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Autore: AleHazzaDirectioner    10/07/2013    6 recensioni
Arrivammo fino alla porta sul retro della discoteca, ma non appena l'aprii un enorme mano la richiuse con un pugno. Mi voltai di scatto per la sorpresa ritrovandomi faccia a faccia con Harry, che mi teneva costretta contro la fredda parete di mattoni dell'edificio: sembrava davvero arrabbiato, data la sua mascella tesa e il suo respiro pesante che usciva in forti sbuffi.
-cit. capitolo 1
Genere: Dark, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Ero in macchina insieme ad una delle persone a cui tengo di più al mondo: Ellie e ad altre nostre amiche, mentre ci dirigevamo al “Ministry Of Sound”: la discoteca più conosciuta e frequentata di Londra. Eravamo tutte molto eccitate al fatto della nostra prima vera e propria uscita in una discoteca, senza adulti che ti stanno sempre addosso e che osservano ogni singola tua mossa, ma mia madre ovviamente non aveva perso tempo e per questo mi aveva affidato una “guardia del corpo”: mio fratello Niall.
Lei ha sempre avuto tantissima fiducia in lui soprattutto quando si trattava di uscire in certi posti in cui uno deve guardarsi sempre intorno e avere la testa sulle spalle, però a me questa cosa non è mai andata tanto a genio: insomma anche io ormai dovrei essere libera e indipendente, dopotutto ho diciotto anni ed è per questo che ancora non vedo tanta differenza tra me e lui visto che ha solo un anno più di me, ma mia madre tanto non mi ascoltava mai e per questo spesso suscitavano molti litigi fra noi due. Oltretutto anche se non mi concedeva sempre tutto ciò che desideravo, le ho sempre voluto un mondo di bene…
In fondo dopo la morte di nostro padre ha dovuto affrontare un momento molto duro e difficile, cercando di prendersi cura di noi e impegnandosi molto nel lavoro per non farci mancare mai nulla: per questo non posso fare altro che ringraziarla. Lei ha casa non c'era mai, era sempre in viaggio per lavoro e quando tornava mi trattava sempre come una bambina che aveva ancora bisogno della baby-sitter, questo perché non riusciva ad ammettere a se stessa che mio fratello ed io, a causa della sua frequente assenza, eravamo cresciuti praticamente da soli fino ad oggi, aiutandoci a vicenda e affrontando qualsiasi tipo di situazione per conto nostro.
Comunque tornando a ciò che stavo dicendo prima: eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo verso questa famosa discoteca che era ormai sulla bocca di tutti, che la definivano fantastica ed unica in tutta Londra.

* * *
 

Finalmente dopo l'estenuante traffico che aveva invaso tutte le strade della città, eravamo riusciti ad arrivare e non appena varcata la soglia della discoteca, rimasi sbalordita dall'enorme sala: suddivisa in sei zone private contornate da alcuni cordoni che ne delimitavano lo spazio, separandole dall'ampia pista da ballo illuminata da forti luci colorate ad intermittenza, che si riflettevano su una grande sfera posta al centro del soffitto.
Successivamente la mia attenzione nell'osservare l'incredibile sala venne distolta da mio fratello Niall, che a causa dell'assordante musica, fu costretto a gridarmi nell'orecchio: “Io e i miei amici andiamo a prendere da bere! Mi raccomando tu e le tue amiche restate qui e non fate sciocchezze...” annuì in risposta, raggiungendo poi Ellie e le altre sulla pista.
Ci stavamo scatenando come pazze seguendo l'insistente ritmo della musica, e facendoci spazio tra i vari corpi sudati, quando ad un tratto sentii due grandi mani afferrarmi da dietro i fianchi, così mi voltai di scatto sollevando la mano destra, pronta per stampare un bello schiaffo a quel deficiente che aveva osato toccarmi, ma non appena lo riconobbi lo avvolsi in un caloroso abbraccio. Non ci potevo credere era proprio lui: il mio caro amico d'infanzia Liam, con il quale spesso dopo scuola andavo al parco a giocare…
Eravamo inseparabili, infatti una volta finite le elementari lui aveva preso una scuola diversa dalla mia, ma questo di certo non riuscì a tenerci separati, di fatti siamo rimasti sempre in contatto incontrandoci e tornando sotto l'enorme quercia del nostro parco, quella dove da piccoli passavamo le intere giornate a fingere di essere dei supereroi che andavano in giro a salvare il mondo. Purtroppo però, andando avanti con il tempo, dopo le scuole medie, non ci siamo più né visti né sentiti...e adesso non potevo credere di averlo ritrovato.
Era passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che l'avevo visto e devo dire che era cambiato tantissimo: adesso aveva i capelli corti rispetto alla folta chioma di riccioletti di quando era piccolo, inoltre ora aveva due braccia davvero muscolose, per non parlare degli addominali...
Una volta che l'ebbi scrutato curiosamente dalla testa ai piedi, aprii la bocca e mi decisi a parlare: “Liam? Ma sei davvero tu? Giuro che non ti avrei mai riconosciuto...Mamma mia è passato davvero tanto tempo dall'ultima volta! Che ci fai qui da queste parti?” e alla mia ultima domanda un sorriso apparve sul suo volto e rispose: “Veramente è da un bel po' che sono qui, frequento la tua stessa scuola e che ci creda o no, solo ieri ho scoperto di andare in classe con tuo fratello.”
Sbalordita gli chiesi: “Cosa? Ma stai scherzando? E come mai non ti sei fatto sentire?”

