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Autore: Dreamjng    11/07/2013    3 recensioni
Un bacio.
Due baci.
Tre baci.
Entrambi avevano perso il conto. Si erano semplicemente abbandonati l'uno sulle labbra dell'altro.
Nei loro gesti non c'era malizia, solo un disperato bisogno di dimostrare il loro amore.
Era quello che desideravano con tutti loro stessi. Era urlarlo al mondo, era baciarsi davanti al mondo, sotto li sguardi fieri e commossi di Liam, Niall e Zayn, di fronte ai sorrisi emozionati di Johanna e Anne, affianco alla commozione di Gemma e Lottie, dinnanzi agli occhi lucidi di tutte le fan che hanno sempre creduto in loro.
Era questo il loro piccolo sogno nel cassetto.
E quella notte se lo confessarono, tra un bacio e un altro, tra una carezza e l'altra, tra una risata e l'altra.
Perchè di questo loro erano fatti: di carezze, di baci, di sorrisi.
Tutti piccoli gesti che solo un occhio attento come pochi avrebbe saputo riconoscere e classificare come amore.
Perchè si, era più che ovvio che il loro era amore.
Quell'amore delle favole, quell'amore che credi impossibile, ma che poi ti stordisce e ti travolge, liberandoti, facendoti sentire vivo.
Di più non chiedevano, solo vivere il loro amore.
Solo essere liberi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I wanna be drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed.


Vi siete mai sentiti persi?
Come nel bel mezzo di un uragano che vi fa volteggiare da una parte a l'altra per il mondo, creandovi disorientamento, confusione, smarrimento?
Come se non riusciste più a capire cosa siete, chi siete e cosa cercate.
Come in un labirinto, quando ormai non riesci più a trovare l'uscita, e allora ti arrendi, troppo stanco per continuare a trovare una soluzione.
Stanco.
Ecco cos'era Harry.
Harry era semplicemente stanco.
Stanco di tutto.
Stanco di sentirsi perso.
Stanco di nascondersi.
Stanco di reprimere i suoi sentimenti.
Stanco di amare.
Stanco di soffrire.
Stanco di credere in qualcosa che non potrà mai esistere.
Stanco di trovare una soluzione.

I wanna be drunk when I wake up,
On the right side of the wrong bed,
And never an excuse that I made up,


Ancora una volta Harry si sentiva perso, vagando per le strade della sua Londra, la stessa Londra che conosceva come le sue tasche. La stessa Londra che puntualmente, tutte le notti sentiva così distante, ma nella quale ogni giorno si confondeva tra la gente, tra la frenesia e la bellezza di quel posto.
Amava quella città con tutto sé stesso, ma ultimamente si trovava a detestarla per quanto lo soffocasse.
Entrò nel primo bar che gli capitò davanti, ignorando la barista che con aria scocciata ripuliva il bancone da qualche liquido appiccicoso di qualche schifoso cocktail rovesciato da qualcuno che aveva avuto la brillante idea di ubriacarsi prima di lui.
Si sedette su uno sgabello al banco, con aria esausta si portò la testa tra le mani, affondando le lunghe dita nei ricci ribelli.
I suoi ricci.
Quante volte gli aveva ripetuto che li amava?
E allora perchè in quel momento non era con lui?
Perchè l'aveva abbandonato proprio quella sera?
Non chiedeva tanto, solo passare la sera del suo diciannovesimo compleanno con la persona che amava. Ma evidentemente ai piani alti non la pensavano come lui.
Odiava tutto questo.
Odiava non poter baciare la fonte della sua felicità davanti a tutti.
Odiava non poter gridare al mondo che era innamorato, e che voleva essere felice.
Ma prima di gridarla al mondo avrebbe dovuto gridarlo a qualcuno di molto più spaventoso. A quel qualcuno che aveva deciso di rovinare la sua vita.
Eppure aveva tutto quello che aveva sempre sognato:
-musica,
-fan,
-fama,
-popolarità,
-rispetto.
Ma non si sentiva completo, anzi. Si sentiva completamente vuoto.
Come se una parte di lui fosse nata e morta nel bagno di quel bootcamp.
Eh, bei tempi quelli.
Pensò mentre una lacrime silenziosa e traditrice percorreva la sua guancia candida.
Non sopportava sentirsi così vulnerabile.
Ordinò una birra, per annegare i suoi pensieri con l'alcool.
Ma sappiamo tutti che non si sarebbe fermato ad una birra, giusto?
Gli occhi gli si arrossarono velocemente, un po' per l'alcool ingerito velocemente, un po' per le lacrime che non voleva far scendere in picchiata sul suo viso d'angelo.
Con la mente offuscata dalle due birre bevute rivide Louis uscire a testa bassa dal loro appartamento, tenendo, quasi con disgusto e rancore, la mano di Eleanor.
Quella scena lo perseguitava già da diverse ore, proprio da quando i due avevano abbandonato il piccolo abitacolo che Louis e Harry condividevano.

