Ann era una ragazza strana, o almeno così la definivano gli altri talmente spesso che pure lei ci si era abituata. Ann aveva dei luoghi, dei posti, delle persone, che amava follemente. quando vi andava, tornava poi in mezzo agli altri felice come un raggio di sole, ma aveva una stilla di terrore per ogni goccia di sangue: aveva paura svanissero. Credeva che a condividere la felicità qualcuno gliel'avrebbe distrutta. Lo crede ancora. Si è spenta qualche settimana fa, spingendosi troppo a fondo sulla lama di un amico con cui cercava di condividere il piacere del suo amato sport: la scherma.