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Autore: Svanny    21/01/2008    13 recensioni
«E ci fu un altro bacio. Ci furono altre carezze. Ci furono delle risate, dei sospiri. Ed intorno a loro ci furono tante, piccole, giovani margherite. Piccole e giovani come il loro Amore.»
Certe volte in una storia d'amore l'ostacolo maggiore è la reputazione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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yuyu
Faithful
Una Fan-Fiction a capitoli di Svanny



Capitolo Primo
-Time Of Changes-


Quando una persona smette di sognare è la fine. Lo è anche quando quella stessa persona decide di perdere la fede in qualcosa, o quando molla. Bisogna credere fino alla fine nei propri desideri, nei propri sogni, nelle proprie illusioni. La forza dell'autostima e della fede è incredibilmente forte. Perché, alla fine, le tue fatiche verranno ricompensate. L'unico problema è che non sempre la vittoria arriva velocemente; molte volte bisogna attendere, restare in un angolo e sperare che arrivi la ricompensa tanto desiderata.
Così successe a me, Blaise Zabini.
Ebbene sì, sto parlando proprio di me, quel Serpeverde messo sempre un po' in ombra dal suo migliore amico, il celebre Draco Malfoy. L'etichetta di 'Amico di Malfoy' mi perseguitò dal mio primo giorno al Castello e nessuno riuscì a togliermela, a parte lei. Non fu facile l'impresa, costò sforzi, pugni contro le pareti e timori, ma ebbe il risultato atteso: libertà dai pregiudizi e dalle etichette. Libertà.

*
Era una fredda giornata invernale. Il paesaggio di Hogwarts era abbellito dalla neve. Ce n'era ovunque in quantità enormi. Era bello, particolare, unico. Qualcosa che si può vedere solo in quelle settimane che precedono il Natale. La bellezza di tutto ciò non era data da particolari fronzoli o altro, ma da quell'aria natalizia che ti riempiva i polmoni e che riusciva a far camminare tutti con un sorriso sulle labbra. Forse quest'ultima affermazione non è esattamente la più veritiera. Infatti c'era qualcuno che veniva privato anche del sorriso a causa della propria reputazione. Si parla ovviamente dei Serpeverde, ed in particolare di uno dei grupetti più 'popolari' della scuola, formato da Draco Malfoy, il biondo bastardo, Blaise Zabini, il moro, Theodore Nott, Tiger e Goyle, accompagnati talvolta da Pansy Parkinson ed altre ragazze pronte a tutte pur di passare delle ore in loro compagnia.
Erano appena terminate le lezioni, ed i ragazzi, avvolti dalle loro sciarpe dei colori verde ed argento, sedevano spavaldamente su delle panchine del cortile del Castello, in attesa dell'ora in cui sarebbero potuti andare nella Sala Grande a pranzare, provocando magari con il proprio passaggio tra le tavolate un chiaccherìo sulla loro bellezza ed imponenza.
-Ragazzi, sapete che Blaise queste vacanze le passerà qui al Castello?- Disse ridacchiando Pansy, seduta in braccio a Draco, mentre gli carezzava con una mano i capelli, sorridendogli amabilmente.
-Nooo! Zab! Passerai due settimane con tutti i pezzenti della Scuola! I Serpeverde partono tutti!- Infierì senza farsi scrupoli Theodore, dando un pugno su un braccio del ragazzo che si limitò a fare un tiratissimo sorriso rivolto a tutti.
-Chi è che dovrebbe restare? Delle altre case intendo...- Domandò con noncuranza Blaise, stringendosi appena nelle spalle, imbarazzato non poco da quella situazione non esattamente piacevole. Tra i Serpeverde era una vergogna doversi mischiare a tutti i Mezzosangue della Scuola durante le feste natalizie.
-San Potter, sicuro...Lenticchia lo seguirà a ruota, da bravo cagnolino...E la puttanella Mezzosangue...- Disse Malfoy, passandosi la lingua fra i denti e contando sulle dita di una mano i nomi che diceva.
-Giravano voci che la Granger sarebbe partita...- Si intromise Tiger, scrocchiandosi le dita e guardando gli amici con la propria aria rimbambita.
In quel momento Hermione Granger non fu esattamente fortunata. Terminate le lezioni si stava recando verso la capanna di Hagrid, per raggiungere Harry e Ron, quando passò per il cortile, venendo immediatamente notata dal gruppetto.
-Ma chiediamoglielo ora alla Mezzosangue!- Trillò allegra Pansy, avvinghiandosi al meglio a Draco e squadrandola da capo a piedi. -Hey, Granger, vieni qui!- La chiamò come fa una padrona con il proprio cane. Hermione inchiodò ma, di certo, non eseguì l'ordine della ragazza.
-Se vuoi, vieni tu.- Disse con estrema freddezza, tenendo stretti al petto i propri libri. Pansy storse il naso, e poi guardò smarrita i ragazzi. Draco, senza farsi troppi complimenti, spinse giù dalle proprie gambe la ragazza e, con passo deciso, seguito dagli amici, raggiunse Hermione, la quale si limitò ad alzare entrambe le sopracciglia.
-Si?- Domandò la Grifondoro con tono neutro.
-Ci stavamo chiedendo, Granger, dove avresti passato le tue vacanze natalizie...Raggiungerai i tuoi Babbani oppure resterai un po' con la comunità magica?- Chiese Draco, poggiando le mani sui propri fianchi, attendendo con aria scocciata una risposta.
-Resterò qui ad Hogwarts.- Rispose piatta. -Ora, perdonatemi, ma dovrei andare.- Aggiunse e, quando girò sui tacchi, pronta a scomparire, Pansy la afferrò per una manica della camicia e la tirò a sé.
-Si saluta, Mezzosangue.- Sibilò e con un celere movimento della mano fece cadere tutti i libri che Hermione aveva tenuto stretti a sé a terra, prima di voltarsi ed andarsene. Questa volta era lei la "capogruppo", difatti tutti obbedienti e docili la seguirono a ruota, lanciando occhiatacce alla povera ragazza che aveva visto sporcarsi i propri libri di fango. Hermione, non appena tutti scomparirono dalla sua vista, raccolse i libri con accuratezza e, abbandonando l'idea di andare da Hagrid, decise di recarsi in Biblioteca dove, forse, avrebbe trovato una soluzione per sistemare quegli antichi volumi che tanto aveva cercato per le Librerie Magiche.

