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Autore: _ehiMarchisio    08/07/2013    0 recensioni
Ci sono tante cose che vorresti fare durante la tua vita.
Realizzare i tuoi sogni è la prima cosa in assoluto... basterà un anno ad Emily per realizzarli?
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era la vigilia di Natale, eravamo tutti intorno all'albero a scartare i regali.
C'eravamo proprio tutti! Non mancava nessuno: i miei genitori, la mia sorellina, i miei zii e i miei nonni.
Volevano starmi vicini in quello che probabilmente sarà il mio ultimo Natale.
Amavo l'aria Natalizia che c'era a casa mia: l'albero gigante che arrivava fino al tetto era tutto coperto di luci e palline colorate con alla punta una grandissima stella a coda;
il camino era tutto addobbato con striscioni natalizi così come il portone di casa.

-Amore questo è per te.- disse mia mamma porgendomi una busta bianca siggillata.
La aprii con cautela e dentro vi trovai dei biglietti.

Con le lacrime agli occhi mi alzai dal mio posto e corsi verso mia mamma buttandole le braccia la collo.

-Grazie grazie grazie.- le dissi, con le lacrime che bagnavano il suo collo.

-Di niente piccola, se qusto è il tuo ultimo desiderio.. - disse, anche lei in lacrime.

Mi staccai da lei ed esaminai con cura i biglietti che mi trovavo in mano.
Avevo sempre sognato di trovare fra le mie mani dei biglietti come questi.

-Se vuoi puoi portare Ali con te...bè.. io.. credo sia meglio..- disse con la voce che le veniva a mancare.

-Certo mamma, come vuoi.- le sorrisi incoraggiante.

Due biglietti per Londra, e due per il concerto degli One Direction che si sarebbe svolto all'arena O2 di Londra in estate.
Ancora non riuscivo a crederci.. mia mamma sapeva quanto tenessi ad andare ad un concerto dei miei idoli.
Tenevo quei biglietti in mano tremando, è come se tutto intorno a me in quel momento fosse sparito.
Come se non sentissi più le voci dei miei familiari che mi invitavano a mostrare il regalo di mia mamma.

-Ehi Emy ci sei?- mi chiese la mia piccola sorellina con la sua deliziosa vocina.

-Si piccola.- dissi, mentre mostravo a tutti il mio bellissimo regalo.

-oh ma è stupendo!- disse mia cugina Giulia mettendosi una mano sulla bocca per la sorpresa.
Era anche lei una "fan" degli One Direction.

"Non vedo l'ora di dirlo ad Ali!! Ne sarà entusiasta" pensai tra le voci dei miei familiari.

-Amore con chi devi andarci?- chiese mia nonna preoccupata

-Nonna ci vado con Alice.. e poi sono maggiorenne, no?- dissi anche se sapevo che non si riferiva a quello.

-Mamma andrà tutto bene.- la rassicurò mia mamma mettendole una mano sulla spalla.

Sorrisi alle due donne più importanti della mia vita.
Senza di loro non so come avrei fatto.. sono sempre lì, pronte a tirarmi su di morale.
Siamo sempre stata una famiglia molto unita, i miei mi hanno sempre abituata a condividere tutto con loro.. bè mia mamma era la mia seconda migliore amica.

"A proposito.. devo chiamare subito Ali" pensai.
Presi il telefono da sopra il tavolino al centro della stanza e composi il numero della mia migliore amica.
Rispose quasi subito.

-Pronto?-
-Amore? sono io,disturbo?-
-Oh no amore dimmi..-


Mi allontanai dalla stanza dirigendomi verso l'ampia cucina.

-Non ci crederai mai!- dissi con l'entusiasmo alle stelle.
-Oddio cosa amore?-
-Ho appena aperto i regali.. e ... bè finalmente è arrivato il nostro momento.-

-Di che parli?- chiese la amica confusa.
-Emh.. Londra.. One Direction ti dicono niente?-
-Coooosa?-
urlò, per poi dire: -scusa mamma.-
-Sarà meglio che ti siedi.- scherzai.
-Aspetta.. spiega con più calma.-

Mi misi comoda sulla poltona della cucina e le raccontai tutto.


***
Sette mesi dopo, Luglio.
Avevamo appena finito gli esami di stato. Eravamo davvero libere.. fra due settimane saremo partite per Londra.
Io e la mia migliore amica.