Perché non avevo capito che Niall fosse tuo fratello, cioè non l'avevo riconosciuto...in fondo l'avevo visto solo una volta quando aveva dieci anni…e poi io e lui non abbiamo mai avuto così tanta confidenza...”

Ancora incredula al fatto di essere stati vicini per tutto questo tempo senza mai incontrarci, continuai a parlare rassicurandolo: “Va beh non fa niente, non è di certo colpa tua…e poi l'importante è che adesso ci siamo ritrovati...Se vuoi, possiamo ricominciare a vederci ogni tanto, anche perché abbiamo tante cose da raccontarci...”

Si sarebbe un'ottima idea!”

* * *

 

Impegnata nella conversazione mi ero completamente dimenticata di aver abbandonato le mie amiche sulla pista da ballo e me ne ricordai solo quando sentii qualcuno tirare il mio braccio con insistenza: era Ellie.

Kaitlin dai, torna a ballare con noi ti prego, senza di te non ci si diverte...Oops! Scusa, per caso vi ho disturbati? Stavate parlando?”

No, no...cioè si, ma non ti preoccupare...Ah! Lui è Liam un mio caro vecchio amico.”

Ciao molto piacere io sono Ellie Tomlinson”

Ciao piacere, Liam Payne” disse lui presentandosi

Ellie sentendosi un po' a disagio e non spendo più cosa dire, mi si avvicinò sussurrandomi nell'orecchio: “ Senti Katy, visto che non riesco a mandare avanti questa conversazione e che non voglio fare figure di merda non sapendo cosa dire, ti aspetto sulla pista con le altre...” e se ne andò facendomi un occhiolino, ed io imbarazzata da quell'azione inaspettata, le mimai un NO con la bocca per farle capire che aveva frainteso tutto.
Quando poi mi voltai tornando con lo sguardo su Liam, mi accorsi dalla sua espressione divertita che aveva capito ciò che Ellie intendeva, così mi limitai ad abbassare lo sguardo, sentendo pian piano le mie guance tingersi di rosa.

Per evitare che la situazione diventasse ancora più imbarazzante gli feci una domanda per cambiare discorso: “Allora, che ci fai qui in discoteca?”
Alla mia domanda il suo sorriso scomparve e incominciò a passarsi nervosamente una mano tra i capelli: c'era un senso di disagio nelle sue azioni e anche nel suo sguardo vagante, mentre cercava di formulare una risposta.
Aspettai ansiosamente per qualche minuto ed ecco che ad un tratto dischiuse le labbra e disse: “Sono qui con degli amici...anzi forse è il caso che adesso torni da loro...si staranno chiedendo che fine abbia fatto...comunque mi ha fatto piacere rivederti, ci si vede Katy!” non ebbi neanche il tempo di dirgli “ciao” che già se ne era andato confondendosi tra la folla.
Chissà perché si era comportato in quel modo? Perché tutta quella fretta di andarsene? Non ne avevo la più pallida idea, così decisi di tornare da Ellie e le altre.
Non appena le raggiunsi Ellie mi disse: “Scusa se prima ti ho fatto fare una figura di merda, sai credevo che lui ti piacesse...” ed io che in quel momento ero presa da altri pensieri le risposi con indifferenza: “Ah no, no non importa...”
Lei osservando il mio sguardo preoccupato e assente mi chiese: “Katy, che c'è che non va?” ma non ebbi il coraggio di risponderle, così mi afferrò per un braccio dicendomi: “Dai su andiamo a bere, almeno ti distrai un po'.”

