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Autore: Matte_990    09/07/2013    0 recensioni
Matt, un ragazzo di 14 anni, si trova nel bel mezzo di un'apocalisse zombie. Riuscirà a scappare e a sopravvivere?
Genere: Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Faceva freddo. Tanto freddo. Ero solo, non sapevo che cosa stesse accadendo.

Mi alzai dal letto, e cercai di guardare fuori dalla finestra. Non vidi niente di strano, ma c'era nell'aria qualcosa di sospetto, e quel qualcosa mi intimoriva.

Uscii dalla mia camera e scesi le scale. Era tutto a posto, mi stavo sempre più autoconvincendo che non stesse succedendo niente.

L'orologio segnava le tre meno un quarto, ma anche se ero sveglio nel cuore della notte non avevo alcuna voglia di tornare a dormire. Così accesi la tv. Non c'era niente di interessante, quindi girai sul canale delle news. Mi si accaponò la pelle, non ci potevo credere. La giornalista parlava di un'infezione, ma non potè finire perchè una strana creatura le saltò addosso, massacrandola in diretta tv.

Chiamai subito mio Padre, ma non rispondeva. Ero terrorizzato, non sapevo che cosa cazzo fare. Decisi di starmene barricato in casa, almeno finchè non avrei saputo qualcosa di più sulla situazione. Andai in camera di mio padre e presi la sua pistola, con i pochi proiettili che rimanevano, e stetti davanti alla porta principale fino alle 6 di mattina, quando, sentii un rumore. “Chi cazzo sei?” gridai. Non ottenni nessuna risposta. Ripetei più forte, ma il risultato non cambiò. Mi preparai a sparare, ma fortunatamente non lo feci.

Era il figlio del mio vicino di casa, Jo, mio coetaneo. Cercai di chiedergli se avesse visto qualcosa, ma lui era come impietrito. Non parlava, si muoveva a stento e aveva lo sguardo perso nel nulla. “Parla, oppure ti sbatto fuori da qua!” gli urlai contro, ma non si degnava nemmeno di guardarmi. Si accasciò al suolo, compiendo movimenti strani. Rimase per terra una ventina di secondi, per poi alzarsi e scagliarsi contro di me. Gli sparai un colpo in testa, e poi scappai al piano di sopra. Il telefono squillò, era mio padre. “Che cazzo sta succedendo?!” gli chiesi, lui non mi ripose. Sentivo solamente dei versi, simili a quelli che faceva Jo. Gettai il telefono a terra.

Mi serviva un piano, dovevo scappare da qua.

  
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