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Autore: anamaya87    24/09/2004    4 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction, la protagonista è Padmè, che, ad un anno dagli eventi narrati in ep3, decide di lasciare tutto,compresa Leia, per tentare di salvare Anakin....Commentate mi raccomando!!!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La situazione in cui versava la Galassia, ad un anno dalla fine della guerra dei cloni e dall’istituzione dell’Impero Galattico, era molto grave: la popolazione, sempre più povera a causa delle ingenti tasse, viveva nella paura degli Storm Troopers e delle loro rappresaglie; gli jedi, antichi guardiani della pace e della giustizia venivano cacciati e sterminati come bestie, essendo accusati di essere nemici della tranquillità e dell’ordine dell’Impero; solo l’Alleanza Ribelle si opponeva alle ingiustizie perpetrate dall’Imperatore e dai suoi sottoposti, aiutata in segreto da alcuni Jedi superstiti, da senatori e politici e da semplici abitanti, stanchi delle vessazioni subite. Ma, nonostante ciò, l’Impero era all’apice del suo Potere, avendo ormai trascinato l’intera Galassia nell’oscurità…

Molto lontano, su un pianeta sperduto nel margine esterno della galassia, il Sith Darth Vader portava a termine la sua missione di assassinio dei Jedi sopravvissuti alla grande strage dell’anno prima.
Per lo più si trattava di giovani Padawan, protetti da una decina di maestri…fu un lavoro facile per Darth, non c’era nessuno al suo livello. Eppure non si sentiva soddisfatto, ancora una volta le sue speranze di affrontare Obi-Wan Kenobi e Yoda, erano andate deluse…per quanto li avesse cercati in lungo e in largo, in tutta la Galassia, non era ancora riuscito a trovarli…ancora non era riuscito a uccidere le uniche due persone che odiasse con tutta se stesso, coloro che erano responsabili del suo stato di metà uomo e metà macchina…perché era questo che era: una perfetta macchina per uccidere, senza punti deboli, con l’obiettivo di far fuori fino all’ultimo jedi rimasto in tutta la Galassia… per vendicarsi!
Ma si sa: la vendetta è un piatto che va gustato freddo, e il tempo di certo non mancava a Vader, semmai a preoccuparsi, pensava il Sith, dovevano essere i due Jedi, visto che col passare del tempo il loro potere diminuiva…lo sapeva…lo sentiva… Non era il momento di perdersi in questi pensieri, era atteso al cospetto del suo Signore, doveva allenarsi nell’uso del lato oscuro.
Dopo un lungo viaggio, Vader giunse finalmente a Coruscant, dove il maestro sith Darth Sidious, meglio conosciuto come l’Imperatore Palpatine, lo attendeva per gli esercizi quotidiani, durante i quali il maestro leggeva nella mente del discepolo, incitandolo a canalizzare tutto il suo odio verso i Jedi, per trasformarlo in energia, per sopravvivere…proprio così, per sopravvivere: l’odio che Vader provava per i jedi, soprattutto per l’ex maestro Obi-Wan Kenobi, lo manteneva al Lato Oscuro, permettendogli di usare i poteri rigeneratrici, che uniti all’armatura, gli consentivano di vivere…forse, quando fosse diventato un perfetto Dark Lord of The Sith, avrebbe potuto fare a meno dell’armatura di sostegno vitale e, persino, del respiratore…ma c’era ancora qualcosa che, nonostante l’odio che ormai macchiava interamente la sua anima, non gli permetteva di completare fino in fondo il suo cammino nel male, una piccola luce che brillava ancora in fondo al suo cuore, un indesiderato strascico del cavaliere Jedi Anakin Skywalker…era un volto, che per quanto tentasse non era ancora riuscito a cancellare…il ricordo di Padmè…del suo amore perduto…

“Ti senti turbato, mio giovane allievo?” Lo riscosse dai suoi pensieri l’Imperatore. “No, Maestro” Rispose metallicamente Vader, odiava che lo chiamasse così, gli ricordava Obi-Wan.
“Non riesci a liberarti del tutto della presenza di Skywalker”. Sentenziò, quasi con tono rassegnato. “No, Maestro” mentì Vader, quasi senza volere.
“ricordati che posso vedere dentro di te” lo ammonì duramente Palpatine “Devi liberarti della presenza di Skywalker e dei suoi sciocchi sentimenti, altrimenti non riuscirai a donarti completamente al lato Oscuro”
“Si, Maestro” disse calmo Vader.
“Finchè non percorrerai completamente la via del lato Oscuro, sarai vulnerabile e debole” gli spiegò Palpatine, con tono mieloso, poi aggiunse, guardandolo negli occhi “ e non potrai vendicarti”, concluse l’imperatore, sicuro di aver colto nel segno con l’ultima affermazione.
“Si, Maestro” Rispose l’allievo congedandosi, quasi vergognandosi di deludere ancora il suo Signore.


“Ancora una volta ho fallito, il ricordo di quella donna non mi ha permesso di donarmi completamente al lato Oscuro”pensava Vader mentre si recava nella sua camera medica iperbarica, finalmente, al suo interno, sarebbe stato libero dall’armatura di sostegno, dal respiratore e da tutto il resto…sarebbe stato se stesso!
Irrimediabilmente, per quanto si sforzasse di concentrarsi sul suo lato Oscuro, i suoi pensieri correvano a Padmè…Il fatto che lei l’avesse abbandonato, rifiutato, trattato come un mostro non era servito a niente, non riusciva ad odiarla, per lui lei rimaneva sempre come l’unica persona che avesse amato disperatamente, per la quale valeva la pena distruggere una galassia e dannare se stesso…ma tutto aveva perso di significato quando aveva saputo della sua morte, tutto ciò che aveva fatto era stato vano, lei non c’era più, ormai i jedi, l’intera galassia gli avevano voltato le spalle, era solo…in quel momento l’unica scelta possibile era stata quella del lato Oscuro!
In fondo per Anakin era stato più semplice diventare un Sith: piuttosto che affrontare i suoi errori e il suo dolore, era stato più semplice nascondersi dietro la maschera di Vader, scegliere il Lato Oscuro, non pensare alle atrocità commesse…ma anche allora, dopo un anno dalla sua trasformazione, il volto di Padmè continuava a far capolino nella sua mente, dal profondo del suo cuore, per ricordagli il jedi che era stato e ciò che aveva perso…come la sua coscienza!
Quando era chiuso nella sua camera medica iperbarica, dove neanche il suo maestro poteva giungere, questi “attacchi” si facevano più forti, ritornava ad essere Anakin e, allora, il dolore immenso, che invano aveva tentato di soffocare, si faceva insostenibile…soprattutto il rimpianto per Padmè, non poteva fare a meno di pensare a come sarebbe stato se i jedi non li avessero ostacolati…e così l’odio verso di loro cresceva, cresceva…
  
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