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Autore: fracca    12/07/2013    1 recensioni
E non so perché se provavo a scrivere smile,si correggeva automaticamente con la parola amore. Perché quando si ama tutto è più bello,si scherza,si è felici,il cuore batte a mille e si sorride. E a quel punto la parola smile iniziò ad avere un altro nome e quel nome era il tuo.
RAGAZZE LA STORIA NON E MIA E DI UNA MIA CARISSIMA AMICA... IO LA STO PUBBLICANDO PERCHE ME LO HA CHIESTO LEI.
SE VOLETE CONTATARLA PER SAPERE QUALUNQUE COSA ECCO IL LINK DEL SUO PROFILO FACEBOOK:https://www.facebook.com/federiicaa.cordisco?fref=ts
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La confusione totale era nel mio dna,ne ero sicura.
Desiderai per un istante non aver mai avuto quella sveglia accanto alle mie orecchie,ma inevitabilmente mi sarei dovuta alzare per uscire di corsa.
Mi dovetti velocizzare e capii che il mio stomaco ,tanto quanto la mia testa erano in sobuglio ;corsi in bagno e mi diressi verso la tazza e cacciai tante sostanze dal gusto disgustoso. Quando mi calmai,mi iniziai a preparare e notando il ritardo che stavo facendo, corsi verso la porta per richiuderla pochi istanti dopo.
Dovevo andare al solito edificio dove facevo teatro ormai da anni.
A pochi metri da casa c'erano cartelloni pubblicitari sull'amore,centri per incontrarsi o eventi che avrebbero avuto luogo a teatro.
Io non credevo più da anni nell'amore,nella felicità e in tante piccole cose che potevano rendere la vita delle persone migliori,credevo negli attimi che erano sempre diversi,collegati tra loro,ma diversi e che l'unica cosa nella vita che non avrei mai avuto era l'amore.
l'amore di una famiglia andata persa chissà quando,l'amore di un ragazzo che mi avrebbe solo usato.
Dov'era finita Becky Dewayne? Davvero,mi promisi che tutto questo non avrebbe più fatto parte della mia vita,che la famiglia non sarebbe stata più un mio progetto,che la carriera era una carriera e che doveva essere sempre al mio primo posto nelle cose da pensare. Ma era davvero questo quello che volevo? 
No,queste cose non avrebbero mai fatto parte di te Becky mi risposti da sola un giorno guardando alla tv un film d'amore.Per me era tutta roba superficiale che se c'era o non c'era era lo stesso,ma sapevo perfettamente che in fondo in fondo era solo un metodo per auto-convincermi e non farmi soffrire ancora di più di quanto già non facessi.
Ma se l'amore per la famiglia e per un fidanzato non c'erano,io avrei avuto l'amore per la carriera,l'amore per il teatro che non poteva battere nessuno..e così speravo con tutto il cuore che un giorno,su quel cartellone,ci fosse appeso anche il mio manifesto.
Becky in qualche opera importante,dove chiunque avrebbe pagato qualsiasi cosa pur di andarmi a vedere ed emozionarsi solo in una o due ore di scena,non potevo chiedere di meglio. 
E così fantasticai guardandoli,persa completamente nel mio mondo,mentre mi brillarono gli occhi.
Guardai un manifesto di sfuggita e mi ricordai che dovevo chiamare Alyssa.
Lei non faceva teatro,ma mi sosteneva tantissimo,premeva molto sulla mia riuscita,probabilmente lei ci credeva più di me in tutto quello che facevo,e magari anche se sbagliavo ..era sempre lì pronta ad aiutarmi.
Mi ricordai di quando eravamo alle superiori ed ebbi dei momenti difficili,non volevo più essere la ragazza considerata inutile,la ragazza troppo stupida,troppo intelligente,troppo magra,troppo alta,troppo infantile o troppo matura,tutti quei troppo che mi costavano una confusione in testa inimmaginabile e lei mi aiutò,senza saperlo,a volte anche solo con la sua presenza mi faceva sentire meno inutile di quanto mi sentissi .
