loro cuore è cresciuta una forte emozione che li lega da tempo. Questa emozione è l'amore che crescerà giorno dopo giorno nei loro cuori per poi sbocciare in tutto il suo splendore.
Anche se è la seconda fanfic che faccio su questa coppia, vi prego di essere clementi e di farmi sapere cosa ne pensate.
Cucciola1cucciola2
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                Ti amo ma è un segreto
Prologo:


10 anni prima...

Sulfus era un bellissimo bambino, figlio di una famiglia molto ricca,la famiglia Zolfanello, la più prestigiosa tra quelle della città, aveva i capelli neri, gli occhi gialli e una strana voglia sull'occhio a forma di stella che aveva ereditato da sua madre. I genitori, Amie e James erano molto amici con un'altra coppia Angelie e Malachia che avevano avuto una splendida bambina, Raf, aveva i capelli d'orati con un ciuffo rosso sulla frangia che aveva ereditato dalla mamma, gli occhi azzurri e limpidi come il cielo d'estate, si legò subito a Sulfus e crebbero insieme per sei anni, erano del tutto inseparabili. Purtroppo però il giorno del sesto compleanno di Raf e del settimo di Sulfus, i genitori di Raf morirono in un incidente stradale per venire alla festa organizzata nella taverna di casa Zolfanello. Raf, anche se piccola capì che cosa fosse successo ma non voleva separarsi da Sulfus; così Amie e James non ci pensarono su due volte ed adottarono la piccola Raf.

Raf iniziò la scuola subito dopo la morte dei sui genitori e tutti pensavano che non avrebbe sopportato tanto e che sarebbe andata male a scuola, ma lei era davvero brava, aveva i voti più alti in tutte le materie e fece amicizia solo con una bambina di nome Uriè.

Arrivata in prima media si ritrovò in classe suo fratello, che era stato bocciato per aver risposto all'insegnante in prima media. Grazie all'aiuto di Raf non venne più bocciato e continuarono la scuola fino alla seconda superiore, l'anno scolastico in cui comincia questa stroria.


Capitolo 1: Il compleanno di Raf e Sulfus


13 settembre, ore 8.30 del mattino...

Driiin! Driiin!

Raf staccò quell'aggeggio insopportabile e si alzò controvoglia, mise un paio di shorts di jeans e una maglietta bianca che metteva in risalto la sua carnagione abbronzata.

Pettinò i lunghi capelli biondi che le arrivavano fino quasi al sedere e li legò in una coda. Poi infilò le ballerine e uscì dalla stanza diretta alla camera del fratello; senza nemmeno bussare aprì la porta e lo vide sommerso dalle coperte che ancora domiva tranquillamente. Si avvicinò a lui e cominciò a scuoterlo per farlo svegliare sussurrando il suo nome...

"Sulfus! Alzati dai.. è il nostro compleanno oggi!" disse Raf scuotendolo forte, finchè lui aprì i suoi meravigliosi occhi dorati ancora mezzi addormentati e si alzò dalle coperte.

"Che hai da svegliarmi alle 8 del mattino?" chiese lui ancora assonnato dopo aver guardato la sveglia che come al solito non si era ricordato di impostare

"Primo sono le 8 e trenta e secondo oggi è il nostro compleanno, te ne sei dimenticato? Tanti auguri fratellone!" disse Raf con tono accusatorio mettendosi di fronte a lui con le braccia sui fianchi.

"Ah, già..." disse lui alzandosi, era a petto nudo e solo in boxer. Raf divenne completamente rossa dall'imbarazzo, d'altra parte suo "fratello" era davvero molto ma molto carino, addominali scolpiti e fisico palestrato, il sogno di ogni ragazza, sembrava un dio...

Notando l'imbarazzo della sorella si mise a ridere mentre si infilava dei pantalonicini neri di jeans.

"Che c'è sorellina? Sono troppo affascinante da farti diventare rossa?" chiese Sulfus ridendo ancora

"Ma smettila! Io non sono imbarazzata e comunque tu sei bruttissimo..." disse Raf mettendo il broncio, Sulfus prese una maglietta nera attillata e la indossò, poi si avvicinò alla sorella e l'abbracciò forte.

"Buon compleanno Raf.." disse Sulfus lasciandole un bacio sulla fronte

"Buon compleanno Sulfus.." disse lei stringendosi al suo petto.

Dopo un po' si staccarono e scesero le scale; ad aspettarli vi erano Amie e James con due torte: una con 16 candeline rosa per Raf e una con 17 candeline azzurre per Sulfus; vicino alle torte vi erano due pacchettini regalo.

"Buon compleanno ragazzi!" dissero i due genitori abbracciandoli.

Raf felice ricambiò l'abbraccio e anche Sulfus lo fece, poi si avvicinarono alla torta dove il padre aveva appeno acceso le candeline.

"Esprimete tre desideri, quelli che provengono direttamente dal vostro cuore e spegnete le candeline." disse la madre; Raf e Sulfussi guardarono e si sorrisero poi pensarono ai loro tre desideri... Quand'ebbero espresso tutti e tre i desideri, spensero le candeline.