Didn’t kill me, yeah it never made me stronger at all,
Love will scare your makeup,
Lip sticks to me and make me lean back here,



Le birre si moltiplicarono, fino a quando la barista, stufa, spedì il ragazzo fuori dal locale.
Disse qualcosa che avrebbe dovuto assomigliare ad uno ''stronza'' ma che invece uscì solo come un mugolio infastidito.
Barcollò fino alla porta del suo piccolo appartamento tipico londinese. A fatica estrasse dalla tasca posteriore dei jeans attillati neri le chiavi della porta.
Purtroppo beccare la serratura era compito ben più arduo, cosiderando l'elevata percentuale di alcool presente nel suo corpo.
Dopo vari, invani tentativi decise di lasciar perdere.
Buttò un'occhiata all'ora che segnava il suo I-phone nero.
02.45
lampeggiava vivacemente come a prendersi gioco di lui.
Dove cazzo era finito Louis?
Doveva ''uscire'' con Eleanor, si, ma l'uscita si stava prolungando un po' troppo per i gusti del riccio.
Non potevano averglielo portato via proprio la sera del suo diciannovesimo compleanno. Ma ormai la mezzanotte era passata: il suo compleanno era già finito.
Si accasciò a terra, mentre chiudendo gli occhi provò a ricordare quello che più lo rendeva felice.

Un bacio.
Due baci.
Tre baci.
Entrambi avevano perso il conto. Si erano semplicemente abbandonati l'uno sulle labbra dell'altro.
Nei loro gesti non c'era malizia, solo un disperato bisogno di dimostrare il loro amore.
Era quello che desideravano con tutti loro stessi. Era urlarlo al mondo, era baciarsi davanti al mondo, sotto li sguardi fieri e commossi di Liam, Niall e Zayn, di fronte ai sorrisi emozionati di Johanna e Anne, affianco alla commozione di Gemma e Lottie, dinnanzi agli occhi lucidi di tutte le fan che hanno sempre creduto in loro.
Era questo il loro piccolo sogno nel cassetto.
E quella notte se lo confessarono, tra un bacio e un altro, tra una carezza e l'altra, tra una risata e l'altra.
Perchè di questo loro erano fatti: di carezze, di baci, di sorrisi.
Tutti piccoli gesti che solo un occhio attento come pochi avrebbe saputo riconoscere e classificare come amore.
Perchè si, era più che ovvio che il loro era amore.
Quell'amore delle favole, quell'amore che credi impossibile, ma che poi ti stordisce e ti travolge, liberandoti, facendoti sentire vivo.
Di più non chiedevano, solo vivere il loro amore.
Solo essere liberi.
E in quel momento, sdraiati su quel divano, entrambi si sentivano in grado di scalare mille montagne, in grado di correre più di cento maratone senza mai fermarsi. Si sentivano in grado di urlarlo a tutti. Ma poi, ancora una volta, dopo quella felicità, ricadevano nella consapevolezza che il loro amore era destinato a rimanere rinchiuso in quelle piccole e soffocanti quattro mura.
Ma non quella notte, quella notte, quella stupida consapevolezza, non si fece viva fino alla mattina successiva, rendendoli liberi di vivere il loro amore come una coppia normale, almeno per una volta.


