Hiei aveva sempre odiato il freddo.
Quella sensazione pungente che sembrava riuscire a perforare perfino la sua anima nera.
Il castello errante era il luogo più freddo del mondo degli spettri. E lui era nato là.
Guardandosi intorno non riusciva quasi a crederci….. che un essere fatto di fuoco e fiamme come lui fosse potuto nascere da qualcuno che viveva lì.
Da quando era nato aveva desiderato tornare in quel luogo

(le ucciderò tutte)

vedere con i suoi occhi le sue carnefici

(distruggerò tutto)

ora era lì, e quel luogo fatto di neve e ghiaccio era povero e squallido.
“devono morire tutte”

(ho freddo)

“pensavate che fossi morto vero?”

(ho freddo)

“pensavate che non avrei più potuto mettere piede qui vero?”

(la neve mi penetra dentro)

“avevate ragione a temermi”

(non sento più le mani)

“io vi porterò davvero alla rovina”

(non sento più i piedi)

“io segnerò l’estinzione della vostra razza…. Proprio come avevate predetto”

(non sento più neanche le interiora)

Ma una volta arrivato e vista la gente e la desolazione del luogo la voglia di uccidere passa
“queste donne desiderano solo morire”

(io le odio)

“queste donne sperano che io le uccida”

(non esaudirò mai un loro desiderio)

il gelo gli entra nelle ossa
questa gente gli fa pena soltanto

(sono nato qui ma non ho nulla di questo luogo pietoso)

ma continua ancora a guardarsi intorno

(c’è solo una cosa che importa)

solo neve, ghiaccio, vento, gelo, neve, ghiaccio

(solo una cosa che amo)

se ne va lentamente

(non c’è neanche qui)

odia ancora di più quel posto inutile mentre gli volta le spalle

(non c’è traccia di lei)

Hiei aveva sempre odiato il freddo
Eppure viveva solo….. per incontrarlo almeno una volta di persona.