Il sole brillava nel cielo quella mattina, in un freddo autunnale. Il vento sospingeva piano le poche nuvole e le vele di una nave pirata molto particolare. La Sunny galleggiava sul mare verso l’orizzonte, ma nel frattempo ogni membro della ciurma si rilassava nell’attesa di una nuova avventura… O meglio, quasi tutti. Nami controllava la rotta con il log pose, Sanji chiudeva a chiave la cucina per impedire a Luffy di devastare le scorte, Brook e Robin bevevano il tè sul ponte, Usopp e Chopper pescavano, Zoro dormiva appoggiato all’albero maestro. Franky invece parlava con l’ospite temporaneo, Trafalgar Law.
Dopo vari e vani tentativi di accedere alle scorte della cucina, Luffy si arrese e si sedette al suo posto preferito, la polena, a gambe incrociate, gli occhi incollati all’orizzonte. Nami si unì a Robin e Brook prese il violino per intonare Binks no Sake. La melodia riempì l’aria e tutti cominciarono a cantare, tranne Law, a cui tuttavia scappò un sorriso. Era una giornata di navigazione come tutti gli altri… O così sembrava.
Dopo pranzo, Nami disse all’improvviso: -Si avvicina un temporale… Non è un problema, sarà pioggia leggera.-
Luffy tornò sulla polena con un verso di assenso per la scorpacciata di carne che riempiva il suo stomaco. Alcune nuvole grigie si aggregarono e il sole del mattino scomparì. Una leggera pioggia cominciò a cadere, increspando il mare e bagnando alcuni membri della ciurma che avevano deciso di non mettersi al riparo: Luffy, Zoro e Law. All’improvviso il cielo si fece più scuro vicino alla Sunny, attirando l’attenzione del capitano: -Ehi ragazzi, guardate lì!-
Zoro e Law alzarono lo sguardo e osservarono il cielo. Lo spadaccino disse: -E’ solo una mia impressione o c’è qualcosa lassù?-
Sembrava infatti che una forma circolare fosse sospesa sopra le nuvole.
-Non sarà… Un’isola nel cieloooo???- Chiese subito il capitano con gli occhi che luccicavano di entusiasmo e curiosità.
-Io non credo, Mugiwara.- Disse Law. -Sembra muoversi, ed è troppo bassa. E’ un peccato che ci siano le nuvole in mezzo…-
Fissarono per un po’ l’oggetto che si avvicinava, passava sopra la nave e si fermava.
-Ma che…- Zoro non riuscì a finire la frase.
Improvvisamente, come un fulmine, qualcosa cadde dal cielo sulla nave, con tanta forza da darle pesanti scossoni. Si sentirono delle grida provenire dalla cucina e subito dopo tutti uscirono. Aveva smesso di piovere e i tre pirati, fradici, si erano raccolti intorno a un qualcosa di nero al centro del ponte. Gli altri osservarono la scena e Sanji proruppe dicendo: -Cosa diavolo è successo??-
Il cielo si stava pian piano liberando. La luce illuminò la nave e il suo equipaggio, che osservava quella specie di involucro di stoffa nera a cui era legata una sacca dello stesso colore. Si muoveva. Piano, con un ritmo, come se stesse respirando...
Luffy si avvicinò ancora un po’ e si chinò, cominciando a punzecchiare quell’essere, che ebbe uno spasmo.
-Uhm…-
La stoffa si mosse, a rivelare una mano. Un’espressione di sorpresa si dipinse sul volto di tutti. Pian piano quella persona si alzò in piedi, completamente avviluppata in un mantello nero, con un cappuccio calato sulla testa. Era impossibile capire chi fosse. Si massaggiò il capo e si guardò intorno. Alzò poi lo sguardo verso il jolly roger.
-Ah, capisco. Quindi le notizie sul giornale una volta tanto sono vere.- Disse quella figura.
Nami intanto si era avvicinata per guardare più da vicino, come gli altri, e si incuriosì. -A cosa ti… No, un momento.- Disse la navigatrice. -Chi sei, e come hai fatto a…-
-E’ caduto dal cielo.- La interruppe Law.
Nami si sorprese ancor più: -Come è… Ok, facciamo ordine… Innanzitutto, chi sei?-
-Temo di non poter rispondere.- Disse lo straniero.
Un’atmosfera glaciale si diffuse subito nell’aria, Zoro infatti estrasse una spada.
-Un attimo! Time out!- Alzò le mani come se gli stessero puntando contro una pistola. -Ehm… Vengo in pace? No, così non va bene… Ecco, non sono un nemico. Per favore, posso mantenere celata la mia identità? Se me ne date la possibilità, posso spiegarvi perché…- Disse in modo impacciato.
Gli spettatori erano indecisi, si leggeva sulle loro facce, e anche sospettosi. Tuttavia guardarono Luffy, che stava fissando la persona incappucciata. Dopo qualche minuto il capitano sorrise e disse: -Diventa un mio nakama!-
Questa frase scatenò un gridolino di sorpresa in tutti, ma portò anche una certa calma.
Nami arpionò l’orecchio di Luffy e gridò: -Devi smetterla con questa tua abitudine!!!-
Tutti si avvicinarono a Mugiwara per protestare, tranne Law, che non aveva voce in capitolo. Il chirurgo della morte continuò a fissare il nuovo arrivato con sospetto, ed era ricambiato con la stessa moneta.
-Tu… Che ci fai qui?- Chiese Law, sicuro che il trambusto avrebbe coperto la sua voce.
-Oh… Caso. Forse destino. Pensavo che mi attendesse il mare, invece… Bè, è andata bene, altrimenti farei già compagnia ai morti.-
-….-
-Non mi aspetto che tu mi creda… Starò qui solo un giorno, aspetterò Tsujiro. Sa già che sono su questa rotta. Non ho motivo di fare del male a questa ciurma, né a te.-
-Vedremo… In ogni caso non sarei in grado di fermarti.-
La conversazione cadde nel silenzio e cinque minuti dopo, anche la baraonda lì vicino. Fu Nami ancora una volta a parlare per prima.
-Abbiamo deciso che ti ascolteremo.-

FINE PRIMO CAPITOLO

NdK: Be, questa è la prima parte... Chiunque la stia leggendo, vorrei avere qualche opinione :) E' la prima volta che scrivo una storia a capitoli... Se vi piace fatemelo sapere, così posto il secondo capitolo :)