Numerose lacrime rigarono le sue guance, andando a bagnare le fossette ai lati della bocca, formate grazie al sorriso che si era formato ripensando a quella notte.
Gli occhioni verdi brillavano inconsapevolmente.
Le mani tremavano impercettibilmente mentre gli sembrava di avvertire ancora le labbra di Louis sopra le sue.

I’m sat here, wishing I was sober,
And no i’ll never hold you like I used to
But the house gets cold when you cut the heating,
Without you to hold i’ll be freezing,
Can’t rely on the heart-a-beating,
Cause you take part of it every evening,


Si trovò inconsciamente a desiderare di non essersi ubriacato, la voglia di aspettarlo e stringerlo tra le sue braccia, di essere stretto tra quelle braccia che lo facevano sentirre così scoperto ma contemporaneamente così al sicuro.
L'aria notturna Londinese lo portò a rabbrividire quando dei brividi di freddo si impossessarono del suo corpo. E ancora una volta avrebbe voluto abbracciarlo. Avrebbe voluto che lui fosse lì. Ma non c'era.
Ed era solo quella la triste e cruda verità.
Forse non lo amava abbastanza, forse il cuore che lui gli aveva rubato, Harry non era neanche riuscito a prenderlo chiedendo il permesso.
Ed ecco che un'altra lacrima scese indisturbata, finendo per cadere tra l'accenno di barba che stava crescendo.

Take words out of my mouth just from breathing,
Replace with phrases like ‘when you leaving me?’
Should I, Should I,
Should I, Should I,
Maybe I’ll get drunk, again
I’ll be drunk, again, I’ll be drunk, again
To feel a little love.


L'alcool gli stava scaldando il cuore.
Ma la sua malinconia e la sua tristezza aumentavano a dismisura con il passare dei minuti.
Louis non tornava.
Louis non tornava indietro da lui.
Louis forse non l'ho amava.
E con questa cosapevolezza si alzò malamente in piedi, deciso ad avviarsi di nuovo verso uno squallido bar per trovare un po' di amore almeno nella birra, ma ricadde a terra, stremato dai singhiozzi.
Si sentiva una ragazzina a piangere così, eppure non poteva evitarlo.
Il suo cuore si spezzava ogni volta che vedeva il suo ragazzo uscire da quella stramaledetta porta al fianco della ragazza.
Non riusciva più ad accettarlo.
Louis era suo.
Suo e di nessun altro.

I wanna hold your heart in both hands,
Bottom of a coke can,
And i’ve got no plans for the weekend,
So should we speak then? Keep it between friends?
No I know you’ll never love me, like you used to


''Permettimi di prendere il tuo cuore tra le mie mani, Lou.
Permettimi di prendermi cura di te.
So che sei il più grande, ma voglio essere io ad avere cura di te.
Voglio essere io a guarire le tue ferite.
Voglio essere io a farti sorridere.
Voglio essere io a baciarti.
E mi manchi terribilmente.
Dove sei?
Perchè mi hai abbandonato, stasera?
Perchè mi hai abbandonato tutte le altre sere?
Perchè, ancora una volta non sei con me?
Voglio essere al tuo fianco.
Voglio stringerti tra le mie braccia.
Voglio essere il tuo migliore amico, come un tempo.
Ma voglio essere anche il tuo amante.
Voglio essere come un fratello per te.
Voglio darti tutto quello che gli altri non sono mai riusciti a darti.
Amami, Lou. Amami come ti amo io, ti prego.''


Il tono disperato con cui pronunciava quelle parole.
L'amore che riusciva a dare.

