Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xniallsmine    08/07/2013    1 recensioni
SOSPESA
Harry Styles riceve come regalo per i suoi 11 anni un diario. La sua infanzia e l'adolescenza sono state molto difficili, piene di lacrime e insulti che di sicuro un ragazzo della sua età non merita.
Soffre di autolesionismo e anoressia per colpa dei bulli e pensa diverse volte al suicidio. Un giorno però la fortuna, stranamente, è dalla sua parte e farà un incontro che gli cambierà la vita.
A Darcy, così Harry aveva chiamato il suo diario, racconta tutte le sue esperienze... I pestaggi, le lacrime, Louis...
STORIA LARRY.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1. Alone

                                                                                                                                                                                Holmes Chapel, 3/2/2005

Caro diario,
Oggi ti scrivo perché ne ho molto bisogno. Mi è capitata una cosa strana, ma che mi è piaciuta un sacco. Sally Ross mi ha dato un bacio sulle labbra. Non credevo che una ragazza si potesse interessare a me... L'ho vista correre dai suoi amici e loro le fecero... I complimenti? Le diedero anche dei soldi mi pare... Non lo so, ero ancora scioccato per quello che aveva fatto. Ma ora, a ripensarci bene, non mi era piaciuto il bacio in sé, mi ero sentito accettato, amato per la prima volta da una persona che non era mia madre.

Mi fermai un attimo. Il tre febbraio di otto anni fa avevo capito che non mi piacevano le ragazze. Non lo avevo veramente capito, lo avevo intuito. Per anni ho cercato di ricordare l'età in cui me ne accorsi, ma non me lo sono mai ricordato. Scostai i capelli ricci dalla faccia e ricominciai a leggere.

Lo stesso pomeriggio volevo ottenere delle spiegazioni da Sally. Me le meritavo dopotutto, no?

Ma lei è stata molto, diciamo, cattiva. Lei mi aveva fatto male più dei bulli che mi procuravano i lividi, mi aveva aperto gli occhi ad un mondo che non sapevo esistesse. E forse sarebbe stato meglio vivere nell’ignoranza…

….

 
Era ora di pranzo, forse il momento che odiavo di più della giornata scolastica. Di solito mangiavo in giardino oppure me ne restavo in classe e digiunavo perché ogni volta che mangiavo nella caffetteria alla fine del pranzo mi ritrovavo con i capelli ricci ricoperti di budino e poi venivo pestato nel bagno in cui mi andavo a ripulire. Ma quel giorno dovevo affrontare le mie paure e andare a parlare alla ragazza che mi aveva fatto scervellare tutta la mattina, che mi aveva reso felice anche solo per un attimo. Avevo pensato che forse Sally mi avrebbe fatto conoscere i suoi amici e finalmente avrei avuto degli amici veri e non uno stupido diario… Dopo aver preso da mangiare cercai con lo sguardo Sally e la trovai seduta al tavolo ‘dei popolari’.

