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Autore: Revengeance_    11/07/2013    2 recensioni
-Abbiamo un posto libero sul volo per New York che sta per partire, se vuole seguirmi saremo lieti di farla imbarcare immediatamente-
mi sorrise, leziosa e falsa. Mi voltai verso Lee per dirle di andare lei, mi capì e mi bloccò prima che potessi parlare
-Vai-
-Sei sicura?-
-Sicurissima-
prese un respiro profondo, frugò nella sua borsa e mi allungò una cartellina
-Questo è un addio Gerard Way-
concluse tristemente e con gli occhi lucidi, mentre la hostess mi trascinava, letteralmente, via, senza darmi il tempo di chiedere a quella ragazza dal trolley rosso come facesse a sapere il mio cognome.
Genere: Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Clairvoyant Disease

-Scusa, sei seduto sui miei disegni.-
un paio di occhi verde-nocciola mi trafissero, come se avessi ucciso qualcuno. In effetti erano i suoi disegni.
-Perdonami-
mi alzai, velocemente, mentre dagli altoparlanti dell'aereoporto una voce femminile chiamava gli ultimi ritardatari per un volo locale
-Comunque piacere, Lee-
si presentò, sorseggiando da una bottiglietta del thè verde
-Gerard-
non ero abituato a fare conversazione, nessuno mi si avvicinava volontariamente ne tantomeno mi parlava
-Cosa vai a fare a New York, Gerard?-
mi iniziava a piacere il conversare, con Lee
-A presentare dei bozzetti per un cartone animato.-
mi guardò quasi schifata
-Sei un cartoonista?-
-Un fumettista..-
la corressi
-..solo che quel mondo non sembra apprezzare i miei lavori.-
sorrise
-Spero apprezzi i miei-
buttò lì e capii di essermi seduto sul suo sogno, ecco il perchè dello sguardo assassino. Rimanemmo in silenzio, seduti vicini
-Cosa pensi degli aereoporti?-
mi chiese, come se fosse una domanda normale tipo "Che ne pensi del tempo?" oppure "Con o senza zucchero?", ma lei era una fumettista e i fumettisti non pensano mai cose banali
-Penso che siano ispiratori, potrei inventarmi una storia su ognuno di loro semplicemente osservandoli per qualche secondo-
risposi, accennando a tutta la gente che ci circondava con la bacchettina di plastica che avevo usato per girare il caffè ore prima e che ancora non avevo buttato
-Tu che ne pensi?-
bevve un altro sorso di thè stendendo le labbra pallide in un sorriso, prima di rispondermi
-Mi piace la tua risposta, secondo me ogni aereoporto ha una storia a sè perchè è un'altra citta o stato: c'è New York e poi l'aereoporto di New York, c'è Roma e l'aereoporto di Roma..-
la interruppi
-Poi c'è l'aereoporto di Atlanta.-
ridacchiammo
-La povera città di Atlanta non se la fila mai nessuno-
fece finta di asciugarsi tristemente una lacrima e scoppiammo a ridere, era tempo che non lo facevo di cuore grazie a qualcuno che non fosse mio fratello. Ritornammo al silenzio.
-Perchè disegni?-
esordii io, prendendo coraggio e iniziando un'altra conversazione con quella ragazza che portava il secondo nome di mia nonna
-Perchè è l'unico modo per salvare il mondo-
-Cosa?-
-L'arte, Gerard, l'arte è l'arma per salvare il mondo. Anche se il disegno non è nulla in confronto alla musica-
mi piaceva il suo modo di pensare, anche se ero decisamente più portato a disegnare che a suonare una chitarra
-Per chi vorresti salvarlo?-
"Perchè" era troppo banale, dopotutto anche io ero un artista
-Per mia figlia.-
sgranai gli occhi, era più giovane di me, non doveva avere neanche vent'anni
-Hai una figlia?-
le domandai, regolando il tono in modo che non sembrasse stupito: o almeno non troppo
-No, ma mi piacerebbe averne una, un giorno, la chiamerei Bandit Lee-
la guardai storto, va bene essere artisti eccentrici ma quel nome era veramente strano!
-Che razza di nome è Bandit?!-
-Il mio-
rispose, per niente piccata
-Il mio nome completo è Bandit Lee Woodland-
mi informò
-E daresti il tuo stesso nome a tua figlia?-
-Voi maschi lo fate, se esiste Brian Elwin Haner Junior perchè non potrebbe esistere Bandit Lee "Woodland" Junior?-
rimasi in silenzio: in effetti aveva ragione, perchè no?
-Conosci gli Avenged Sevenfold-
affermai
-Ovvio che li conosco, sono di Huntington Beach anche io-
se veniva dalla California allora..
-Perchè sei in questo aereoporto?-
-Fare scali costa meno-
mentre stavo per risponderle si avvicinò un'hostess di terra
-Lei è il signor Way?-
-Si-
-Abbiamo un posto libero sul volo per New York che sta per partire, se vuole seguirmi saremo lieti di farla imbarcare immediatamente-
mi sorrise, leziosa e falsa. Mi voltai verso Lee per dirle di andare lei, mi capì e mi bloccò prima che potessi parlare
-Vai-
-Sei sicura?-
-Sicurissima-
prese un respiro profondo, frugò nella sua borsa e mi allungò una cartellina
-Questo è un addio Gerard Way-
concluse tristemente e con gli occhi lucidi, mentre l'hostess mi trascinava, letteralmente, via, senza darmi il tempo di chiedere a quella ragazza dal trolley rosso come facesse a sapere il mio cognome.
Poco prima che scomparissi per salire sull'aereo mi sentii chiamare
-Gerard!-
mi voltai verso Lee, la sua maglietta gialla visibilissima in fondo al corridoio
-Ricorda, l'arte è l'arma! E non c'è nulla di più potente della musica!-
feci a malapena in tempo a sentire le ultime parole che mi avviai, spinto dalla solita scorbutica hostess, per il corridoio che mi portava al velivolo.
Mi sedetti al mio posto e mi concentrai sulla cartellina, "Gerard Arthur Way" recitava l'etichetta
-Chi sei in realtà Bandit?-
chiesi ad alta voce, senza ovviamente ricevere risposta. Aprii la cartelletta e iniziai a tirare fuori disegni su disegni: erano decine e decine, rimasi incantato dall'uso di nero, grigio, bianco, rosso e di altri colori più forti e caldi.
A metà della raccolta, più o meno, c'era il disegno di quella che mi sembrava una parata, ma era strana: tutti erano vestiti di nero e sembravano incarnere il macabro e la morte; in basso a destra c'era il titolo "The Black Parade" e la stessa firma strana che avevo notato negli schizzi precedenti, solo più leggibile: non era il suo nome, era il titolo di una canzone dei suoi amati Sevenfold. Clairvoyant Disease, malattia del chiaroveggente.
Avevo sentito parlare di Clairvoyant, tutti quelli che l'avevano incontrata avevano detto che era stata un'esperienza incredibile, a me era sembrata solo una ragazza simpatica, profonda e un po' svitata.
Girai il foglio della parata nera e vidi, in un angolino, lo schizzo di un occhio dall'iride colorato in modo da sembrare cangiante e con due iniziali vicino "F.I.": era splendido.