-Amore batti il cinque!- disse Ali appena uscite da scuola. -Ce l'abbiamo fatta! Siamo libeeereee. E adesso Londra..stiamo arrivaaandoooo!-
-Ho bisogno di sedermi.- dissi con voce tremante afferrando il braccio di Ali. -Amore che succede?.- mi chiese Ali preoccupata.
-Mi gira la testa, ho solo bisogno di sedermi.-

In quei mesi le mie condizioni andavano peggiorando: i miei capelli iniziavano a cadere a piccole ciocche,
le occhiaie sotto gli occhi ormai erano più evidenti ed ero così bianca che quasi sembravo un vampiro.
Scherzavo sempre su questa cosa con i miei, loro ridevano ma si vedeva che lo facevano solo per non farmi pesare ancora di più tutta questa situazione.

Con l'aiuto di Ali mi misi "comoda" sul gradino di un negozio vicino la scuola.
Appoggiai la testa al muro ed estrassi dalla mia borsa un analgenico che prendevo per questi giramenti di testa.

-Ma è sicuro che puoi prendere questi analgesici?- mi chiese Ali
-Si. Me li ha prescritti il dottore.-
Ci fu un minuto di silenzio.
Presi il mio analgesico mandadolo giù con una sorsata d'acqua dalla mia bottiglia.

-Ehi.. ma io non so se andare a Londra è la cosa giusta.-
-Ricordi la promessa che ci eravamo fatte tanto tempo fa? Quella in cui ci siamo promesse che prima o poi saremo riuscite a vedere i nostri idoli dal vivo?
Beh io non mi arrendo.. è il nostro sogno. E' il nostro sogno da 2 anni. Potrebbe essere l'ultima cosa che faccio.. -
dissi con la voce che mi si affievolii.
-E' che sono preoccupata per te, tutto qui.. ma hai ragione, è il nostro sogno e dobbiamo realizarlo assieme.- mi accarezzò i capelli e poi mi strinse in un abbraccio di quello tra ver amiche. -Grazie per tutto quello che fai per me.- dissi stringedola forte.
Non rispose, il suo silenzio mi fece capire tutto.
Avevo la migliore amica del mondo.
E non ero pronta a perderla.. proprio no. ***

Due settimane dopo.
Il giorno del concerto.
Quel giorno, prese dall'euforia e dall'ansia, ci svegliammo presto.
Alle 8 in punto arrivò il cameriere a portarci la colazione in camera.
Mangiammo tanto visto che intorno all'una dovevamo partire verso l'arena O2.
Ero davvero emozionata! Fra meno di 12 ore avrei visto quei 5 cretini dal vivo.
"Ringrazio mia mamma per averci preso i posti proprio sotto il palco." penso mentre mi gusto il mio buonissimo cornetto al cioccolato.

Sentii una musica provenire dal bagno: era Alice che aveva messo C'mon C'mon.
Iniziammo a cantare con tutto il fiato che avevamo in gola. Quando c'erano gli One Direction tutto in torno a noi spariva.
C'eravamo solo io e quei ragazzi che da due anni erano diventati il centro dei miei pensieri. Iniziammo a cantare con tutto il fiato che avevamo in gola. Quando c'erano gli One Direction tutto in torno a noi spariva.
C'eravamo solo io e quei ragazzi che da due anni erano diventati il centro dei miei pensieri.
Davvero, non so cosa avrei fatto senza loro, senza la loro musica.
Mi avevano imparato a non arrendermi mai, ad andare sempre avanti.. distuggendo ogni ostaclo che mi si presentava davanti.
E io ci avevo provato, ci volevo riuscire.. ma non potevo sfuggire all'inevitabile.
Avevo avverato i miei sogni.. avevo scritto delle lettere a tutti i quelli che mi erano stati vicini in questo anno difficile per me, che avrebbero letto solo quando me ne fossi andata.
All'inizio non volevo accettare questa mia leucemia.
Quale ragazza di 17 anni, voleva soltanto un anno per godersi gli ultimi istanti della sua vita?
Volevo fare tanto per il mio futuro.. volevo viaggiare in tutto il mondo, ma soprattutto volevo innamorami e costruire una famiglia tutta mia.
Il giorno in cui mi fu diagnosticato il mio male, lo dissi al mio fidanzato di allora sperando si poter trovare un po' di conforto tra le sue braccia.
E invece no, mi aveva mollata dicendomi che non si sentiva pronto ad affrontare tutto questo.
Come biasimarlo? Chi era pronto ad affrontare una situazione del genere? Non lo ero io, figuriamoci lui.
Bè a fanculo l'amore!
Avevo chi mi stava vicino.

