Pairing: Albus/Scorpius

Prompt: abbraccio

Lanciata da Roberta Fanwriter 

(One shot che si ispira alla saga NG “Fra un Avada Kedavra e l’altro”, edita sempre da Aven90. Non è escluso, anzi è quasi sicuro, che tutto quello che posterò sulla NG si riferirà alla long creando così un universo sparaflashoso, ndr. Contenuti non a scopo di lucro)

C’è una leggera brezza, qui in Guferia. Mi pendo un po’ ad osservare il barbagianni che sta trasportando la lettera compromettente.

Ho finalmente deciso di dire ai miei che mi piace un uomo. mi sento libero da un peso, ma sicuramente papà comprenderà. Da quando ho parlato con Charity ho preso questa decisione, dopotutto meglio prima che poi, no?

“Potter” mi sento chiamare. È Scorpius, e mi rendo conto di averlo trascurato. Ma come fa ad essere così perfetto?

“Mi conosci da anni, eppure mi chiami Potter. E perché a James lo chiami per nome?” gli dico.

“Beh, lui non è Tassorosso” si difese. “A chi stavi scrivendo? A papino?”

Scuoto la testa. È talmente insensibile! “Sì. La cosa ti da fastidio?”

“Bah” fa spallucce lui, e come me si gode un po’ di brezza prima di tornare nel caos della scuola. “Comunque, se ti piace Edward, buttati e non pensare al fatto che sia etero. Perché soffrire per amore?”

Mai parole furono più vere, però Edward è così lontano che una nuvola mi ricorda lui.

“Ti dispiace se ti abbraccio?” gli chiedo, ignorando la vociona che vuole quell’abbraccio come un ripiego.

“Bah” fa spallucce lui. Io comunque lo abbraccio. È come abbracciare una colonna, ma meglio di niente.

“È dura, quando non ti capiscono” ammetto dietro di lui, ma Scorpius risponde “Non preoccuparti, Potter. La felicità arriverà anche per te… credo”

Mai parole furono più vere. Che Scorpius sia un guru e non lo sapevo?

“E per quanto riguarda James?” chiedo ancora, sempre aggrappato a Scorpius come se stessi per cadere in un precipizio buio.

“Che ne so, mica ho la bacchetta magica che risolve i tuoi problemi… anzi, che cavolo sto dicendo? Prendi la bacchetta e modifica i ricordi di James non appena ti vede sbavare su Edward e quello che ha di così affascinante che ti ha preso”

E tre. Mai Scorpius mi era sembrato così illuminato.

“Grazie, Scorpius”. Mi stacco dall’abbraccio. Adesso so quello che devo fare.

“Però non vantarti in giro, del fatto che mi hai abbracciato. A me piaceranno sempre le ragazze” mi dice, e io rido. I Serpeverde non sono poi così male.