* * *

 

Rimanemmo per un po' sedute al bancone del bar, ed ogni volta che Ellie mi avvicinava un bicchiere di Vodka io la rifiutavo. Non volevo ubriacarmi o per lo meno non quella sera visto che volevo sapere cosa fosse successo a Liam e con quali “amici” era venuto qui.
Successivamente io e le mie amiche andammo in una delle zone riservate: sedendoci sui divanetti, cominciando a commentare l'aspetto fisico dei ragazzi che ci stavano attorno.
Proprio in quel momento la mia attenzione venne catturata da un ragazzo a poca distanza da noi: era Liam, così mi alzai e dissi ad Ellie: “Torno tra poco” e lei con aria interrogativa mi chiese: “Ma dove vai?”
“Ehm...in bagno” anche se non sembrava molto convinta della mia risposta, annuì facendomi segno di andare.
Mi infilai fra i vari corpi ciondolanti e ubriachi sulla pista in cerca di Liam, facendomi largo con i gomiti, ma lui non c'era, non lo vedevo.
Come era possibile? Cinque minuti fa era proprio lì.
Ecco che ad un tratto due grandi mani afferrarono il mio bacino facendomi girare, ritrovandomi faccia a faccia con Liam. Devo dire che adesso aveva un aspetto decisamente peggiore di quando ci eravamo salutati poco prima: sicuramente aveva solo bevuto un bicchiere di troppo e si era ubriacato, ma mi faceva davvero pena vederlo ridotto in quel modo così gli chiesi: “Liam ma che ti è successo? Sembri ubriaco...” e lui biascicando mi rispose: “Tranquilla sto bene, non sono ubriaco. Senti perché non vieni con me, voglio farti conoscere i miei amici…sai hanno della roba davvero fantastica...” fu a quell'ultima affermazione che capii che non aveva solo bevuto così gli dissi: “Senti Liam, penso che stasera non sia il caso...semmai un'altra volta okay?”
Rimase immobile di fronte a me aggrottando le sopracciglia e con voce dura e minacciosa mi ordinò: “No, tu adesso vieni con me!” stavo per indietreggiare e scappare via, ma lui fu più veloce di me e mi afferrò entrambi i polsi, trascinandomi verso l'uscita sul retro della discoteca. Cercai di opporre resistenza, ma fu tutto inutile perché era molto più forte di me.
Una volta fuori ci ritrovammo in un vicolo stretto e poco illuminato, Liam lasciò uno dei miei polsi alzando la mano destra per farsi riconoscere da un gruppo di ragazzi ubriachi affollati in un angolo. Puntai i piedi a terra nascondendomi dietro di lui per non farmi vedere, ma ecco che uno dei ragazzi disse con tono divertito: “Hey Liam, hai portato compagnia?” questo cominciò ad avvicinarsi e non appena si ritrovò di fronte a noi, Liam mi tirò davanti a se.
Nel frattempo un altro del gruppo ci raggiunse e appena mi vide mi rivolse un sorriso sfacciato, mostrando due graziose fossette e dicendo: “Certo che sei davvero carina...” si avvicinò di più a me, sussurrandomi con voce roca e in tono malizioso nell'orecchio: “E chissà come sei sotto quella maglietta...”
A quell'ultima frase strabuzzai gli occhi e cominciai ad indietreggiare finché non mi ritrovai contro il petto di Liam, che con uno sguardo confuso mi disse: “Senti ora raggiungo gli altri, okay? Tu rimani qui con Harry e Nick”
Se Harry era quello che prima aveva quasi cercato di stuprarmi, non ci pensavo neanche di rimanere da sola con lui e con l'altro, così risposi: “Okay, adesso basta! Me ne vado e tu vieni via con me Liam!” lo afferrai per un braccio strattonandolo e lui liberandosi dalla mia debole presa, mi gridò contro: “Senti tu non mi dici quello che devo o non devo fare! Okay?! Se vuoi vattene, ma non rompermi i coglioni!” e si allontanò.
Lo raggiunsi subito fermandomi di fronte a lui, e non appena lo vidi estrarre una bustina con della polvere bianca dalla tasca posteriore dei jeans, l'afferrai e presi la sua testa tra le mani: “Ti prego Liam, ti prego, vieni via con me... Non voglio che tu ti riduca in questo modo, non voglio che tu faccia del male a te stesso e ad altre persone con questa roba...” solo al pensiero di ritrovarlo stesso a terra e incosciente, delle lacrime cominciarono a scendere rigandomi le guance, così avvolsi la mia mano attorno la sua, ma questa volta lui non si oppose e si fece portare via.

