-MUSICA.-
Sotto quell’albero Luisa, ascoltò quello che la circondava. Sentiva la
natura pulsante sotto di lei, il battere del suo cuore, il suono regolare del
suo respiro, il cigolare delle catene dell’altalena, il frusciare delle foglie,
il respiro del vento, l’ondeggiare dell’erba….
In quel piccolo angolo di paradiso, Luisa, ascoltò la natura, la vita
che la circondava e che lei poteva ascoltare, solo chiudendo gli occhi.
Così passarono i secondi, seguita insistentemente dai minuti, e poi
dalle ore. Quando Luisa aprì gli occhi la luce era
diventata ombra e l’ombra era diventata luce.
Splendeva tra le fronde degli alberi, la rosata luce dell’alba,
proiettando sul piccolo volto della ragazza giochi di forme e colori. Sentiva il vento accarezzarle freddo il viso, indugiando
sulle guance rosee di bambina e sulla bocca rossa di ciliegia, dischiusa per la
soffice carezza dell’amico.
I capelli corvini svolazzavano liberi, seguendo il respiro del vento,
che giocava con loro.
Gli occhi, color del cielo, puri e innocenti, guizzavano nel loro
piccolo universo osservando il rumore del ruscello, che squillante levigava i
sassi ovali, adagiati sul suo letto.
Sul colle, la casa romita appariva pacata dall’ombra….
Tutto taceva.
Nel contempo tutto parlava…
OOOOOK. Non è un gran che, ma abbiate
pietà di me!! Insomma, è il mio modo di vedere la
musica! recensite!!!