Arrivai nella grande mela molto in anticipo rispetto all'orario del mio colloquio, quindi continuai a guardarei disegni di Bandit cercando di coglierne ogni singolo particolare. Durante l'"ispezione" notai un disegno molto colorato: rappresentava un uomo, o un ragazzo, dai capelli rossi e con una mascherina gialla da carnevale sul volto, indossava jeans sbiaditi e una giacca blu, bianca e rossa, il fumo che usciva da quella che sembrava una pisola laser gialla diveniva una scritta "Party Poison"
-Carino..-
commentai ad alta voce, una leggera folata di vento fece sventolare un post-it giallo attaccati in fondo al foglio
"11 settembre 2001: ricordati di tutto questo Gerard, soprattutto che l'arte è l'arma."
la data era di quello stesso giorno, il foglietto lo finii di leggere poco prima che il mio vecchio volo, il suo volo, l'aereo su cui volava Bandit Lee Woodland, rendesse New York l'inferno.

 

Angolino di Baka:
Questa.. Cosa, l'ho scritta alle 7 di mattina dopo averci pensato "lucidamente" per due ore, in pratica alle 5 ho pensato questa roba e poi mi sono alzata per scriverla febbrilmente su un foglio strappato da un quaderno a caso (che poi si è rivelato quello di greco ma chissenefrega).
L'ho riletto solo adesso ricopiandolo quindi ci potrebbero essere ancora errori e scusatemi per questo. 
Poi dovevo specificare un paio di cosette:
-So perfettamente che Waking the Fallen (quindi Clairvoyant Disease) è uscito nel 2003, ma poi mi rendeva nulla tutta 'sta roba.
-Gerard era già a NewYork l'11 settembre, ma uno dei voli che si sono schiantati contro le twin towers veniva veramente da Newark.

***
Grazie per l'attenzione, spero veramente che vi sia piaciuta perchè questa non è stata tanto pensata: è ispirazione pura. Lasciate una recensione anche se non vi è piaciuta, magari la prossima volta evito di alzarmi presto e invece di scrivere cazzate ronfo fino all'ora di pranzo. ^^

Revengeance_



 

   
 
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