* * *
 

Arrivammo fino alla porta sul retro della discoteca, ma non appena l'aprii un enorme mano la richiuse con un pugno. Mi voltai di scatto per la sorpresa ritrovandomi faccia a faccia con Harry, che mi teneva costretta contro la fredda parete di mattoni dell'edificio: sembrava davvero arrabbiato, data la sua mascella tesa e il suo respiro pesante che usciva in forti sbuffi.

Dove credevi di andare? Non avevamo mica finito...”

Sentii la sua mano risalire pian piano il mio interno coscia, così l'afferrai e la tirai via prima che potesse andare oltre e quando poi si avvicinò per baciarmi, gli stampai un bello schiaffo sulla guancia sinistra: “Non azzardarti mai più a fare una cosa del genere, capito?!”
Riaprii la porta e afferrai Liam, ma Nick disse: “Lui non va da nessuna parte!”

Ah davvero? Ne sei proprio sicuro?” lo sfidai, scappando poi via di corsa tirando Liam per la giacca.

Tanto te la faremo pagare, stronza!”

Corremmo il più velocemente possibile lungo il precedente corridoio ritrovandoci finalmente di nuovo all'interno della discoteca. Cercai con lo sguardo tra le varie sagome attorno a me ed ecco che trovai mio fratello insieme ad Ellie e agli altri: “Ah eccoti finalmente! Ma dove eri finita? Ero preoccupato cazzo!” mi sgridò mio fratello

Oddio eravamo così in pensiero per te! Ma dove sei stata?” mi chiese Ellie in preda all'infarto…

Tranquilli, ero andata in bagno, solamente che dopo quando tornavo qui ho incontrato due mie amiche e mi sono fermata a parlare un po’con loro...” dissi rassicurandoli, anche se come risposta non era molto convincente…
Dopo ciò che era appena successo, non ce la facevo a restare in quel posto, così chiesi a mio fratello: “Niall, senti, potresti darmi le chiavi di casa? Non ce la faccio più, sono stanchissima e voglio andare a dormire.”

Si, va bene, eccole qui. Senti, posso fidarmi o devo farti accompagnare da qualcuno?” mi chiese ironicamente

Tranquillo, penso di saperla ritrovare da sola la strada di casa...” lo presi in giro facendogli un occhiolino.
Una volta salutati tutti quanti, comprese le mie amiche, uscì fuori e chiamai un taxi, quando vidi Liam seduto sui gradini di fronte all'entrata, così mi avvicinai a lui chiedendogli: “Va tutto bene?” e lui frastornato mi rispose: “Si, ma non posso tornare a casa dai miei in queste condizioni, mi ucciderebbero…”

“Che ne dici di venire da me?” proposi.

Lui non rispose e si limitò ad annuire e a seguirmi nel taxi, mentre si teneva le mani premute sulle tempie, a causa dei forti giramenti di testa che lo stavano torturando.

 

 

 

Angolo autrice: ciao a tutti!! Io sono Alessandra e questa è la mia prima FF... Spero davvero che vi sia piaciuta e per questo mi piacerebbe che mi lasciaste qualche recensione per aiutarmi a capire se vale o no la pena di andare avanti... Grazie a chiunque recensirà e leggerà questo capitolo!!! <3
P.s.: ringrazio AryDirectioner4Ever per avermi dato qualche idea per la trama :)

Baci alla prossima!!! <3
xoxo

  
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