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Autore: fabi300108    10/07/2013    4 recensioni
Quello che secondo me è stat il matrimonio tra Molly e Arthur!! Una dolce e roccambolesca fuga nella notte!
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Arthur Weasley, Fabian Prewett, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 La luce lunare illumina tenuemente le chiome degli alberi, la facciata della casa, e la staccionata del giardino. Non c'è una nuvola in questa fresca notte dell'estate inglese, e le stelle brillano vivide e chiarissime. Ma i protagonisti della nostra storia sanno che, purtroppo, anche le giornate più splendide non possono proteggere dal dilagare del male e del pericolo, così presente in questi tempi.

Un giovane alto e dinoccolato si Materializza a cento metri dall'abitazione, prende una piccola manciata di sassolini e li lancia con precisione contro una finestra. Un paio di orecchie attente sono pronte a carpire ogni movimento, e una figurina avvolta in una camicia da notte bianca, lunga fino alle caviglie, si appresta celermente ad aprire la finestra. Arthur Weasley si arrampica con facilità, aggrappandosi alla grondaia e , in pochi attimi , scavalca il davanzale e si ritrova nella camera buia, con le braccia grassottelle della fidanzata a cingergli il collo. Il rossore sale alle orecchie del ragazzo quando Molly gli bacia con dolcezza le labbra, e lui sente il sapore di fragole di quel bacio. I capelli della donna sono del suo stesso acceso arancione, una cascata mossa che le arriva alle spalle, al buio non può vedere la spruzzata di lentiggini che ha sul naso e sugli zigomi, e gli intelligenti e vivi occhi nocciola, ma può percepire il suo odore di frutta, farina e spezie e la morbidezza della sua pelle.

La giovane accende l'abat-jour sul comodino mentre lui si sdraia esausto sul letto, le braccia dietro la nuca. Lei gli cattura una mano nodosa tra le sue cicciottelle, nella sua sinistra brilla il modesto anellino d'argento e zirconi che gli ha regalato un mese prima, alla fine della scuola. Con la tenue luce della lampada si possono vedere il viso, vedono entrambi nel volto dell'altro la paura e la tensione di quei giorni.

Non si sono visti per cinque giorni, cinque lunghissimi giorni. Arthur come i fratelli di Molly, Gideon e Fabian, è nell'Ordine della Fenice, mentre la giovane viene tenuta in casa come un tesoro dal padre e dai due nerboruti fratelli. Non ha molta considerazione, il giovane Arthur, nella famiglia Prewett: troppe poche ambizioni… Certo il coraggio non gli manca, ma quell'aria da topino da biblioteca stona con l'aspetto sano e florido della famiglia di lei. La voce della giovane trema mentre si stringe al petto la mano del fidanzato:

“Quello che ho sentito è vero, Arthur? Sai che i miei non vogliono che io sappia, ma io origlio quando parlano...Il signor Ketwork?”

“Sparito con la moglie, hanno trovato segni di colluttazione in casa sua”

“Il proprietario del negozio di calderoni?”

“Morto, segni della Cruciatus, ma è stato finito con l'Avada”

“Emily, la ragazza dell'Ordine che era al nostro stesso anno a Corvonero?”

“Sopra casa sua c'era il Marchio Nero, è … Non c'è bisogno che tu lo sappia...”

“Dimmelo Arthur...”

Gli occhi della giovane sono pieni di lacrime. Il ragazzo si sistema gli occhiali sul naso e si torce le mani, nervoso:

“L'ho trovata io, sgozzata, il collo quasi completamente reciso, Greyback”

La donna piange in silenzio, calde lacrime le scorrono sulle guance.

“Sembra inarrestabile, e ogni giorno è più potente, il prossimo potresti essere tu, o mio padre o i miei fratelli...”

Arthur le prende le mani stringendole tra le sue: non se la sente di mentirgli, di fargli un bel discorso romantico, di quelli dove l'amore protegge e trionfa...

“Se devo cadere in battaglia ne vale la pena, e poi tu sei protetta dall'Incanto Fidelius”

“Arthur io sto in pena per la mia famiglia, per te, ogni giorno, tutti i giorni”

“Ci saranno giorni migliori”

“O forse no, forse non vedremo il tramonto di domani...”

Lo sguardo lucido di lacrime della donna sembra illuminarsi, è folgorata da un'idea:

“Sposami Arthur”

“Come?”

“Sposami, e condividerò il tuo destino, non starò più in pena perché sarò con te o comunque avrò sempre tue notizie, non voglio rischiare di morire senza aver assaporato almeno un po' la vita.”

“La tua famiglia... Sai che non gli sto molto a genio”

“Non abbiamo il tempo per farli abituare... Ti ameranno a cose fatte, aspettavamo la fine della guerra, tempi migliori, ma non sappiamo se ci arriveremo entrambi vivi”

L'uomo la stringe forte in un abbraccio silenzioso e le bacia la piccola fronte liscia, le prende il viso tra le mani e poggia con delicatezza le labbra alle bocca della donna.

