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Autore: zainsbaby    08/07/2013    14 recensioni
Io amo la tranquillità, la solitudine. I libri sono i miei migliori amici. Quando mi immergo nelle storie riesco a provare i sentimenti dei personaggi, riesco a sentirne le emozioni e sono sicura che loro non mi abbandoneranno mai. Ci saranno sempre per me. Non ho bisogno di certezze per saperlo.
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“Ti rivedrò. Trovami.” sussurrò al mio orecchio.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Da: Jessica
Tra un’ora sono da te e andiamo alla festa.
Sarò puntuale, xx’

 
Era questo il messaggio che  aveva interrotto la lettura del mio libro. Al diavolo la mia amica e la sua mania ossessiva per le feste. Io, al contrario di lei, le odiavo. Le feste sono troppo affollate, solitamente sono frequentate da brutta gente e io non sono il tipo a cui piace questo genere di cose.
Io amo la tranquillità, la solitudine. I libri sono i miei migliori amici. Quando mi immergo nelle storie riesco a provare i sentimenti dei personaggi, riesco a sentirne le emozioni e sono sicura che loro non mi abbandoneranno mai. Ci saranno sempre per me. Non ho bisogno di certezze per saperlo.
 
Non potevo deludere Jessica, così le risposi che mi sarei fatta trovare sull’orlo della porta con il mio vestito e la mia maschera. Sì, perché questa non era una festa qualunque, la cittadina di Rosewood stava organizzando questo ballo da più di un mese. Si trattava di un ballo in maschera per tutti gli studenti del quarto anno, anche quelli che, come me, si trovavano nella piccola città per studiare.
 
Non c’era bisogno di un cavaliere per presentarsi all’entrata della festa, quindi io e Jessica ci saremmo presentate entrambe da sole. Non era un problema, non conoscevamo molto bene i ragazzi della cittadina perché eravamo lì solo da qualche settimana e forse questa festa era un’opportunità per farsi conoscere.

 
“Tesoro, stai benissimo con quel vestito! E quella maschera, Aria, è a dir poco stupenda.” la voce squillante di Jessica mi diede il benvenuto e entrai nella macchina che aveva affittato. Anche a me piaceva il vestito che indossavo. Era un vestito fino al ginocchio di seta blu, stretto sui fianchi e sul seno, per poi allagarsi sulle cosce. Era scollato fino al punto giusto, e i miei capelli ondulati e biondi ricadevano sulle spalle.
La maschera era una di quelle bianche, che ricoprivano l’intero viso. Era decorata con delle fantasie blu e argento, che si intonavano con il vestito. I miei occhi azzurri erano il punto di luce del mio outfit.
 
Arrivammo alla festa e notammo che c’era già molta gente. Non conoscevamo nessuno e per di più tutti indossavano delle maschere, ed era impossibile iniziare a chiacchierare con qualcuno. C’erano dei camerieri vestiti elegantemente al tavolo delle bibite e solo loro erano senza maschera. Persino il dj ne indossava una.
Mi voltai verso Jessica ma lei non c’era più.

Ero sola.
Sola in una stanza colma di persone.
Ma non mi creava problemi, io ero sempre stata la pecorella che si staccava dal gregge per andare per conto suo.
Decisi di andare sul terrazzo per respirare un po’ di aria fresca, ero da poco presente alla festa ma mi sentivo già soffocare.
 
Mi appoggiai alla ringhiera che dava sul lago per osservare la luna. Quella notte era alta nel cielo e si rifletteva sull’acqua del lago, come se fosse fatto di cristallo.
Pensavo alla mia famiglia che era rimasta in Inghilterra e che mi aveva permesso di venire a studiare in America con la mia migliore amica, non li avrei mai ringraziati abbastanza.

Avevo la possibilità di divertirmi, incontrare ragazzi, fare amicizie, ma preferivo restarmene tranquilla a fissare l’acqua del lago. Decisi di levarmi la maschera, non aveva senso tenerla.
Ero con la solitudine, mi teneva compagnia.
 
Ero intenta a pensare, quando mi accorsi di non essere sola. Poggiai lo sguardo qualche metro alla mia destra e vidi una forma scura, con un mantello. Probabilmente era una figura maschile e sinceramente mi inquietava un po’.
 
“Anche a te non piacciono le feste?” improvvisamente mi rivolse la parola.
“Le odio.” Mi limitai a rispondere.
Il ragazzo si avvicinò a me e potei notare alcuni particolari della sua maschera. Era davvero particolare, giocava sui colori chiari in modo da far risaltare gli occhi. Per errore i miei occhi si appoggiarono sui suoi.
Quello si trattava di un errore che avrei sentito per tutta la vita.
Quegli occhi erano irresistibili.
Li avrei memorizzati per sempre. Erano scuri, color del cioccolato con una velatura verde oliva. Era come se i miei occhi li avessero cercati per sempre e ora li avevano trovati.
 
In quel momento mi accorsi di non indossare la maschera e mi toccai il capo per rimettermela, ma non c’era più. Com’era possibile? Me la ero infilata in testa, in modo da poterla abbassare sul viso velocemente, quando sarei rientrata alla festa.
 
“Cerchi questa?” il ragazzo mi porse la maschera.
La toccai con insicurezza e la controllai. Era la mia. Come faceva ad averla lui?
“Quando sono arrivato in terrazza l’ho trovata e ho pensato fosse tua, sei l’unica senza maschera e sei l’unica persona qui.” Mi diede una spiegazione senza averla chiesta.
Probabilmente il vento me l’aveva strappata via senza che me ne accorgessi.
 
Ad un tratto il ragazzo misterioso si avvicinò lentamente a me. Iniziò a mordermi dolcemente il lobo dell’orecchio e io provai una sensazione di solletico causata dalla sua barbetta. Mi chiesi perché lo stesse facendo, non mi conosceva nemmeno. Volevo che la smettesse, ma il mio corpo non fece nulla per ribellarsi. Non cercai di respingerlo, anche se il mio cervello diceva di farlo. Era come se gli impulsi non arrivassero alla materia grigia.
 
“Ti rivedrò. Trovami.” sussurrò al mio orecchio.

Feci per rispondere ma era troppo tardi. Si era già allontanato e non mi rimaneva niente di lui, tranne che il suo profumo tra i miei capelli.
Ero rimasta senza parole. Quello che mi aveva detto era inquietante, come facevo a trovarlo? Non sapevo niente di lui. Come si era permesso? E per di più non mi aveva dato nemmeno delle scuse. Era..scappato.
Feci per rientrare alla festa, ma inciampai in qualcosa. Guardai per terra e mi chinai a raccogliere l’oggetto.
Di quel ragazzo mi era rimasta la maschera.


spazio dedicato all'autrice:

ecco il primo capitolo di 'Suspect'. Vorrei iniziare dicendo che sarà una storia un po' diversa dalle altre, non è una storia in cui la protagonista si innamora del protagonista e viceversa. Perlomeno non accadrà subito :). Oltre all'amore ci saranno il mistero e la suspence.
Sottolineo che il nome della cittadina americana e il nome della protagonista li ho presi dalla serie tv 'Pretty Little Liars'.
Ho diverse idee per i prossimi capitoli e spero di realizzarle.
Ringrazio infinitamente your_smilexx per il banner.
Aggiorno se ci sono almeno 10 recensioni, accetto consigli/critiche/ tutto quello che avete da dirmi!
per qualsiasi cosa, contattatemi su twitter, sono @zainsbaby.
kisseeeeees :)
  
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