"Sally! Sally!!" chiamai la ragazza dai capelli biondo cenere che si trovava poco più avanti di me. Lei si girò sbuffando, come sempre, e mi guardò seccata. "Che vuoi Styles?" disse con voce annoiata.
"Niente... Cioè, volevo solo salutarti e..." "Sai cos'è una scommessa, Styles?" mi interruppe Sally alzandosi in piedi. "Sì... Se un cavallo da corsa su cui hai puntato dei soldi vince ricevi molti altri soldi." dissi abbastanza sicuro di me, ma sempre con la paura di sbagliare. Ma ora cosa c’entravano i cavalli? "Esatto. E sai come funziona una scommessa, diciamo, “tra amici”?" disse lei avvicinandosi a me e mimando le virgolette. "N- no..." balbettai indietreggiando. "Si fanno cose che non penseresti mai di fare in cambio di soldi." disse con un sorriso che aveva tutt’altro che un’aria amichevole. E lì capii. Indietreggiai ancora, ma un muro mi bloccò. "Mi disgusti Styles. Non ti avrei mai dato un bacio se i miei amici non mi avessero promesso 50 sterline in cambio." disse con quanto più odio avesse in corpo. Sentii le risatine delle sue amichette oche e un “che frocio” detto da John, il ‘capobanda’.
Sally fece un cenno col capo a quest’ultimo che mi prese per la maglia facendo cadere il vassoio che avevo in mano e mi portò fuori dalla mensa sotto gli occhi divertiti dei suoi amici.
“Davvero credevi che piacessi a Sally, frocetto?” disse sbattendomi al muro appena fuori della caffetteria. Non mi azzardai a rispondere, ero paralizzato dalla paura.
“Beh, qui ti troverai a tuo agio, insieme ai rifiuti.” disse indicando il cestino. “E quando vedrai la tua mammina le dirai che sei inciampato a mensa” mi diede un pugno sullo stomaco così forte che sentii lacerarmi dentro “Sono stato chiaro?” disse alzandomi la testa per far incontrare i miei occhi verdi pieni di lacrime con i suoi marroni pieni di odio.
“Ho detto” ora mi diede una ginocchiata sullo stomaco “sono stato chiaro?” disse stringendo i denti.
Mi sforzai di rispondergli un flebile “s-si,” prima di essere sbattuto con forza dentro il cestino dei rifiuti. E lì piansi fino a quando la campanella suonò e tutti i ragazzi uscirono dalla caffetteria ridendo e scherzando. Appena il corridoio fu vuoto mi decisi ad uscire da quel cestino e mi precipitai in bagno. Avevo gli occhi rossi e gonfi ed il mio odore non era dei migliori. Mi ripulii i capelli ricci pieni di sporcizia e uscii dal bagno e diedi le scuse più assurde al professore quando rientrai in classe.

 

 ….
 

… Nessuno sarà mai mio amico. Nessuno mi amerà mai. L’unico amico che ho sei te. Sai, mi ricordi una persona che mi manca tanto e che forse non rivedrò mai più… Mi ricordi Darcy, la mia migliore amica dell’asilo. Mamma ha detto che si è trasferita in America e che quando sarò più grande la andremo a trovare. Mi manca un sacco. Se lei fosse stata qua ora avrei una persona vera con cui sfogarmi, non te. Non che mi dispiaccia averti ricevuto come regalo per il mio compleanno, ma non sei una persona reale, sei una cosa. Non hai sentimenti, proprio come Sally e compagnia bella. Forse anche loro sono degli oggetti inanimati? Sono forse delle pietre, che colpendomi con i loro insulti mi lacerano dentro? Forse non sono io il problema, sono loro che sono solo annoiati o gelosi, come dice mamma. Anzi, sicuramente sono io il problema. Avere undici anni è bruttissimo, spero solo di crescere in fretta.
A domani, spero.
Harry.

 

Speravo di crescere, ma non sapevo che gli anni successivi avrei conosciuto l’anoressia, l’autolesionismo e il bullismo fisico molto pesante. Mi toccai istintivamente i polsi, lasciando cadere a terra Darcy. In controluce si vedevano cicatrici biancastre che avrei tanto voluto strappare. Avevo ragione, non volevo ricordare. Scaraventai Darcy dentro lo scatolone e lo richiusi più in fretta che potevo. Corsi al piano inferiore, presi le chiavi della macchina, il cappotto e andai in macchina.
Cercai, in vano, di far partire il motore.
“Perché non parti? Voglio andarmene!” dissi con la voce rotta dal pianto. Perché avevo aperto quella scatola? Perché sono stato così stupido da voler ricordare quello che avevo cercato di dimenticare per anni? Dopo la quarta volta che cercavo di avviare il motore mi arresi e abbandonai la testa sul sedile. Piansi fino ad addormentarmi in quella macchina, con la neve che cominciava a cadere in quel freddo 5 gennaio.



*SPAZIO AUTRICE*

Ciaooo :D spero che vi piace questo nuovo capitolo. Il nostro Harold ha capito di non voler ricordare, ma davvero smetterà di leggere il diario? No ,sennò la storia finisce lol (capitan ovvio è tra noi lol) presto pubblicherò il prossimo capitolo e vi farò conoscere quella gran MILF(?) di Anne (come se non la conosceste lol)
al prossimo spazio autrice, un bacio.
Francesca.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xniallsmine