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Autore: gig_gig    10/07/2013    1 recensioni
Questa FF segue la mia precedente La salute non ่ tutto, ma senza salute tutto ่ niente.
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Neal ่ sempre stato tenuto lontano da quella che era la nuova famiglia di sua madre e quindi sente di non farne parte e di non avere diritto di pretendere niente da loro n้ di meritarsi di stare con loro, pur lui volendo molto bene sia ad Eveline, sua madre, che a Karl, suo fratello.
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"Ehi, Benjamin Siegelbaum! June ่ giเ partita?" poi vedendo Karl chiese "Chi sei?".
"Ciao, mi chiamo Karl… e tu chi sei?".
"Quel Karl… insomma… quel Karl Woods?".
"S์" disse Karl un po' spaesato.
Lo sconosciuto inizi๒ a fissarlo con occhio indagatore "Uhm! E Neal sa che sei qui?"
"S์, anzi ่ in camera che si cambia".
"Quindi ti ha fatto entrare?".
"S์…" rispose Karl sempre pi๙ spaesato.
"Ah! Ok! Allora non fare caso a me, io sono nessuno!".
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mozzie-Dante Haversham, Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Chi sono io veramente?'
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Per Neal era strana tutta la situazione, lui, Peter, Mozzie, Karl, insieme.
La sua famiglia, la sua prima famiglia che incontrava la sua seconda famiglia che incontrava la sua terza famiglia. In quel momento era come se ci fossero sia Danny che Neal in quella stanza, lui era il punto di congiunzione tra le vite passate e quella presente, ma si sentiva come due poli dello stesso segno, li puoi avvicinare ma non li potrai mai unire, anche se Karl e Peter pensavano che lui potesse farlo.
Non aveva avuto quella sensazione quando James era rientrato nella sua vita, forse perch้ James era un perfetto estraneo per lui, faceva parte di una vita ancora precedente e di cui lui si ricordava pochissimo.
Ora, invece, si sentiva diviso tra l'essere Danny, tra il Neal truffatore e il Neal onesto che collaborava con l'FBI, quello che Peter stava cercando ormai da anni di far venire fuori, non capiva come mettere insieme questi tre aspetti di lui, quale fosse il vero lui e quali fossero invece le maschere che metteva per entrare nella parte.
Tutto era confuso e in quel momento avrebbe voluto soltanto rimanere da solo… tranquillo a pensare e riflettere… voleva fuggire da quella casa… ma soprattutto da Karl, da Peter e da Mozzie.
Peter e Karl stavano parlando del pi๙ e del meno, mentre Mozzie aveva acceso lo stereo con Le Nozze di Figaro di Mozart, il suo preferito.
Sembrava che i tre avessero cospirato contro di lui per farlo piombare in questa situazione.
Per๒ di sicuro lui non sarebbe scappato, lo aveva fatto molte volte, ora non lo voleva pi๙ fare! Ma come sarebbe stato tutto pi๙ semplice se lo avesse fatto!
E poi… ricominciare da capo, cancellare Danny, cancellare Neal, non sarebbe servito a fargli capire finalmente chi fosse.
Stava tagliando i pomodori a cubetti.
"Ah! Dannazione!".
"Che c'่?" disse Peter.
"Niente, ero distratto e mi sono tagliato! Non ่ niente, vado a mettermi un cerotto!". Cos์ dicendo Neal si diresse verso il bagno. Finalmente era solo. Finalmente il silenzio.

Non voglio tornare di lเ, ma ormai mi sono offerto di cucinare per tutti e non posso tirarmi indietro… perch้ cavolo mi sono ficcato in questa situazione… posso sempre sbatterli fuori tutti… ma no, poi capirebbero che qualcosa non va… forza Neal, ti sei trovato in situazioni peggiori… sorridi, torna di lเ, finisci di cucinare, mangiamo e poi tutto sarเ finito.

Quando finalmente torn๒ dagli altri Peter gli chiese "Tutto bene?".
Peter ormai aveva imparato a conoscerlo e forse sapeva quello che gli stava passando per la testa.
"S์, tutto bene, niente sugo al sangue… prometto!" rispose Neal sorridendo.
Continu๒ a tagliare il pomodoro. Mise le cipolle in pentola con un filo d'olio e le fece soffriggere, poi aggiunse il pomodoro. Dopo prese la pentola per la pasta, la riemp์ d'acqua e la pose sul fornello a scaldare.