La reputazione è "l'opinione che si ha di qualcosa o di qualcuno". La reputazione, molto spesso, è il motivo per cui le persone commettono cose che non vorrebbero o che non sono nella loro natura. In effetti, questa 'opinione', segna il singolo individuo dall'inizio della sua vita. Già solo il fatto di essere 'purosangue' o 'mezzosangue' implica la conseguenza di comportarsi diversamente. Con il passare degli anni ogni caratteristica tende ad allontanarti da determinati modi di vita e persone, finché non arrivi ad un certo livello in cui tutti si aspettano qualcosa di preciso da te. E tu non puoi deludere. Mai.

Blaise Zabini camminava disinvolto per i corridoi della scuola. Aveva appena lasciato la sua allegra combriccola nei Sotterranei ed aveva deciso di farsi un giro per i fatti propri, andando magari ad esplorare qualche aula, o semplicemente a bazzicare al laghetto. Però, passando dinanzi alla Biblioteca, balenò nella sua mente l'idea di leggersi qualche pagina a caso di quella miriade di volumi. Entrò così con calma nel luogo santo ai Corvonero e a tutti i secchioni, destando il mormorìo eccitato di due ragazzine del primo anno che avevano visto comparire l'uomo dei loro sogni. L'uomo dei loro sogni. Poteva Blaise Zabini essere il ragazzo ideale per qualcuno? Lui, con la sua fama di Serpeverde ed il suo sorriso sghembo. Odiava tutte quelle che lo volevano per ragazzo, perché nessuna in realtà lo conosceva bene. Era solo 'bello', e nient'altro. Ragazze superficiale uguale ragazze da evitare. Evitò accuratamente di guardare nella direzione del tavolo delle due Tassorosso, scivolando nel primo corridoio di quell'immeso labirinto. Si girò un paio di volte, cercando di capire in quale reparto si fosse andato a cacciare e dopo poco lo capì: Pozioni. Sul suo bel viso comparve una smorfia: odiava quella materia. Ecco un altro pregiudizio sui Serpeverde da eliminare: non tutti amano Pozioni, ma tutti sono favoreggiati da Piton. La questione era ben diversa.
Non appena gli si presentò l'occasione, Blaise sviò in un reparto differente: Difesa Contro Le Arti Oscure. Quella si che era una materia: dinamica ed interessante. Perfetta. Con il dito passò sulle copertine di tutti i libri, carezzandone con delicatezza il dorso, finché non trovò quello che gli interessava. Fece per prenderlo quando una voce lo distrasse.
-Ti prego no.- Tre parole. La testa di Blaise scattò ed i suoi occhi blu incrociarono quelli ambrati di Hermione Granger, la Caposcuola, la migliore amica di Harry Potter, la studentessa più brillante del Castello. Lui alzò un sopracciglio, abbassando il braccio.
-Scusami?- Chiese, portando la mano che aveva appena fatto scendere alla propria nuca. Lei abbassò un attimo lo sguardo, prima di ritrovare la fiducia in sé stessa e tornare alla carica, con la sua forza e bellezza.
-Oh, coraggio, Zabini. Non dirmi che ti interessa seriamente quel libro!- Disse, portando le mani ai fianchi, autoritaria, convinta.
-E anche se fosse?- Domandò interdetto lui, scrutandola attentamente.
-Se ti fossero realmente interessati i libri, non avresti permesso che i miei cascassero oggi nel fango, rovinandosi completamente. Adesso non staremmo neanche qui a discutere perché la mia copia di questo libro è sul quel tavolo, completamente inutilizzabile!- Con un dito indicò una pila di libri posata sul tavolo infondo al corridoio.
-Non sono stato io a buttare i tuoi libri a terra.- Borbottò in risposta, senza però distogliere il proprio sguardo dai suoi occhi. -E' stata Parkinson.-
-E' stato il vostro orgoglio di Serpeverde e la vostra credenza di essere dei.- Concluse di botto Hermione, scuotendo la testa. -Ora, se permetti, vorrei prendere quel libro.-
-Sono arrivato prima io.- Sorrise, facendole un occhiolino. -Vuoi per caso abusare del tuo potere?-
-Non voglio abusare di alcun potere! Non sono io colei che fa certe cose!- Ribatté, incrociando le braccia al petto sbuffando.
-Nemmeno io.- Hermione non trovò che rispondergli. In effetti Blaise Zabini era macchiato dall'unica colpa di stare con quella comitiva non esattamente raccomandabile. Chiuse un momento gli occhi, sospirando, non poteva farlo vincere.
-Lo puoi prendere ad una condizione.- Disse infine in un sospiro.
-Quale?- Domandò curioso Blaise, facendo scivolare le proprie mani nelle tasche dei pantaloni grigi.
-Devi consegnare il libro che Pansy mi ha rovinato a Madama Pince, senza nominarmi neanche lontanamente.- Spiegò, guardandosi intorno quasi a voler cercare la vecchia bibliotecaria. -Ci stai?-
-Granger, tutto ciò per un lib...-
-Paura, Zabini?- Lo interruppe lei, gongolando allegramente. In fondo aveva già letto quel libro ed aveva paura di riconsegnare l'altra copia in quello stato alla vecchia mummia. Meglio sfruttare Blaise, infondo lui era quello 'forte' ed 'impavido', no?
-No.- Rispose con voce chiara e decisa il ragazzo, andando a prendere il libro e sventolandolo davanti al naso di Hermione. Senza far notare quanto gli facesse schifo tenere quella sporcizia fra le dita. -Vado.- Aggiunse, con un cenno del capo.
-Si, vai. Io ti aspetto qui, Blaise.- Un sorriso. Uno sguardo. E Blaise era andato a consegnare il libro. Hermione dondolò da un piede all'altro e, mentre lo aspettava, pensò che forse quel libro se lo sarebbe potuto prendere per sé. Infondo con le Serpi si poteva giocare sporco... Onesta, Hermione. Devi esserlo sempre. L'onestà è la dote migliore che può avere una persona.
-Eccomi!- Annunciò il Serpeverde, alzando le mani, quasi a voler dimostrarle di non essere colpevole di alcuna colpa. -Devo ammettere che sei stata bastarda, Granger...Quella donna è sadica, mi ha minacciato di una morte lenta e dolorosa...- Ridacchiarono entrambi, senza guardarsi troppe volte negli occhi.
-Beh...Tu sembravi disposto a tutto pur di avere quel libro...Quindi ho deciso di sfruttare la situazione...- Si giustificò con un sorriso Hermione, mettendosi da parte per permettergli di prendere il libro.
-Vedi che oltre ad abusare del potere, abusi anche dei poveri studenti?- Sorrise, prendendo il tomo dalla scaffale, rigirandoselo fra le eleganti mani. Hermione si guardò la spilla di Caposcuola e gli fece la linguaccia.
-E' la giusta ricompensa ai miei sforzi.- Ridacchiò, scuotendo poi animatamente la testa. Blaise annuì, senza contrabattere, e senza lasciare che il sorriso abbandonasse le sue sottili labbra. Infine calò il tanto odiato silenzio. Blaise ed Hermione si guardarono un'ultima volta. Infondo lei era la Grifondoro perfetta, intelligente, giusta, amica di "San" Harry Potter e Lenticchia. Lui era Blaise Zabini. Migliore amico di Draco Malfoy, Serpe bella ed impossibile. La reputazione si sistemò comodamente fra loro e non mostrò segni di un eventuale desiderio di sloggiare.
-Beh...Io ora...Andrei...- Disse ad un tratto Hermione, arrossendo leggermente mentre si affrettava a preparare la borsa con i propri libri. Blaise annuì, senza rispondere, ancora vicino agli scaffali da dove aveva tirato giù quel libro. Quando la Caposcuola ebbe preparato tutto, si voltò nella direzione del ragazzo ed accennò un sorriso. -Ciao.- Mormorò in un soffio...Veloce, come il vento, dolce, sincero. Girò sui tacchi e cominciò a camminare decisa verso l'uscita quando la voce calda e tranquilla di Zabini la richiamò.
-Hey, hai voglia di una cena diversa dalle solite del Castello?- Le chiese, avvicinandosi pian piano a lei. Hermione sbarrò gli occhi, stupita. Non capiva. Glielo si leggeva in faccia. Ed infatti Blaise si affrettò a precisare. - Si, beh...Lumacorno da una delle sue 'Feste Private' e mi chiedevo se magari ti andasse di passare una serata un po' alternativa...Senza abusare del tuo potere e senza mandare a morire dei Serpeverde per mano di Madama Pince...- Scrollò le spalle. Figura di merda, Zabini, complimenti.
-Io...- Hermione aggrottò le sopracciglia, fissandosi per un momento le scarpe. -...Io credo che accetterò il tuo invito.- Rispose in fine, schiarendosi la voce e guardandolo. Blaise sorrise.
-Bene, Granger, allora ci si becca.- Assunse nuovamente quel comportamento altezzoso che nei minuti precedenti aveva messo da parte. Hermione ne restò delusa. Lui si allontanò velocissimo e lei si girò, per seguirlo con lo sguardo. Poi capì: erano appena entrati nella biblioteca Tiger, Goyle e Malfoy. Lui non poteva permettersi di parlare con una Mezzosangue dei suoi livelli. Lui non poteva macchiarsi di tale reato. Lui non poteva annunciare a tutti che sarebbe andato da Lumacorno con lei.
Eppure lui era stato gentile. Carino. Simpatico. Galante.
Non era stato il Serpeverde che mostrava di essere solitamente.
Cosa faceva, rispettava la propria reputazione? Probabile.
E lei c'era quasi cascata. Aveva accettato il suo invito, si era lasciata raggirare. Era Blaise Zabini. Il migliore amico del suo peggior nemico. Blaise Zabini. Desiderato da tutte le ragazzine della scuola. E lei era appena diventata una di quella, agli occhi della Serpe. Chissà cosa avrebbe detto di lei ai suoi amici stupidi. Brava, Hermione, ti sei compromessa per il resto della tua esistenza. Hai macchiato la tua reputazione.


Questa sera alle 8.15 davanti la Sala Professori, andiamo insieme.
B. Z.


Scrittura elegante, foglio ripiegato con cura. Va al Diavolo, Zabini!
Hermione era stesa sul letto quando arrivò delicato un pezzo di pergamena fra le sue mani infreddolite. Lesse un paio di volte quelle poche parole e scosse la testa. No, non poteva assolutamente dare a Blaise la soddisfazione. Per la calze di Merlino, era Zabini! Si passò una mano fra i capelli e guardò il soffitto. Questa è la solita storia banale, Hermione. La ragazza perfettina si innamora del ragazzo bello ma cattivo. Vanno contro tutto e tutti. Che noia. Vuoi davvero essere la protagonista di una storia del genere, Herm?
No.
Però se non tenti non potrai mai saperlo. Prendila come una sfida. Tu sei superiore.

Confermato.
H. G.




Spazio all'autrice: Vi prego di fidarvi e di seguire la mia Fic. Non sarà una delle solite storie banali come scritto alla fine del capitolo. Ho molta fantasia e tante idee. I hope that you will stuck with Blaise and Herm until the very end. Ok, questa frase l'ho copiata dalla Row. Mea Culpa. Un bacione a tutti e...Recensite!

  
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