Prologo

-Alyson Payne scendi subito giù!- Gridò mia madre. 

E’ possibile che in questa casa non si possa stare un attimo in santa pace? Eppure siamo a luglio e la scuola è finita, non c’è bisogno di farmi alzare alle sette di mattina, ma a quanto pare per mia madre non è lo stesso. È da tipo un’ora che sta urlando per farmi scendere di sotto e sicuramente non smetterà finchè  non aprirò quella maledetta porta. 

-Mammaaaaaa! Sono sveglia eccomi!- urlo a mia volta in modo che lei possa sentirmi ed evitare di entrare nella mia camere, armata di scopa e secchio con l’acqua.

- Muoviti che tuo padre deve dirti una cosa!-

Uff.. è adesso che vuole, mi sembra che non ho combinato ancora nessun guaio, o sbaglio? 

Certo che ti sbagli Alyson, non ricordi cosa hai fatto ieri sera prima di andare a letto?

Oh stupida vocina non sai quanto mi sei mancata. Ed ho il piacere di presentarci colei che dovrebbe essere la mia coscienza, ma che invece di aiutarmi, mi da solo fastidio!

Smettila di dire queste cose, io sono buona sei tu che combini sempre guai!

A proposito di guai, ora che hai fatto venire in mente ieri sera ho tinto di blu il cane della signora affianco come si chiama? Cocco, cosmo…o

Coco si chiama coco, non quante volte te lo detto!

Oh ma sta zitta!

Forse i miei genitori l’hanno scoperto e hanno già in piano una punizione per farmela pagare, oppure vogliono mandarmi dalle suore! 

Oh no, vocina aiutami io non voglio diventare suora! Ti prego dimmi cosa fare, io ho molto da vivere, devo conoscere ancora moltissimi ragazzi, e non voglio indossare quei cosi che portano in testa le suore!

Oh cara mia tu sei un caso perso! Dalle suore se certo…

-Alyson sei pronta?- Ed ecco di nuovo all’attacco la mia amata mammina.

Esco dalla mia camera e vado in cucina dove trovo i miei genitori.

-In mia difesa posso dire che non è colpa mia se i puffi sono azzurri, e che Dragon Ball fa solo alle tre del pomeriggio. Ho provato a parlare con Mila e Shiro ma non mi danno ascolto, gli ho detto che insieme ad Holly e Benji sarebbero un bellissimo quartetto, ma vogliono stare da soli! E poi se zia Peppa si è tagliata i capelli che ci posso fare? Oh mamma credimi non volevo dipingere il cane di blu!- 

-Hai finito di dire stronzate?? Dobbiamo dirti una cosa importantissima!-

-Ho mamma la finezza è proprio dalla tua parte! Su ditemi tutto!-

-Bene andrai a vivere da tuo fratello- 

Già, mio fratello; Liam James Payne. Il ragazzo più rompicoglioni e dolce allo stesso tempo che esista sulla faccia della Terra. Siamo completamente diversi ed incredibilmente uguali, non potevo chiedere di meglio. 

Lui vive a Bradford insieme ai suoi amici, i soliti malati mentali che si trovano in giro e, soprattutto, nei locali a luci rosse e magari con qualche cubista a fare chissà cosa.

-Oh porca paletta cosa hai detto? Ma sei pazza? Io non mi muovo da qua!-

-Su dai piccola vedrai che lui e i suoi amici riusciranno, come dire a calmarti- disse mio padre.

-A calmarmi un unicorno! Io non voglio andare da loro, sai benissimo che non andiamo d’accordo. Siamo come il burro e la marmellata, oh aspetta il burro e la marmellata vanno bene insieme, almeno per i tedeschi. Un attimo che te ne trovo uno… ecco.. come il latte è la coca cola, non vanno bene insieme giusto? –

-Niente storie, partirai domani sera!-

Oh era meglio andare dalle suore a sto punto, è vero vocina su dammi ragione, ti prego.

È no che non ti do ragione Liam è pur sempre tuo fratello e poi, puoi scoparti i suoi amici.

Oh bella l’idea degli amici, ci penserò, finalmente stai iniziando a capire come le penso, se vai avanti così potresti piacermi.

-Uff.. papi non è giusto, io voglio stare qui, prometto che lascerò il cane della vicina in pace!-

Sappiamo tutte e due che non l’ho farai.

Ma vuoi stare zitta? Non è colpa mia, è che mi piace da morire vedere la padrona incazzata, non sia che ridere.

-Su sali sopra e prepara le valigie.- disse mio padre

-Dirò a zia Peppa di venire a tagliare i capelli anche a voi. Magari a te mamma faccio fare una cresta sai ti ci vedo bene.-

Salii le scale pronta per andare in camera mia cantando una delle mie canzoncine. Un cocomero tondo tondo che volva essere il più forte del mondo che voleva tutti quanti superare un bel giorno si mise a? mangiare! Gnam, gnam si mise a mangiare…

-Alyson la vuoi finire di cantare queste stupide canzoncine?- ed ecco a voi anche mia sorella, Nicola.

In questa casa sono io la più simpatica. Si si sono proprio io.

Bèh comunque me ne fregai di quello che disse e continuai a camminare cantando.

Sai se non canteresti queste canzoni potresti fare anche la cantante con la voce che ti ritrovi.

Uffa ma sei sempre qui? Non ha i nient’altro da fare? Io canto quello che mi pare. Anzi fai na cosa ripeti con me: lo squalò, le petit squalò… ma tu non ripeti!

Mi dispiace ma io non farò la tua fine.

Sei solo una stupida vocina che non ha un cazzo da fare!

Ti rendi conto che così offendi solo te stessa? Io sono la tua coscienza! Quando lo capirai?

Ti sbagli tu non sei proprio nessuno!

Quando metterai la testa a posto?

Comunque tu non pensi che Hanna Montana non avrebbe dovuto rivelare al mondo la sua vera identità? Io la penso così. E poi secondo te Bruno Mars si tinge i capelli? Chissà quanti soldi avrà Michel Telò, più di Berlusconi? Naah non credo. Pensi che dopo tanti anni Heidi sarà cresciuta? In tv fanno vedere sempre gli stessi episodi, per lo meno Giorgi cresce.

Ti prego smettila, ti prometto che non affronterò ma più argomenti seri con te!

Ma io ero seria, Hannah Montana starebbe molto meglio se non avesse svelato al mondo chi era! 

Vi prego, qualcuno mi aiuti!

Ma perché secondo te non è vero?

Su prepara le valigie che è meglio!

Posso farti una domanda? 

L’ultima.

Ti va di diventare un unicorno arancione? Sai io sono azzurro è una mia amica è rosa. Che fai allora, ti aggiungi a noi?

Alyson, vai a fatti fottere.

Okay a dopo.