Poi and๒ in terrazza dove aveva lasciato il bicchiere di vino e ne bevve un sorso. L'aria era fresca, ma piacevole. Dopo un attimo arriv๒ Bugsy e gli si sedette di fianco.
"Anche tu preferisci la tranquillitเ che c'่ qui fuori vero?".
Neal dovette per๒ ritornare dentro, non voleva far bruciare il sugo.
Peter stava ancora parlando con Karl "I tuoi genitori sanno che sei qui, insomma che sai di Neal e che saresti venuto a cercarlo".
"No, non lo sanno. Non so come reagirebbe mia madre, ma da sempre in famiglia si tende a non parlare con lei di cose che potrebbero farla star male, mio padre e io cerchiamo di non darle preoccupazioni, dalla depressione non ่ mai veramente guarita, la crisi ่ sempre l์ dietro l'angolo!".
"E tuo padre?".
"Beh, lui mi aveva proibito di vedere Neal… non penso abbia cambiato idea!".
"Proibito?".
Neal a quel punto intervenne "Cosa avevo detto… questo non ่ una serata ricordi!".
Ma Karl continu๒ "S์, la volta che mi port๒ a vedere un film di Stephen King, Misery non deve morire, io avevo sette anni e volevo tanto andarlo a vedere, cos์ convinsi Danny… Neal a portarmici".
"Ma il film non era vietato ai minori di quattordici anni?" chiese Peter.
"S์, ma Neal convinse la signora della biglietteria che io in realtเ avevo 14 anni e che avevo una rara malattia che non faceva crescere il mio corpo come i normali bambini! Le raccont๒ tutta una storia strappalacrime di come io passassi le notti a piangere perch้ tutti mi consideravano pi๙ piccolo della mia reale etเ. Penso per๒ che la signora fosse pi๙ interessata agli occhi supplichevoli di Neal che ad accertare la mia vera etเ perch้ non chiese di mostrare un documento e ci lasci๒ entrare".
"Mi sono lasciato convincere e ho sbagliato. Non hai dormito per dei mesi dagli incubi che ti ha fatto venire il film!" interruppe bruscamente Neal.
"Quella volta mio padre si infuri๒ parecchio e…".
"Lasciamo stare, sono passati tanti anni!". Neal voleva concludere la conversazione.
"Quando ho compiuto 14 anni, anche se mio padre era ancora contrario, ho iniziato a leggere tutti i libri di Stephen King e ad andare alle retrospettive dei suoi film. ศ ancora il mio autore preferito".
"Io lo trovo un po' troppo inquietante" disse Mozzie. "Secondo me molti psicopatici sono cresciuti a pane e film di King. E io me ne sto molto lontano dagli psicopatici. Non vorrei finire tagliato a pezzettini per essere messo in un freezer. Sei uno psicopatico tu?".
"No, certo che no!" rispose Karl.
"Bene!".
"Chiedi ad un psicopatico se ่ uno psicopatico e ti dirเ di no!" disse Peter ridendo.
L'acqua bolliva e il sugo si era ristretto cos์ Neal butt๒ i maccheroni e poi tir๒ fuori piatti e posate per apparecchiare la tavola.
"Al posto di parlare, fra sei minuti si mangia, c'่ una tavola da preparare!".
Tutti, tranne Mozzie, si diedero da fare.
"Comunque per concludere, non penso che mio padre approverebbe un riavvicinamento con Neal!" continu๒ Karl.
"Ma possibile che nessuno in questa casa capisca cosa significa non parlare del mio passato!" disse Neal.
"Ok, va bene!" disse Peter. "Parliamo d'altro!".
"Io non centro… non ho chiesto, n้ detto niente!" disse Mozzie.
"Grazie Moz…".
"Peter mi ha fatto una domanda e io ho solo risposto" disse Karl.
Ecco questa ่ una congiura bella e buona. Pens๒ Neal.
Finalmente la pasta era pronta, si sedettero tutti a tavola, Neal sperava che il cibo li avrebbe fatti stare zitti.
"Buona come me li ricordavo…" disse Karl dopo aver assaggiato i maccheroni.
"Grazie" rispose Neal.
"Ehi, allora poi possiamo guardare la partita io e Karl?" chiese Peter.
"Fate, se a Karl va bene!".
"Sudore e fatica… non fanno per me!" disse Mozzie.