-Amore lo facciamo un cartellone?- Ali mi distolse dai miei pensieri.
-Certo allora che abbiamo comparto a fare il cartellne e tutte quelle cose?- le feci una linguaccia.
-Su mettiamoci a lavoro allora!-

Qualche minuto dopo finimmo il nostro cartellone.. due per l'esattezza.
Nel mio cartellone avevo scritto con il pennarello: THANKS FOR SAVE ME GUYS  , il mio contatto Twitter e un 'massive thank you' che alla fine non poteva proprio mancare!
Invece nell'altro c'eravamo date all'arte.. bè erano venuti fuori disegni schifosi di ognuno dei ragazzi ma c'abbiamo messo taaanto impegno.
E' quello che conta, no?

***

Eccoci qui.
Davanti all'Arena, le mani che tremano per l'emozione.
Aspettammo un bel po' di ore fuori i cancelli, prima che li aprissero.
Ammazzammo il tempo mangiando e facendo amicizia con delle simpaticissime Directioners Inglesi. Abby e Lucy.

Mancavano 15 minuti.
15 minuti e avrei visto quei 5 bellissimi volti davanti a me.

Anche quei 15 munuti passarono.
Le luci dell'arena si abbasarono, e dopo qualche secondo Liam, Niall, Zayn, Louis ed Harry comparvero davanti i miei occhi tirati su da delle botole sotto il palco
Dai miei occhi iniziarono a scendere delle lacrime che non potevo fermare.

"Non posso crederci. Deve essere un sogno. Non posso essere davvero qui"

Io e Ali ci guardammo, letteralmente esantate.
I ragazzi -per noi era un abitudine chiamarlo così- iniziarono a cantare sulle note di Up All Night.
Arrivati ad un certo punto del concerto -mentre cantavano Change my mind - tirai fuori dal mio zaino una bellissima bandiera Italiana con su scritto: ITALY ARE PROUD OF YOU GUYS.
I ragazzi la notarono e ci salutarono entusiasti
.

"Non posso crederci tutto questo non sta capitanto a me. No, adesso mi sveglio. Adesso mi do' un pizzico sul braccio e mi sveglio."

Mi diedi un pizzico sul braccio, ma niente.. non successe niente.
Ero sempre io. Viva. A Londra al concerto degli One Direction mentre Lou ed Harold farfugliavano qualcosa di stupido concluso con un abbraccio dei due.

"Oooh Larry" pensai felice di averli visti abbracciati.

Arrivati alla Twitter Question, dopo aver cantanto una versione un po' diversa di One Way Or Another, lessero qualche tweet.
Con mia GRANDISSIMA sospresa vidi comparire sul maxi schermo posto alle loro spalle il mio nome del mio account Twitter.
Stavano per rispondere alla mia domanda. Mi sentivo male. Il respiro mi mancava.
Tra tutte quelle Directioners che c'erano quella sera, scelsero di leggere un mio tweet.
Avevo fatto una domanda stupida, che tutte le fan Italiane gli ponevano sempre sui loro profili twitter: "What do you think of Italy? Come back soon?xx @*nome twitter*"
Tutti e cinque risposero in coro, con un "Principessa" detto da Harry.
Adesso potevo morire felice.
Mi individuarono nella seconda fila sotto il palco salutandomi in quel modo sconcio con cui salutavano sempre le fan della Twitter Question.
Io e Ali ci abbracciammo, entrambe in lacrime dopo quell'episodio.
Il concerto continuò 'tranquillo' e noi che cantavamo a squarcia gola tutte le canzoni di quei cinque dementi.

Alle 22.50, dopo quasi due ore di concerto, finii e ci dirigemmo fuori dall'arena.

Incontrarli, adesso sarebbe davvero troppo.
Aspettammo qualche minuto prima di uscire e non credendo ai nostri occhi, io e Ali ci cambiammo un'occhiata come a dire "adesso stiamo davvero sognando": dall'uscita nel restro dell'arena c'erano i ragazzi con la loro sicurezza.
Non sapemìndo che fare -prese dal panico- ci dirigemmo verso loro.
Zayn sembrò notarci immediatamente.

"Hey! you're the girl of Italian tweet?" gridò agitando una mano.

"Cazzo parla proprio con me!"
"
Yes is me" dissi con voce tremante imitando il gesto di Zayn.

Intanto ci avvicinammo sempre di più a loro.

"Nice to meet you" dissi rivolgendomi a loro.
Presi un respiro profondo. Tutto questo non poteva accadere a me.
E' vero con i soldi si poteva davvero essere felici.
Anche se non si poteva compare la salute.
-The pleasure is ours.- disse Zayn con quel suo sorriso meraviglioso.
Presi un altro respiro profondo. Mi toccai la fronte con la mano. Iniziavo a sudare freddo.

