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Autore: alessia14    08/07/2013    1 recensioni
“Scusi! E’ possibile avere due croissant? Grazie”
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alitalia. Squilla il telefono “Pronto?” porta gli occhi al cielo, non sopporta chi c’è dall’altra parte, “Puoi attendere qualche ora? Sono sull’aereo” suo fratello non è calmo, meglio spegnere il telefono e scordare il mondo. Pigia il pulsante di accensione e appare la frase “Bye, bye”. Di fronte, al sedile, c’è un ragazzo. Quest’ultimo si volta verso Camilla e domanda “Chi deve rimanere in attesa?” Davide la osserva, la concentrazione ai dettagli, balza in piedi e occupa il sedile vicino alla ragazza. Essa, essendo tanto meravigliata, blocca la mano, avrebbe intenzione di non presentarsi a un matto. Non ha fiducia. “Sei il Signor X?” chiede con stupidità, dove seguirà una risata. Ha gli occhi coperti dai Ray-Ban, avrà di sicuro dei brutti occhi, ragionò Giulia. Una serenità di breve durata “Piacere, mi chiamo Davide. Sbocciando e maturando a Milano. Tentando di trovare un respiro da unire alla mia vita” Giulia sorride al suo battito del cuore, non è sicura. “Attenzione, allacciate le cinture” l’altoparlante augura buon viaggio. Giulia, individuando una scusa per sfuggire alla cintura, rovista nella sua borsetta. Davide, di canto suo, conosce tutte le tattiche. Scatta in piedi, cerca stabilità appoggiando le mani sul sedile e afferra la cintura di sicurezza, circonda con quella il bacino della ragazza e…toc! “Fatto, ora mi appartieni” un bacio sul viso, splendente idea per averla vicino. Ferma, non pronuncia una parola…o chissà… “Sicuro di essere milanese?” il pollice accarezza la bocca, posizione per un’incertezza. Passa l’assistente di volo, Davide la frena “Scusi! E’ possibile avere due croissant? Grazie” dedica a Giulia un occhiolino. In quell’esatto istante, essa scoppia di gioia, Davide indica un si, aveva imparato oramai dai suoi occhi il buongusto. Desiderio in un sorriso. Giungono i due cornetti su un piatto, l’assistente di volo presenta il conto e Giulia usa il suo denaro prima di Davide. Essa morde il cornetto con il cioccolato, lui resta sbalordito. “Piacere, Giulia. Sono di Roma, sono romanista e vorrei una persona adeguata al mio carattere o…come vuoi definirlo, in breve…” parlando con la bocca piena, Davide guarda attentamente i suoi atteggiamenti, una cosa particolare… Sorride, ama guardarla, vuole percorrere l’occasione con lei, la persona perfetta che adora assaggiare, con eccellenti gusti anche nella moda e profumi. “Ti va se…” tre parole nello stesso momento, senza rendersi conto. Le briciole riempiono il contorno delle labbra, Davide la tocca con un fazzoletto e suggerisce “Ti va se…quando atterriamo, trascorriamo il pranzo in un ristorante de Roma?” una cadenza milanese con la mescolanza del dialetto romano: quasi con successo. Giulia approva l’invito anche se avrebbe preferito il cinese, un ristorante alla moda.
  
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