And maybe other people like us,
Will see the flicker of the clipper when they light us,
Flames just create us, burns dont heal like before
You dont hold me anymore


''Urliamolo al mondo, Louis.
Scriviamolo sopra i muri di tutta Londra.
Parliamo del nostro amore alle persone.
Chissà, magari a loro piaceremo.
Sono stanco Louis, ma voglio aspettarti. Finchè la sbornia mi permetterà di rimanere sveglio, voglio aspettarti.
Voglio stringerti a me, sperando che tu ricambi il mio abbraccio.''


Sussurrò Harry guardando il cielo, stranamente illuminato, sopra la sua testa.
Ancora una volta si sentiva perso e disorientato, guardando quei piccoli puntini luminosi che abitavano il cielo.
Riuscì ad individuare la stella più luminosa, sussurrando un debole ''Louis.'' prima che le palpebre si facessero troppo pesanti da tenere aperte.

On cold days cold plays out like the bands name
I know i cant heal things with a handshake
You know i can change, as I began saying
You cut me wide open like….
Open bottles of beer but never champagne
Im hear to applaud you with the sound that my hands make


Il troppo freddo gli congelava le ossa e la pelle, coperta solo da una meglietta nera di cotone, era già violacea.
Doveva resistere, non doveva arrendersi.
Non gli importava del freddo, il suo ragazzo l'avrebbe riscaldato.
Non gli importava del sonno, per Louis avrebbe rinunciato a dormire per settimane.
Non gli importava del mal di testa, avrebbe resistito.
L'unica cosa di cui gli importava era lui.
L'unica cosa che voleva era lui.
Erano le sue labbra sopra le sue, le sue braccia strette intorno al suo corpo tremante.
''Louis, dove sei? Dove sei, Boo?''

Should I? Should I?
Maybe I’ll get drunk, again
I’ll be drunk, again, i’ll be drunk, again
To feel a little love again
All by myself
Im hear again
All by myself
You know i’ll never change
All by myself
All by myself


Ecco cosa si era disposti a fare per amore.
Harry avrebbe fatto di tutto.
Harry voleva solo un po' di amore, e se per trovarlo si sarebbe dovuto ubriacare di nuovo, beh l'avrebbe fatto.
Voleva sentirsi amato. Amato come lui amava Louis.
Si portò le braccia al petto, tremando per il troppo freddo.
Una figura scura si avvicinò lentamenta a lui, ma non sembrava averlo visto.
Si avvicinò alla porta, aprendola lentamente.
Gli occhi di Harry subito riconobbero i lineamenti di Louis, gli occhi spenti, l'accenno di barba, i capelli spettinati.
''Dove.. dove sei stato, Boo?''
Louis si bloccò di colpo, sentento la voce rotta e balbettante del ragazzo che amava.
Si sedette subito affianco a lui, stringendolo tra le braccia.
''Che fai qua al freddo, Hazz? Perchè tremi?'' domandò con premura, sentendosi tremendamente in colpa per aver ascoltato i manager.
Non doveva lasciare il suo ragazzo a casa da solo la sera del suo compleanno.
Doveva rimanere con lui.
Doveva amarlo.
Doveva baciarlo.
Doveva, per una volta, cucinare per lui.
Doveva abbracciarlo.
Doveva coccolarlo sul divano.
Invece no. Era stato costretto ad abbandonarlo. E adesso, vederlo in quelle condizioni gli faceva tremare il cuore.
''Abbracciami, Lou. Ti prego.''
Il moro si buttò tra le braccia del suo ragazzo, abbracciandolo cercava di riscaldarlo. Voleva infondergli tutto l'amore che in quel momento aveva in corpo.
''Ti amo, Hazz. Non dimenticarlo mai. Me lo prometti?''
''Te lo prometto, Boo.''


E anche quella notta una sola cosa, chiamata amore, riuscì a superare la cattiveria, l'ingiustizia, la separazione.
Solo Louis e Harry.
Due ragazzi con fin troppo amore.

I’m just drunk, again
I’ll be drunk, again
I’ll be drunk, again
To feel a little love.



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E' la mia prima OS larry, vi prego, siate
caritatevoli.
Vi amo lol
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Fatemi sapere cosa ne pensate c:
Ciaaaaaau.
Alessia xx

  
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