“Va bene...”

La ragazza apre repentinamente l'armadio e ne tira fuori un abitino di pizzo bianco lungo fino ai piedi, con le mezze maniche trasparenti e trattenuto in vita con una sottile fascia color ambra chiaro che termina in un fiocco alla base della schiena. L'uomo aspetta pazientemente il ritorno di lei dal bagno per cambiarsi, ma quando la vede, la bacia con ardore e le sistema con dolcezza dietro l'orecchio un riccio ramato, appuntandole contemporaneamente una margherita.

Nel mentre lei si cambiava, il giovane ha trasfigurato due bottoni in sottili fedi di metallo di esiguo valore, e ha creato dal nulla un bel mazzo a stelo lungo di margherite, lavanda e gerbere arancioni. Le porge il mazzo, illuminato dal bel sorriso di Molly e insieme, mano nella mano, scendono le scale di casa Prewett, stando molto attenti a non fare il minimo rumore.

“Molly?”

“Fabian”

La voce profonda dell'uomo, anche se è un sussurro, fa gelare la schiena dei due giovani. Il vedere sua sorella con quel bell'abito, con un bouquet in mano, sgattaiolare con Arthur nel cuore della notte fa scattare velocemente l'intelletto fino dell'uomo. Il suo cuore Grifondoro ruggisce di gelosia per quell'uomo che si sta portando via la sua sorellina, ma la realtà lo colpisce come un pugno allo stomaco. La guerra, le difficoltà, le incertezze del periodo, lui e Arthur che spesso, fianco a fianco ,rischiano la vita, i teneri sguardi che l'occhialuto amico si lancia con Molly quando gli sembrava che nessuno lo guardi... Lei non è più una bambina, e meritano un po' di felicità, tutta quella che la vita può dare loro... Dopotutto Arthur dimostra ampiamente il suo valore, e poi l'ambizione non è tutto e i suoi genitori capiranno. Inghiotte amaro, e si trattiene a stento dall'annaspare, ma risponde:

“Andate, e state attenti.”

Molly gli butta le braccia intorno al collo e schiocca un bacio sulla guancia del fratello:

“Grazie”

I due giovani avanzano furtivi prima per il restante pezzo del corridoio, e poi per il giardino che circonda la casa; arrivati alla distanza minima per non far sentir dalla casa lo schiocco, si Smaterializzano.

Arrivano ai confini della Foresta Proibita e, nel giro di pochi minuti, entrano ad Hogwarts. Scortati da un imbronciatissimo Gazza, giungono all'ufficio del Preside,( la parola d'ordine del momento è “Cioccorane”) e si ritrovano davanti ad un vigile Albus Silente; seppur in veste e cappello da notte. L' uomo li scruta con i suoi limpidi occhi azzurri dal di sopra degli occhiali a mezzaluna:

“Prewett, Weasley, vi direi che bella sorpresa, ma sapete cari ragazzi, me l'aspettavo...”

Arthur avanza lentamente verso l'uomo tenendo per mano la fidanzata:

“Preside io, noi, vorremmo...”

L'uomo si mette dietro il leggio d'oro a forma di Fenice e apre l'enorme libro in pelle color smeraldo che vi è poggiato.

“Sposarvi... Allora, mettetevi qui di fronte e prendetevi per mano”

I giovani ubbidiscono, i loro volti sono raggianti di gioia, Silente pronuncia le parole di rito e non ci fu mai nessun matrimonio più solenne del loro.

Un matrimonio celebrato nella presidenza della scuola, con un officiante con indosso una tenuta da notte, senza fiori se non quelli del bouquet, nel cuore della notte, con lo sposo in giacca a vento, mantello e mocassini marroni.

“Io Albus Percival Wulfric Brian Silente nella mia veste di Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e di membro anziano del Winzengamot sono qui a legalizzare per il mondo Magico e Babbano l'unione dei maghi: Arthur Weasley e Molly Prewett, che “L'Incanto Coniugium” e la mia presenza anche in vece di testimone possano dare validità a questo atto d'amore...”

Le parole canoniche, gli sguardi languidi, le mani strette e i baci di rito, ogni momento è sacro e sentito, “marito e moglie”, che bel suono hanno queste parole!

Negli anni futuri, tra i più bei giorni della sua vita, circondata dai figli, dai nipoti e anche dai pronipoti, Molly Weasley ricordò sempre il giorno del suo matrimonio, dopotutto: c'era l'abito bianco, i fiori, la bella location e l'officiante, certo, non c'erano invitati né sfarzo, ma c'era Arthur, e questo era l'importante...
   
 
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