12/07/2013
4 recensioniI can't forget the time or place
Where we just meet
She's just the girl for me
And want all the world to see
We've met» The Beatles- I’ve Just Seen A Face
Era un’altra noiosissima giornata grigia e piovosa,come se ne vedono tante a Londra. Ed ovviamente ero in macchina bloccato nel traffico e immerso nei miei pensieri poetici.
Okay,non erano proprio poetici,ma che ci potevo fare? Mica comandavo io la mia testa.
Decido di accendere la radio per cercare di distrarmi un po’: mi aspettava una giornata molto lunga e faticosa in sala registrazione,mancava un mese alla consegna dei brani e io non ero neanche a metà lavoro. Ma neanche questo era colpa mia. Mica potevo ordinare al cervello: fammi venire l’ispirazione per nuovi brani!
Ammettiamolo,non potevo comandare niente e nessuno.
Cambio stazione radio e accendo la BBC,che stava trasmettendo in diretta le notizie riguardo la guerra civile siriana «La Croce Rossa internazionale ha dichiarato che il conflitto in Siria è così diffuso da essere classificabile a tutti gli effetti come "guerra civile.»
Perchè tutte queste guerre? Dio mio,che mondo di merda.
E io che volevo incidere il mio nuovo disco basandomi su un concetto classico: 13 canzoni d’amore! Siamo seri,chi lo comprerebbe? La gente qui è più impegnata a uccidersi e a sterminare la razza umana che a pensare all’amore!
Vengo risvegliato da questo «pensiero filosofico» dal suono di un clacson del tizio dietro di me. Va bene,ho capito.. si calmi. Faccio un cenno di scuse con la mano fuori dal finestrino e avanzo di poco, fermandomi giusto in tempo prima di sbattere...NOO!
Sento un tonfo abbastanza forte e sobbalzo,mettendomi la mano davanti la bocca: che disastro!
Non mi sono fermato abbastanza in tempo e ho sbattuto all’auto di fronte la mia,oddio!
E ora che faccio?
Decido di scendere dalla macchina e mi avvicino al posto del guidatore della Toyota,controllando se stia bene.
«Ehm.. va tutto bene?»chiedo timidamente
«Tu che dici?»urla una ragazza sulla trentina scendendo improvvisamente dall’auto e avvicinandosi al bagagliaio
«Scusa,calmati per favore»
«Calmarmi? Come faccio a calmarmi se mi hai quasi distrutto l’auto?»
‘Distrutto l’auto?’ penso fra me e me ‘Ma se a malapena le avrò fatto qualche graffio!’
Guardo l’auto e.. in effetti non era qualche graffio,era qualcosina di più! Avevo distrutto completamente il faro posteriore destro,lasciato tante ammaccature sul cofano ed era perfino caduto il simbolo della Toyota!
‘Bel disastro Michael,complimenti!’ dice la mia parte ‘seria’ della testa ‘Oh,ma sta zitto una volta tanto!’ risponde l’altra parte,più stupida.
Okay,sono ufficialmente da manicomio!
«Oddio scusa! Vuoi che chiami la polizia?»chiedo stupidamente: certo che vuole che la chiami!
«No guarda,io pensavo di restare qua a guardarti e sentire le tue stupide scusa. E ora come faccio? Sono rovinata!»
Qualche minuto dopo arriva la polizia, che ricostruisce il tamponamento e io mi prendo tutte le colpe del fatto,sotto lo sguardo ancora arrabbiato della ragazza.
«Ehm.. devo chiamare l’assicurazione per avvisarla che devi pagarti tutti i danni?»chiedo prendendo il telefono in mano
«Certo.»risponde secca per poi girarsi dall’altra parte.
Ma guarda tu che tipetto! Si che le ho praticamente quasi distrutto l’auto,ma le ho chiesto scusa un’infinità di volte e mi sono pure offerto di pagarle i danni. E poi,anche la mia macchina non è messa bene!
‘E’ ovvio che devi pagarli tu i danni,Michael!’ ecco che riprende la mia parte ‘seria’ ‘Pensavi che pagava lei la tua stupidità? Ma lo conosci il codice stradale?’
Che cretino che sono!
Chiamo l’assicurazione e l’avviso della bella spesa che l’aspetta,poi torno a rivolgermi alla ragazza. Troppo tardi,sembra che voleva parlarmi prima lei.
«Credo che ora ti tocchi accompagnarmi fino a casa,il carrattrezzi si sta portando via la mia Toyota!»dice indicando il veicolo.
«Certo,dove abiti?»
«Vicino Piccadilly Circuì,lasciami là»
Durante il viaggio non spiccica neanche una parola e cambia in continuazione stazione radio: sta iniziando a darmi sui nervi!
«Smettila! Non sei nella tua macchina,quindi sei pregata di stare ferma e non toccare più nulla»la ammonisco tenendo gli occhi sulla strada.
Come risposta ricevo solo uno sbuffo e un silenzioso ‘ma va’ a cagare..’
Siamo arrivati: sia lodato il Cielo!
Prima di farla scendere le voglio chiedere una cosa
«Scusa.. posso sapere almeno come ti chiami?»
«Ellis.»
«Mhm.. io sono..»ma non mi faccio in tempo a finire la frase che lei ha già chiuso la portiera e si sta dirigendo tranquillamente verso una delle vie della piazza.
Ma che educazione!
Ellis,eh? Mi ricorda tanto la mia compagna di banco delle elementari,mi pare si chiamasse Elouise. Era una bambina francese, che portava sempre i codini con i pom-poms,o due treccine, era sempre gentile e dolce, la adoravano tutti in classe! E’ stata anche la mia fidanzatina per quattro giorni,wow!
Ma era impossibile che Ellis ed Elouise fossero la stessa persona,erano troppo diverse di carattere,anche se avevano gli stessi occhini neri!
Mi risveglio da quest’altro pensiero sempre grazie a un clacson,ma stavolta sto attento a dove mi fermo: non vorrei causare altri incidenti o danni!
Ehilaaaa bella gente! Allora..questo è il primo capitolo (ovvio,no? che sono stupida lol) potreste recensirlo? Anche le critiche vanno bene,devo sapere se vi è piaciuto e se vale la pena di continuarlo,grazie :3 su twitter sono @shakjra o @pennimansmile,se volete dirmi qualcosa c: