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Autore: Beneath_Your_Beautiful_    09/07/2013    2 recensioni
Caro Charlie,
Spero fermamente che tu legga tutto ciò, perché ho bisogno che tu lo faccia. Perché da qualche giorno ormai, da quando cerchi di stare bene, non abbiamo più parlato.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Charlie,
ti scrivo perché so che se ti parlassi, non mi ascolteresti, spero che magari, vedendo delle parole impresse su un foglio tu possa finalmente capire.
Spero fermamente che tu legga tutto ciò, perché ho bisogno che tu lo faccia. Perché da qualche giorno ormai, da quando cerchi di stare bene, non abbiamo più parlato.
Abbiamo scambiato qualche parole e fatto anche qualche discorso serio, tu dirai… è vero, e questo non lo posso negare, ma non è quello che vorrei io.
Sono sicura che tutto quello che scriverò ti risulterà come una verità che ti ho sbattuto in faccia, come una realtà che hai sempre avuto sotto gli occhi, ma che troppo impegnato e distrutto dal dolore, non sei mai riuscito a vedere.
So che ti suonerà anche come una menzogna, e che probabilmente ti arrabbierai con me, perché invece di venirtelo a dire, come mi inciti e ripeti tu, te lo scrivo su un misero foglio che potrebbe capitare fra le mani di chiunque.
Io ho bisogno che tu legga tutto ciò, ma voglio anche che tu non lo faccia, in fondo, perché so che ti farebbe tanto male, ed è veramente l’ultima cosa che vorrei.
Sono stanca di doverti dire tutto sotto un altro punto di vista, di scrivere ciò che penso e sento in un altro contesto. Faccio tutto ciò perché voglio che tu capisca senza correre il rischio di ricevere veramente male da parte mia. So che probabilmente, anzi, sicuramente, sto sbagliando, ma in fondo nella mia vita ho sbagliato quasi tutto.
Sono anche sicura, inoltre, che finché non deciderai di mettere da parte il tuo dolore e finché non sarai veramente pronto ad ascoltare quello che ho da dirti, non potrò mai dirti tutto ciò in faccia, e che non potrò mai essere del tutto sincera con te.
Quello che ho da dirti è tanto, forse anche troppo, perché accumulato in tutto questo tempo. Effettivamente riguarda solo un argomento, credo, ma è tanto, per me.
Non so da dove iniziare e sono sicura che dimenticherò molto, ma proverò a non farlo nel caso tu dovessi leggere questa lettera.
Bene.. allora..
Ricordi in momento in cui hai deciso di cambiare la tua vita in negativo e hai deciso di andare avanti da solo? Io si! Ricordo benissimo quel momento.
So che non sei mai stato abituato ad avere qualcuno accanto a te, che ti ascoltasse, e il pensiero di potercelo avere ti spaventa, tanto che a volte ti dimentichi di me.
Hai deciso di prendere la tua vita fra le mani e farne ciò che volevi, e non in positivo.
Per un periodo siamo riusciti ad andare avanti fra alti e bassi. Io ci sono per te perché tu hai bisogno di me.
Certo, avevo paura e magari non sapevo da che verso prenderti (e non lo so tutt’ora), ma siamo andati avanti.
Tu mi avevi promesso nuovamente delle cose, promesse che però non sei riuscito a mantenere a causa dei fatti che sono accaduti più in là.
Infatti tutto quello che sto cercando di farti capire in questa lettera, è iniziato da quella domenica: il 23 giugno.
So che te ne ricordi bene perché è una data importante per noi, che ricorre ogni anno, ma mi è rimasta particolarmente impressa perché da quel giorno è iniziata una nuova fase della nostra vita. Si, dico proprio nostra.
A quella festa, ti ho visto, ti ho osservato. Hai partecipato come ti avevo chiesto, ma anche se in apparenza lo stavi facendo, in realtà continuavi a rimanere nel tuo mondo. Quel giorno soffrivi, a causa di quello che era successo nei giorni precedenti. Comunque alla fine ne abbiamo parlato, e sembravamo aver raggiunto di nuovo un certo equilibrio… ma poi è arrivato quel fatidico giorno in cui tutto si è completamente distrutto.
Giovedì, 27 giugno.
Giornata straordinaria, sempre in apparenza, ma poi arrivi a casa e qualcosa in te crolla del tutto e si frantuma. Tutto quello che durante l’intera giornata avevi cercato di tenere insieme, si distrugge la sera.
Ti vedo debole, fragile, distrutto e spaventato. Sei confuso e io non so veramente come aiutarti se non prendendo a pugni la persona che ti ha ridotto così. Al quanto strano da parte di una ragazza,eh? Beh.. no se quella ragazza sono io, la tua Sam! (Scusa se mi prendo questo titolo, ma credo che tu me lo debba.)
Da quel momento ha avuto inizio la fine.
Tu mi hai detto che mi stavi scrivendo, e io per questo sto ancora aspettando, perché so quanto è difficile per te, e quanto sia gentile da parte tua volermi scrivere tutte le tue cose.
Anch’io ho continuato a scrivere, e questo tu lo sai bene, per certi versi.
Ti avevo chiesto se avessi letto le mie precedenti lettere, in cui ti ho anche dedicato qualcosa, e tu mi avevi detto di non averlo fatto.
Ti ho chiesto se potessi farlo, perché per me era molto importante.
Ti avevo chiesto se potessi aiutarmi.
Ti ho detto: ‘Charlie, questa volta sono io ad avere bisogno di te!’.
‘E ci sarò’ mi hai risposto.
Dove sei? Io non ti ho ancora visto.
Ho continuato a scrivere tante cose, e fra una delle tante c’è questa lettera.
Penso che sia l’ultima cosa che ti scrivo, se vorrai capire bene, dopo di che, non so in che altro modo chiedertelo o fartelo semplicemente capire.
Ho semplicemente chiesto il tuo aiuto ma tu dove sei?
Io non ti vedo, né ti sento, Charlie.
Ho pensato che potessi essere veramente impegnato in quelle lettere… ma non ti stavo chiedendo mica la fine del mondo?
Ho sempre avuto bisogno di te, del tuo aiuto, ma da quando hai iniziato a star male ho pensato che fossi tu ad aver bisogno di me,e così non ti ho chiesto più nulla.
Poi uno di questi giorni, ho veramente sentito bisogno del tuo aiuto e ho deciso di chiedere.
Ci ho provato, ma non ci sono riuscita.
Sei completamente assente, e so che probabilmente mi pentirò di queste parole perché avrai di sicuro una spiegazione, e perché se ti avessi detto ciò invece di scriverlo e lasciarlo sott’inteso tu mi avresti potuto aiutare, ma sai cos’è?
Che quello che ha bisogno del mio aiuto sei tu, e io non voglio farti pressione per problemi stupidi come i miei. In fondo vorrei solo che leggessi ciò che scrivo e anche se per me è una cosa importante ed essenziale, magari per te è insignificante ed effimera.
Non me la sento proprio di dover discutere per una cosa del genere, ma ho creduto che leggere le mie lettere potesse essere un modo per distrarsi.
Mi hai anche chiesto di trattarti normalmente, come ho sempre fatto prima di questo periodo difficile, ma sono stanca di doverti ripetere sempre le stesse cose perché nella vita ho imparato che ad essere insistenti non si ottiene nulla. E inoltre non me la sento proprio di mettere un problema stupido come il mio in confronto con il tuo, davvero.
Il punto è che se tu invece di concentrarti sul tuo dolore, avresti voluto veramente impegnarti per scacciarlo via, allora mi avresti sentito e adesso io non sarei qui a scrivere quest’ultima lettera che reputo pure inutile.
Beh.. adesso lascerò fare a te, perché io ho già parlato troppo.
Se vuoi andare avanti così, ti lascerò fare.
Voglio che tu capisca da solo, perché so che puoi farlo, e perché credo che se provassi ad aprire gli occhi ci riusciresti.
Di questo verso non credo leggerai mai tutto ciò, ma io sono qui.. e aspetterò.
Aspetterò fino alla fine.
Sono stanca di pretendere.
Ti amo tanto, Charlie.

Tua per sempre, Sam xx

  
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