"Se non ami lo sport… cosa ti piace?" chiese Karl.
"Pi๙ di tutto… la lettura, il buon vino, il vecchio jazz e l'opera!".
"Pi๙ una serie di cose che ่ meglio tu non sappia" aggiunse Peter rivolgendosi a Karl.
"E a lei agente Burke… cosa le piace pi๙ di tutto!".
"A questo posso rispondere io" disse Neal.
"Ah, s์? Allora cosa mi piace".
"Beh, ่ semplice, in ordine, tua moglie, il baseball e risolvere enigmi e in quest'ultima categoria sono contemplati anche truffe e crimini vari".
"Effettivamente non era cos์ difficile… sono un uomo abbastanza prevedibile!" disse Peter mentre sorseggiava un po' della sua birra. Poi continu๒ "ora giro a te la domanda Karl. A te cosa piace?".
"Mi piace nuotare, mi piacciono le ragazze… anche se al momento non ce n'่ nessuna di importante, non ho tempo anche per questo… e mi ่ piaciuto oggi, sono stato tre ore ad aspettare che Neal uscisse dall'ufficio e poi l'ho seguito… insomma un appostamento ่ faticoso, ma ่ anche molto divertente!".
"E sei riuscito a seguirlo?", chiese Mozzie.
"Purtroppo no! Mi ha seminato dopo neanche cinque minuti!".
"Scomparire ่ uno dei tanti talenti di Neal" disse Peter.
"E a te Neal cosa piace?" chiese Karl.
Peter e Mozzie si girarono verso Neal. "Non si parla di me… ricordate?".
"Ma dai questo ่ un gioco, tanto per passare il tempo e non sono ricordi!" disse Peter.
"Va bene… allora diciamo che mi piace l'arte, il buon cibo, compreso il vino, e le sfide!".
"Pi๙ una serie di cose che ่ meglio tu non sappia" ripet้ Peter sempre rivolgendosi a Karl.
"Il nuoto a livello agonistico ่ un bel traguardo da raggiungere, ma penso che se non dovesse durare, potrei fare domanda all'FBI" disse Karl.
"Non diventerai ricco, ma sicuramente avresti un sacco di soddisfazioni" disse Peter. "Se deciderai posso farti conoscere l'agente che si occupa di reclutamento… uno studente preparato… di solito non ha problemi ad accedere all'accademia".
"No! Non penso proprio! I tuoi genitori non te lo lasceranno fare!" disse allora Neal. "E tu Peter non assecondarlo".
"Perch้? ศ un lavoro onesto e rispettabile!" disse Peter.
"I miei genitori… forse la prenderanno male… all'inizio… ma poi lo accetterebbero e ne andrebbero fieri!".
"Ne sei proprio sicuro? Eveline non te lo lascerเ mai fare! Toglitelo dalla testa. E tuo padre? Penso ti rinchiuderebbe a vita piuttosto che… all'FBI. Lo considererebbero troppo pericoloso".
"Pensa che potreste ritrovarvi a giocare a guardia e ladro voi due… La vita a volte pu๒ fare proprio brutti scherzi" disse Mozzie.
"Beh, io penso piuttosto che potrei aiutare Neal a stare sulla retta via, un po' come sta facendo l'agente Burke ora" rispose Karl.
Cadde sui quattro un imbarazzante silenzio che fu per๒ provvidenzialmente interrotto da Bugsy che si era messo ad abbaiare.
"Hai ragione Bugsy, ti avevo promesso un po' di maccheroni!". Neal si alz๒, prese la ciotola di Bugsy e gli mise un po' di pasta, con in aggiunta, una scatoletta di bocconcini di pollo per cani.
"Piace anche a te vero?" disse Neal vedendo come il cane divorava il cibo.
"Visto che mancano ancora venti minuti alla partita e visto che tu hai giเ cucinato, ora io sparecchio e lavo i piatti!" disse Peter.
"E io l'aiuto agente Burke" aggiunse Karl.
"Bene allora io porto Bugsy a fare il suo giretto" disse Neal.
Ora aveva una scusa per uscire e starsene un po' da solo… finalmente!
Ma i suoi piani furono rovinati da Mozzie che disse "Vengo con te! Vieni Bugsy". Cos์ non sarebbe rimasto solo e non sarebbe rimasto nessuno a controllare che Peter e Karl si scambiassero troppe confidenze su di lui.
Presero il guinzaglio e uscirono.
  
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