10/07/2013
1 recensioniLa favola è realtà
Mentre il sole alle spalle pian piano va giù
E quel sole vorresti non essere tu…
[ L’Amore conta – Ligabue ]
Il sole calava lentamente restio a lasciare spazio alla luna e alle stelle, Andromeda, come ogni sera, osservava il tramonto dalla torre di astronomia.
Quello era il momento della giornata che preferiva, ma anche quello che la faceva stare peggio. Vedeva il giorno lasciare il posto alla notte, sarebbero stati perfetti insieme, ma erano destinati a non incontrarsi mai.
Conosceva bene la sensazione: era quella che provava tutte le volte in cui lo vedeva al tavolo dei Tassorosso, in compagnia di qualche amico, e sapeva di non potersi avvicinare.
Alzò gli occhi in cielo per salutare le stelle, la costellazione da cui aveva preso il nome splendeva più luminosa delle altre, quante volte era stata orgogliosa di portare il nome di una stella?
Quante volte le avevano raccontato la fiaba della principessa Andromeda e lei si era sentita superiore agli altri?
Tante, troppe, ma non aveva mai pensato all’altro lato della medaglia, non aveva mai ascoltato le altre favole.
Erano nella stanza delle necessità, Ted le raccontava di una favola babbana: parlava di una principessa, il cui nome proprio non riusciva a ricordare, che veniva rinchiusa da una strega cattiva in una torre altissima, senza via di fuga.
E che si era innamorata di un principe che non poteva incontrare.
Quella sera non era riuscita ad ascoltare la fine della favola, ma non le importava molto, nulla sarebbe mai migliorato. Le aveva raccontato proprio quella tra mille storie perché sapeva che lei si sentiva come quella principessa, intrappolata in una torre, creata dai suoi genitori, che teneva fuori tutto, innamorata di un principe azzurro che quella torre di disprezzo non le permetteva di amare.
Aveva avuto la possibilità di fuggire, la possibilità di scappare grazie all’unico spiraglio che quella prigione le offriva, ma l’aveva rifiutata.
“Scappiamo, scappiamo dove non potrà trovarci nessuno.”.
“Ted noi non abbiamo nulla, di cosa vivremo?.”
“Io troverò un lavoro, per favore non trovare scuse, ci amiamo questo basta. Non posso accettare che tu sposi quel Lestrange.”
Si era chiesta come fosse venuto a conoscenza del suo fidanzamento, ma del resto, da Lui, doveva aspettarselo, sapeva che quella notizia lo aveva ferito, ma, soprattutto, che lo avrebbero ferito le sue parole.
“Rassegnati, non possiamo stare insieme, è finita.”
E così aveva messo l’ultimo mattone alla torre, eliminato l’ultima via di uscita che la vita le aveva offerto.
Osservò con attenzione il parco di Hogwarts, chiedendosi se mai avrebbe trovato un posto che la rendesse più felice, e vide una scopa volarle contro.
“La principessa vide il principe avvicinarsi…”
Guardò Ted negli occhi e capì che tutto era stato dimenticato, che adesso che erano insieme il passato non contava.
“Calò la sua lunga traccia dorata…”
Le allungò una mano per aiutarlo a scendere, ma lui con una forza mai dimostrata la issò sulla scopa.
“E gli concesse il suo cuore…”
E mentre fuggiva via da tutto con lui seppe che la torre era stata distrutta e che sarebbe stato per sempre.
“Per sempre…”
Non avrebbe dimenticato mai più di ascoltare il finale.
NdA:
Questa storia era a marcire nel mio pc, due anni fa partecipò ad un contest che non posso taggare dal momento che non riesco a ricordarne il titolo e mi dispiace tantissimo. La prima volta che scrissi di Andromeda e la prima volta che mi cimentai in qualcosa di romantico e non soltanto triste.
Spero vogliate farmi sapere cosa ne pensate.