"Bene e ora due piccoli pensierini... Raf questo è per te, Sulfus questo è per te.." disse il padre porgendo ad ognuno un pacchetto..

Nel pacchetto di Raf vi era una collana con un cuore a metà con una lettera, la S, mentre Sulfus nel suo pacchetto aveva la stessa colana con la metà rimanente e una R al centro.

I due sorrisero, era sempre piaciuto ad entrambi condividere le cose, Sulfus infatti non si liberava mai di un bracciare al cui interno vi era scritto: "R+S". Raf invece aveva una collana a forma di cuore d'oro con la foto di loro due da piccoli all'interno. Era stata scattata il giorno del sesto compleanno di Raf e il settimo di Sulfus, lo stesso giorno in cui erano morti i genitori di Raf.

Raf riportando alla mente quei ricordi cominciò a piangere, anche se erano ormai passati 10 anni, lei non poteva dimenticare quel giorno in cui i suoi genitori non le avevano fatto gli auguri.

Sulfus l'abbracciò come a voler sopportare insieme a lei quel dolore che l'aveva sempre tormentata.

"Raf, te la senti di andarli a trovare? Questa sera i vostri amici hanno organizzato una festa e ci tengono che voi partecipiate, dopotutto siete i festeggiati..." disse Amie accarezzando i capelli della figlia che era ancora abbracciata a Sulfus.

"Si, mamma.." disse lei staccandosi un po'dall'abbraccio e sorridendo amaramente.

Salirono tutti e quattro in macchina e appena dopo 5 minuti si trovarono davanti all'ingresso del cimitero; Amie prese dal baule due mazzi di rose bianche, i fiori preferiti dalla madre di Raf e ne porse uno a Raf e uno a Sulfus.

Arrivarono davanti ad una lapide di marmo bianco, semplice ma bella, sopra vi era la foto di due persone: un uomo dai capelli neri e gli occhi blu e una donna dai capelli biondi con un ciuffo rosso e gli occhi azzurri che assomigliava tantissimo a Raf, sotto le foto c'era un incisione in oro con scritto: "Qui riposano in pace Angelie e Malachia Serafini m.13-09, in vita furono distinti per bonta e nobiltà d'animo." Raf si inginocchio a terra piangendo e mettendo entrambe le mani sulla lapide incorrispondenza dei volti dei suoi genitori.. Sulfus si sedette vicino a lei accarezzandole piano i capelli, poi entrambi poggiarono i fiori e si alzarono in piedi tornando a casa.

Quando furono a casa Raf salì in fretta le scale andando a rinchiudersi in camera sua. Sulfus si sedette sospirando sul divano mentre i due genitori poggiavano le chiavi della macchina nel cassettino del comò.

"Ogni anno è uguale al precedente, andiamo al cimitero e quando torniamo a casa scoppia a piangere e si rinchiude nella sua stanza, povera ragazza... Vorrei tanto che non fosse successo nulla." disse Amie abbracciando James

"Vado da lei, magari riesco a convincerla ad uscire." disse Sulfus e salì le scale piano piano.

Bussò alla porta della stanza di Raf che gli disse di entrare, lui aprì la porta e la vide: eraseduta a gambe incrociate sul letto, gli occhi gonfi di pianto, lacrime e mascara sciolto sulle guance, il respiro accellerato e i singhiozzi, tra le mani la sua foto preferita, lei e i suoi genitori nella loro ultima vacanza, lì era felice, i suoi occhi brillavano, niente di male in confronto a come viveva il suo compleanno ogni anno.

"Raf, vieni fuori, andiamo a fare una passeggiata e mangiamo un gelato? Dopotutto è sempre il nostro compleanno..." disse Sulfus sedendosi vicino a lei.

"Va bene, aspetta che mi sistemo il trucco e arrivo..." disse la ragazza alzandosi e sparendo in bagno mentre Sulfus scendeva le scale. Dopo quasi dieci minuti Raf scese, non c'era nessuno traccia del suo pianto, sembrava come se non fosse successo niente come se quel giorno fosse solo il suo sedicesimo compleanno ma il suo sguardo non brillava, era spento, consapevole di quello che era successo e anche se la sua testa cercava di distrarla, i suoi occhi trasmettevano tutto il suo dolore.

"Andiamo?" chiese Raf sorridendo

"Si, andiamo" disse Sulfus cercando di farle il sorriso più convincente che conosceva, la prese per mano e si diressero verso il parco a piedi. Per tutto il pomeriggio continuarono a camminare nel parco, ridendo e scherzando come due fidanzati e ogni persona che li vedeva gli faceva le congratulazioni perchè erano veramente una bella coppia, ogni volta Raf diventava rossa mentre Sulfus si grattava la testa imbarazzato ridendo nervosamente. D'altra parte non poteva dire che erano fratelli perchè non era vero, forse se non fossero stati per così tanto tempo nella stessa casa, ora starebbero insieme. Ma no, che cosa stava pensando?? Raf lo considerava come un fratello e lui la considerava una sorella, o forse no?
 

 

  
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