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Autore: beatriceholbrookpenniman    09/07/2013    10 recensioni
E se la ragazza che ti ha fatto soffrire, si innamorasse di te? E se lui si vendicasse, per poi rimpiangere la sua azione? Ma l'orgoglio trionferà? Questa è una storia dove la canzone centrale è Popular Song. Spero vi piaccia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che schifo!
Io Samntha Jons che vende i popcorn, che lavora in un cazzo di cinime inglese, IO che ero la ragazza POPOLARE.
Si! Io al liceo ero LA MIGLIORE. Ero una cheerleader, bellissima, piena di amici e ragazzi. Ero la star, quella che sorrideva e faceva cadere ogni singolo ragazzo sotto i propi piedi. Ed ero anche la stronza della scuola! Quella che prendeva in giro gli sfigati e le ragazze brutte. Quella che non invitava i ragazzi alla propria festa di Halloween, o pure gli umiliava scrivendo cattive cose sul loro conto. Io ero la raginetta, io organizzavo le feste di fine anno, ERO POPOLARE! E adesso invece, qualche anno dopo, mi ritrovo a stare dentro un cinema. Perchè? I miei mi hanno tagliato i fondi e io sono rimasta con il culo per terra. Quindi per pagarmi ogni cosa ho dovuto trovare il primo rimedio possibile, LAVORARE. Era da un anno che lo facevo, e non mi ero del tutto abituata, perché ancora compravo cose che la mia tasca non si poteva permette. Ritornando al presente. Era Sabato sera e io stavo servendo le bimbominchia che andavano a vedere la saga dei vampiri, conosciete? B'e io ero inchiodata lì a sbuffare e "regalare sorrisi falsi alla gente, quello era il mio destino, almeno così credevo. Erano le 7:55 e io stavo per finire il mio turno, finchè non sentì una canzone alla radio del Cinema, si chiamava  "Blame it on the girls" ma il cantante non ce l'avevo presente. Cominciai a sculettare e canticchiare quel motivetto così allegro, quando mi sentì picchiettrare alle spalle, e chi poteva essere? ALTRE BIMBOMINCHIA
"Scusaci potresti darci dei pop-corn"
"Certo che confezione volete small, medium o big" risposi con la finta dolcezza
"la big grazie"  risposero loro mentre guardavano le foto dei licantropi, sembravano degli animali in calore. Poi interruppero i loro gridolini, cominciando a parlare la lingua italiana insegnata a scuola da persone normali, tesi l'orecchio per sentire meglio
"Chi è questo cantante?" disse una delle ragazzine, rivolgendosi alla canzone che stavo catando prima
"Mika, credo" rispose l'altra con una voce perplessa
"Capisco... non l'ho conosco" e invece a me venne un coccolone. Io si che lo conoscevo! Uno solo si poteva chiamare Mica, e uno solo ne conoscevo infatti. Quello lì che cantava era Penniman! Poi le ragazzine mi richiamarono riportandomi alla realtà 
"Scusa ma è da mezz'ora che aspettiamo"
"Sisi, scusate ecco i vostro pop-corn, sono 5euro" risposi confusa, mi porsero una banconota da cinque e scomparsero dalla mia vista rivolgendomi uno sgurdo da snob, anche io lo facevo spesso. Erano le otto è il mio turno finì. "Finalmente non ne potevo più" pensai io.
Dopo essermi cambiata tornai a casa in auto. Il targitto lavoro-casa era breve, ma prendevo comunquel la macchina, ero diventata pigra e mangiona, ma tanto smaltivo in palestra.
Tornata a casa mi stesi sul letto a peso morto. Poi la mia mente ristornò allo sfigato, anzi al cantante Mika. In poche parole Holbrook, così era il suo secondo nome, era un ragazzino sotto la scala sociale conosciuto come Mica-lo strambo. Era sempre solo, parlava da solo e poi rideva da solo, ecco perché strambo! Io una volta lo presi in giro scrivendoli lettere d'amore false, e lui ci cascò in pieno. Un giorno li diedi appuntamento al parco, e invitai mezzo istituto per tirarli uova e prenderlo in giro. Il mio piano andò liscio come l'olio, e lui scomparse dalla circolazione. Ripensandoci bene fui veramente cattiva, e pure l'avevo fatto. Adesso lui era un cantante famoso in tutto il mondo, invece io la POPOLARE lavoravo in un cinema. Che salto di qualità! Mi sarebbe piaciuto rivederlo, li avrei chiesto scusa, anche se sicuraemente mi odiava più di qualsiasi persona su questa terra, anche io mi sarei odiata.
"E se riuscissi a rintracciarlo" pensai io, anche se era praticamente impossibile. Anzi no! Vidi sul computer le date dei concerti, e notai che alcune settimane dopo avrebbe dovuto fare un concerto. Comprai un biglietto, anche se sapevo che mi sarebbe costato. Non importava, volevo vederlo! Vidi il posto dove avrebbe dovuto fare il concerto e compresi che ci sarebbero volute due ore. Non mi importava, volevo vederlo! Compresi anche che mi sarebbe servito un giorno di permesso, e che mi sarebbe costato anche sei soldi. VOLEVO VEDERLO E BASTA! Neanche i soldi mi avrebbero fermato.
Erano quasi le nove e io ero parita con i film mentali. Mi immaginavo la reazione di Mika nel vedermi. Incazzato, calmo, preuccupato... non lo sapevo, però ero curiosa! Poi però una domanda comparve nella mia testolina fatta di sogni e speranza "COME AVREI FATTO A VEDERLO?" di certo non mi poteva notare tra miolioni di persone, ma qualche modo avrei trovato.
