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Autore: chiarettatvb    11/07/2013    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza Aya Kozuchi, è molto impacciata e per questo viene presa in giro. Lei odia un ragazzo Alessio, il solito stronzo dagli occhi celesti, passeranno l'estate insieme e saranno nello stesso liceo a settembre; tra lo ci saranno molti fraintendimenti:
conoscerete Erika la sua ex; e
Len, che apparirà molto dopo e l'aiuterà a superare il dolore.
Seguite la storia e capirete tutto, soprattutto il motivo per cui Aya odia tanto Alessio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Mentre uscivo per andare a fare la spesa incontro colui che non avrei voluto incontrare Alessio, io però non lo saluto e cerco di camminare molto velocemente, 
lui comincia a guardarmi con quei suoi occhi stupendi, io pero' odio essere guardata, mi da fastidio, allora mi giro e dico
Aya: che hai da fissarmi?
Alessio: niente avevi un ciuffo fuori posto
allora si avvicina per metterlo apposto
Alessio: perché ce l'hai tanto con me, è dall'ultimo anno delle madie che ti comporti cosi
Aya: dovresti saperlo bene il motivo
Alessio: no, che non lo so
Aya: allora spremiti il cervello e pensa, cosi ti ricorderai perchè ce l'ho tanto con te da odiarti
ora devo andare ciao.
Pov Aya
Alessio perchè fai cosi uffa, 
quando mi disse che non sapeva perchè l'odiassi volevo prenderlo a pugni dovrebbe sapere benissimo il motivo
e poi chi gli ha dato il permesso di avvicinarsi a me e, poi io altra stupida che prendo parlora, pero' non voglio più pensarci
anzi è già tardi e ancora non avevo fatto la spesa quindi andai subito.
 
Tornata a casa mia mamma cominciò e chiedermi il motivo del mio ritardo
io non potevo dirle che era colpa di Alessio, perchè sia lei che mio padre lo volevano morto e non potevo mica dirle che era colpa sua
quindi inventai una scusa.
 mamma: Aya perchè ci hai messo cosi tanto 
Aya: c'era fila al supermercato tutto qui
mamma: e non potevi telefonarmi
Aya: non ci ho pensato, vado in camera
mamma: si si vai!
 andai in camera e mi stesi nel letto con le cuffiette alle orecchie, ogni volta che ascoltavo musica scordavo tutto
e cosi mi addormentai.
Mi svegliai che erano le due, scesi sotto avevo una fame e trovai il mio piatto caldo sulla tavola
in questi casi adoravo mia mamma.
Finito di mangiare, usci non mi andava di stare dentro e cosi feci una passeggiate nelle aiuole di casa mia e incontrai
Alessio seduto su una panchina 
in quel momento pensai che capitavano tutte a me.
Cosi feci finta che non ci fosse e continuai a camminare, 
quando mi senti toccare il braccio, era Alessio cosi mi girai e incontrai i suoi stupendi occhi celesti sui miei castani.
Alessio: Aya aspetta, ti prego
disse tutto d'un fiato
Aya: che vuoi
Alessio: voglio che tu mi spieghi perchè mi odi cosi tanto, non ricordo di aver fatto qualcosa
Aya: invece si che l'hai fatta
Alessio: allora spiegamela
Aya: e va bene, ricordi  a scuola il giorno in cui tu e i tuoi compagni saliste sopra nel nostro piano?!
Alessio: si
Aya: ecco quel giorno tu e i tuoi compagni entraste dentro il bagno femminile
Alessio: e quindi i miei compagni entravano sempre là
Aya: si è vero, ma quel giorni c'eri pure tu
Alessio: ah già vero
 Aya: quando entrasti tu e i tuoi compagni apriste una porta a caso, e li c'ero io
in quel momento diventai rossa e mi scese una lacrima
Aya: da quel giorno tutti mi presero in giro per colpa tua
Alessio rimase stizzito, perchè lui aveva completamente dimenticato quella vicenda, e non ricordava chi fosse la ragazza dentro al bagno
Alessio: scusami Aya io non sapevo
Aya: ormai è troppo tardi per le scuse
Alessio: ti prego
Aya: no.
E scappai via lasciando Alessio immobile li
sentivo che qualcuno mi stesse seguendo ma non m'importava
mi fermai in un vicolo fatto di erbe
Alessio si fermo cercando di capire dove mi fossi nascosta, dopo un po' entrò dentro quel vicolo e mi si avvicino 
Alessio: Aya scusami, non era stata colpa mia, i miei compagni mi constrinserò
Aya: senti ognuno è libero di agire come gli pare, quindi se tu non volevi non lo dovevi fare
Alessio: hai ragione pero' io 
Aya: tu che cosa, non sai che cosa ho passato in questi ultimi mesi per colpa tu, sei solo uno stronzo
Alessio: lo so, sono uno stronzo che in questo momento vuole starti vicino
Aya: non ti credo, mentre tutti venivo presa in giro c'eri anche tu, quindi non è vero, ora non mi cercare più.
Detto questo tornai a casa, senza ascoltare quello che diceva mia mamma mi buttai nel letto e involontariamente mi scese un lacrima e ripesai alle parole di Alessio.  
 
questo è il mio primo capitolo spero vi piaccia, fatemi sapere XDD
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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