-It's okay?-
-Ali non mi sento bene.-
allungai un braccio verso la mia amica prima di 'vedere' il nulla.

Mi risvegliai nella camera del nostro albergo del tutto confusa.

-Amore è tutto okay. Sei al sicuro adesso.- Ecco la mia migliore amica, sempre pronta a proteggermi che mi accarezzava i capelli.
-Okay, ma che è successo?-
-Non ricordi nulla?-

Scossi la testa e prima che la mia amica pitesse rispondermi spuntò dal piccolo balconcino della mia camera un bellissimo ragazzo.

-hey .. how do you feel?- mi chiese avvicinandosi a me.
-Oh.. emh good, thanks.- dissi imabarazzata
-Emh torno subito..- disse Ali dirigendoso verso la sua camera e chiudendosi la porta alle spalle.

-what are you doing here?- chiesi a Zayn quando si accomodò sul letto proprio accanto a me.
-Well.. I was worried.- abbassò lo sguardo sulle sue mani.
-Now i'm good.. don't you worry.- gli sorrisi incoraggiante.

"OKAY. ZAYN MALIK. E' QUI. NELLA MIA STANZA. MI MANCA IL RESPIROOO"

-Happens to you often?-
Ali non poteva averglielo detto. ODIAVO far pietà alla gente.
-Yes.. in the last period.-
-Why?-
Ok forse Ali non glielo aveva detto.
-Emh.. i don't know..- non finii la frase.
-Why don't you go to a doctor?-
-Emh, yes maybe tomorrow i will..-
-Maybe? I will?-

-Why do you care so much about my health?-
Sembrò senza parole.
Niente. Non poteva fregargliene proprio un bel nulla di una sconosciuta.
-I'm just worried for you.-
-I doubt it.-
dissi a bassa voce.
Probabilmente non mi sentii neanche.
Mi venne in testa un'idea.

-Umh.. maybe i'm pregnant. But i'm not sure.-
-Don't believe you.-

Bestemmiai mentalmente. Non ero stata abbastanza convincente. Non lo ero mai quando mentivo.
Mi arresi.

-I'm not well.- dissi in un sospiro.
-What does this mean?-
Sorrisi.
-I'm dying.- l'avevo detto ad alta voce. Delle lacrime irrefrenabili iniziarono a scendere dai miei occhi celesti.
-What? It can't be true!-
-is true...-
-You are so young..-
-This is the life. What can we do? We can fight for a little time, but in the end is the fate that decide for us.-
-Oh.. you are so strong.-
-No but i must be for my family and my friends. In reality i'm so weakly.. Life doesn't give us everything we want.. but you are very luckly.-

Non seppe come rispondere a quelle parole.
-Can I hug you?- chiese dopo qualche secondo.
Annuii con la testa e in pochi secondi mi ritrovai tra le sue braccia.
-Tonight with you and the boys is like I was reborn. Now i'm happy.
I'm here with you, my idol, in London. I can't desire more than this... oh!.-
dissi ricordando una delle mie canzoni preferite.
***
Trascorsi l'estate serenamente tra mare e relax (dopo che ero stata in ospedale e avevo deciso di rimanere gli ultimi mesi a casa mia con la mia famiglia e la mia migliore amica),
scrivendo un diaro in cui raccontai tutto quello che avevo vissuto a Londra: avevo visitato la città più bella del mondo visitando ogni luogo,
ma soprattutto avevo DAVVERO incontarto i miei idoli.
Scrissi anche dove avevo 'nascosto' le lettere per i miei e per Ali.. tanto il diario lo avrebbe tenuto Alice dopo la mia morte.
Infatti per me quello fu davverola mia ultima estate, prima che i miei occhi si chiudessero per sempre con mia mamma che mi teneva tra le sue braccia.







SPAZIO AUTRICE:


 Premetto che questa è la prima volta che uso lo 'spazio autrice'..
..allora che ne pensate? è la prima OS che scrivo 'drammatica' e una vostra recensione non potrebbe altro che farmi piacere c:
bè, scusate se ho 'ammazzato' l'inglese.. spero solo che non ci siano errori grammaticali perchè poi mi uccido io lol aha
ci tengo con la lingua ITALIANA e saper scrivere bene. 
BE' QUESTA VOLTA E' DAVVERO FINITA u.u
detto questo... vi saluto, alla prossima baci, fede <3


P.S.
per qualsiasi cosa questo è il mio twitter @_ehiMarchisio c:
(amo i colori, si è capito? ahahahha) :P

   
 
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