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Autore: Harmony Knight    11/07/2013    0 recensioni
Estati da assaporare, l'università davanti a se, l'amore che fa tremare fin nel più profondo.
Sette amici, una spiaggia e la separazione da accettare.
Una vita da vivere.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Prologo


Il sole splendeva accecante, sembrava poter irradiare luce ovunque nel mondo e nell’universo.
I raggi scaldavano la sabbia rendendola bollente e scottavano la pelle dei bagnanti.
I fantastici sette, come tutti ci chiamavano, avevano fortunatamente trovato posto sotto un ombrellone.
“Attento scemo! Così mi fai cadere! Aia!” questa era Melissa che come al solito urlava a quello sconclusionato di Francesco che non riusciva mai a lasciarle uno spazietto sul lettino.
“Beh un modo per stare più comodi ci sarebbe..” il solito Cesco, come lo chiamo io, e le sue pessime battutine.
“Puoi scordartelo amico, la Meliz non la tocchi!” disse Giorgio con il suo inconfondibile accento Bolognese mentre faceva timidamente, anche se non lo dava tanto a vedere, spazio ad Arianna sull’asciugamano.
“Dov’è la Fede??” chiese Giorgio.
“Sarà in giro con l’Ale, quei due si sbaciucchiano sempre qualche stabilimento più giu” disse Edoardo, il ragazzo a cui ero più legata nella comitiva e che era sdraiato accanto a me sull’asciugamano.
Io, immersa in un’atmosfera di calma ( forse non così tanta calma.. ) , cercavo di rilassarmi per quanto i miei amici me lo permettessero.
“Hey sirenetta, sei svenuta?” mi sussurò Edo all’orecchio con l’accento Milanese che mi faceva impazzire.
Si, esatto, che mi faceva impazzire. Edo mi piaceva, neanche poco, e tutti lo sapevano.
Ma……Il particolare più sconvolgente? Anche io piacevo a lui, e come nel mio caso, neanche poco.
Però eravamo solo amici, e il perché ancora neanche lo so.
Cercando di riprendermi il più possibile dal torpore gli risposi di no con un cenno della testa e un sorriso, tenendo sempre gli occhi chiusi.
Edo capendo che volevo solo rilassarmi sorrise e si sdraiò girandosi di lato verso di me. Si, riuscivo persino a capire quando sorrideva pur avendo gli occhi chiusi. Direi che non c’è cosa più grave.
“Chi vuole fare il baaaagno??” urlò all’improvviso Francesco.
“IO! IO!” risposero subito tutti in coro.
Io, che mi stavo davvero per addormentare, gli feci cenno con la mano di andare senza di me.
Non l’avessi mai fatto.
Sentii due mani su una caviglia e due sull’altra. Due mani sul polso e due sull’altro.
Aprii di scatto gli occhi e vidi Melissa, Arianna, Giorgio e Francesco portarmi a peso morto verso la riva e Edoardo che se la rideva già per metà dentro l’acqua.
“Dai, no vi prego, ho freddo!”
“Sisi, la solita scusa Corinz!” disse Giorgio facendomi l’occhiolino.
Cercai di divincolarmi ridendo ma era tutto inutile, mi scagliarono in acqua facendomi fare un tuffo assurdo.
“Io vi ammazzo” dissi una volta riemersa, guardandoli male per scherzo e andai a bagnarli tutti.
 
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Quel giorno il sole non splendeva nel cielo, e sicuramente l’umore non era quello dei mesi precedenti.
Era metà agosto ed Edo doveva partire, per tornare nel suo paese vicino Milano.
“Eduz, ma così presto te ne devi andareeeeeeeeee?!” chiese Giorgio facendo finta di essere addolorato da morire, anche se era davvero triste per la sua partenza.
“Purtroppo sì, ma vi adoro raga, l’estate prossima torno e giuro che ci divertiamo da morire un’altra volta!”
Cominciarono i saluti.
Meli lo abbracciò forte, come Fede, e gli disse di comportarsi bene. Ari lo abbracciò timidamente ma con affetto augurandogli il meglio. Giorgio e Fra lo abbracciarono come fratelli, con tante rumorose pacche sulla schiena e stupide varie raccomandazioni.
Io ero pietrificata, letteralmente. Sentivo già un vuoto.
Mi avvicinai con i piedi pesanti ad Edo. Volevo dirgli qualcosa ma tutto suonava stupido e un groppo in gola grosso quanto un macigno mi impediva di articolare anche una sola parola.
Lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo, piangendo.
Lui mi abbracciò stretta a sua volta e quell’attimo sembrò eterno.
Dopo poco ci staccammo e mi disse di farmi forza, che non era la fine del mondo e che ci saremmo sentiti e rivisti. Annuii e gli augurai buona fortuna e lui fece lo stesso con me.
Sentimmo un clacson suonare, era sua madre. Era venuta anche lei in vacanza con il marito nonostante il figlio avesse ormai ventuno anni.
Lo accompagnammo fino alla strada ma ogni passo era una fitta di dolore.
Prima di attraversare si voltò e ci disse “ Dai, state su, ci vediamo l’estate prossima!” e se ne andò.






Angolo dell'autrice

Ciao gente! So di essere mancata un sacco di tempo e di aver scritto ff senza fine ma... rieccomi!
Questa cerco di finirla, giuro.
Genere diverso, personaggi più o meno ispirati alla mia vita... si farà schifo :)
La vicenda è ambientata nelle Marche, più precisamente in provincia di Ancona e i ragazzi hanno tutti dai 20 ai 22 anni.
"Godetevi" il prologo , a breve spero di poter postare il primo vero capitolo.
Adios! ;)

 
  
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