QUALCHE SETTIMANA DOPO...
Era arrivato! Finalmente! Il giorno in cui avrei chiesto scusa al ragazzo più sfigato strambo che avessi mai conosciuto, anche se adesso era un gran pezzo di gnocco! Mi presi la giornata libera, ma io non ero per niente tranquilla. Era da giorni che mi preparavo un discorso lungo dieci rotoloni regina, e le parole non erano mai giuste. Perché? La cosa che avevo fatto fu troppo brutta, meschina e stronza che un essere umano avesse potuto organizzare sulla faccia della terra, e io ne ero consapevole, MA ERO CAMBIATA! Passai tutta la giornata a girare per casa, per trovare qualcosa che poi non sapevo neanche io cosa! Forse cercavo un modo per distrarmi dal pensiero di Mika che mi strozzava! Lo avevo conosciuto in quelle poche settimana, avevo ascoltato tutti i giorni tutte le sue canzoni, ogni secondo della mia santa vista lo avevo dedicato a lui. E non mi sembrava a fatto una persona pericolosa, anzi, era sempre solare e simpatica con un sorriso stampato in faccia. 
Non avevo mangiato per niente, il mio stomaco si contorceva su se stesso. Appena vidi l'ora presi i bigletti, le chiavi e cominciai a guidare. Infilai nello spazio disco dell'auto "The boy who knew too much" cominciai a cantare tutte le canzoni, dalla prima all'ultima. Poi infilai anche "Life cartoon motion" e riattaccai a cantare. Urlavo solo per non sentire quella voce che nella mia testa diceva "SEI UNA STRONZA" e sapevo che non mi sarei mai liberata dai sensi di colpa finchè non avrei chiesto perdono in ginocchio. 
 
Dopo due ore di viaggio arrivai, e vidi già molte ragazza in fila che aspettavano l'apertura dei cancelli. L'agitazione prese il sopravvento e la testa cominciò a fare un toc-toc irrefrenabile. 
"Ciao" sentì chiamarmi alle spalle, era una fan
"Emm ciao" dissi io impacciata
"Sei una fan?" chiese lei tutta sorridente
"Si! Diciamo che conosco anche Mika"
"ODDIO! Veramente?" quella comincò ad urlare e abbracciarmi
"Me lo presenti? Ti prego, ti scongiuro" mi fece gli occhi dolci, ma io non potevo garantirle niente. Non sapevo neanche se si ricordava di me, ero dispiaciuta. E poi non posso dire a una fan che sono stata una di quei bulli che gli hanno rovinato l'adolescienza,  QUELLA MI AVREBBE UCCISA insieme al suo esercito, così le risposi nel modo più educato possibile
"Non posso, perchè..." PERCHE'? Mi guardava stranita e dispiaciuto allo stesso tempo
"Perchè... lui non vuole. Non gli piace il fatto di conoscere delle fan, si sente adisagio. L'ho promesso che non l'avrei mai fatto, scusami tanto" una bugia! L'unica sensata che potevo dire in quel momento.
Nei suoi occhi si spense quella scintilla speranzosa che aveva negli occhi poco prima, e io non potei far altro che chiacchierare aspettando l'inizio del concerto.
Dopo un'oretta finalmente entrammo, e subito corsi per essere il più vicina possibile al palco. Con mia gran fortuna mi trovai in seconda fila insieme alle altre ragazze appena conosciute. Aspettammo una ventina di minuti prima che il riccioluto entrasse con la base di Relax. All'inizio rimasi incantata dalla sua figura così scattante. Era magro, alto e riccioloso, cosa si poteva desiderare? Cominciai a saltare al ritmo di Relax, cantando a squarcia gola. Così feci per tutte le canzoni: saltavo, ballavo o cantavo a ritmo delle sue melodie. L'adrenalina saliva sempre più e quando mi accorsi che il concerto stava per finire una specie di vuoto si insediò in me, e la voglia di piangere era sempre più forte. L'ultima canzone fu "We are golden", e con quella mi scatenai alla grande, perché NOI SIAMO ORO!
Erano le 00:18 quando la magia finì e tornai con i piedi per terra. Vidi numerose ragazze che si fermarono ad aspettare Mika per farsi fare un autografo, io invece dovevo raggiungerlo non potevo aspettare. Cercai di intrufolarmi nel beckstage ma una guardia del corpo mi bloccò
"Mi dispiace signorina ma qui non può entrare"
"Cosa? Ma io conosco il signo Penniman"
"Si certo" rise lui
Allora prese da uno scatto di coraggio passai sotto il braccio dell'omone e corsi verso il camerino del ragazzo. Era come Tom e Gerry, lui mi rincorreva mentre io cercavo il cantante, ad un certo punto sentì qualcuno prendermi di peso 
"Scusi signorina ma non può passare"
"Io lo conosco" urlai 
Sentì le lacrime pizzicarmi il viso, ma una voce a me famigliare mi fece ricredere
"Cosa succede?" vidi un ragazzo sbucare da una porta. Era lui! Il ragazzo a cui avevo inflitto del dolore. Poi l'orco mi posò a terra e rispose a Mika
"Niente e che questa sua fan voleva venire da lei"
"Io lo conosco" dissi io ancora incazzata
"Si infatti mi conosce! La lasci passare" il suo tono era cupo
"Va bene" e se ne andò lasciandoci da soli, in corridoio,l'uno di fronte all'altro
"Ciao" iniziai io
"Cosa vuoi?" rispose lui. ERA INCAZZATO!

Ciaooo :3
Questa è la prima ff su Mika. Spero vi piaccia, recensite, se non vi piace 
la elimino senza prendermela.
Questo è il primo capitolo, vi piace?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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