"gli amici si aiutano sempre,non c'è bisogno di chiederlo" ricordai bene quella sua frase ,ma sapevo perfettamente di non averla mai ringraziata davvero. Probabilmente avevo troppo paura di mettere in luce quei pensieri che io stessa volevo rinnegare.
Camminai in modo frettoloso,perché la testa,lo stomaco e tutti quei pensieri mi avevano fatto confondere e rallentare il passo ancora di più. Avevo il vento tra i capelli e questo non mi permise di vedere tanto bene la strada tanto da essere quasi messa sotto per ben due volte.

Entrai nell'edificio a tre piani. Era abbastanza vecchio come palazzo,ma non importava perché quel luogo veniva animato ogni volta che qualcuno iniziava ad interpretare qualcosa e dovevo ammetterlo : lo facevamo bene.
Oltrepassai l'uscio della porta e vidi tutti i ragazzi della compagnia scambiare qualche chiacchiera.
"buongiorno Becky" sentì dire. Era Jon euforico .
"Ragazzi un po' di silenzio,finalmente siamo tutti "-disse battendo due volte le mani per attirare l'attenzione e poco dopo aggiustandosi le ciocche laterali grigie con la mano segno evidente della sua cinquantina d’anni che riusciva a portare in modo brillante sempre con un sorriso sulle labbra.
"Ragazzi vorrei dirvi che quest'anno vorrei proporre un qualcosa di nuovo,non la solita commedia,avevo pensato che ormai come compagnia siamo cresciuti e che quest'anno si debbano fare,come sempre,le cose per bene. Io vi propongo Romeo e Giulietta ;non è un romanzo,ma una tragedia anche se possiede tutti i requisiti adatti per un romanzo:amore ,odio,amicizia,morte,intrighi e sorprese. So che è una delle opere più rappresentate al mondo,ma è un opera che va bene in qualsiasi tempo e luogo. In quest'opera si possono notare perfettamente i difetti umani ,l'amore che in un certo senso non ha un lieto fine,l'ambiguità che anche se in situazioni diverse troviamo nel quotidiano.
iniziamo a lavorare da subito affinché diventi un qualcosa di travolgente e divertente per tutti,finché noi ci divertiamo,siamo rilassati,in pace con noi stessi e lasciamo i nostri problemi al di fuori di questa stanza,noi riusciremo a fare le cose per bene,e lo spettacolo tra qualche mese,sarà perfetto". 
Era entusiasta delle sue parole e dopo alcuni scambi di sguardi tra di noi riuscii a capire che eravamo tutti d'accordo:volevamo farlo.
Dopo esserci esercitati, a fine lezione ci dirigemmo verso l'angolo a destra della sala,dove mettevamo tutti le nostre borse,pronti per andarcene.
"Ragazzi,la prossima volta darò le parti,il copione è già pronto ,vuole solo essere imparato a memoria" .
"va bene Jon" disse Liam
"portali,non te ne dimenticare!" aggiunse Harry.
"Ciao ragazzi ,ci vediamo "-dissi io andandomene con un sorriso.
Scesi la prima rampa di scale distrutta,ma contenta della nuova opera da realizzare.
"Hey Becky aspettami" mi girai e notai Anica e Diane scendere ancora più veloci di me in modo tale da raggiungermi. 
"Hey " risposi io 
"oggi,non hai parlato molto,cos'è successo?" domandò Anica
"niente ,sono solo stanca " 
"sembri diversa,come hai trascorso queste settimane senza di noi?" chiese Diane
"male,mi mancavate ragazze!"
"Aww ci sei mancata anche tu" affermò Anica senza pensarci due volte mentre Diane mi abbracciava.

Intanto tutti iniziarono a scendere e tra quelle piccole pareti si sentì ancora di più il rumore che creavano le nostre voci. Eravamo cambiati dagli anni precedenti,non eravamo più i soliti adolescenti,eravamo diversi,lo avevo notato.
Mi girai verso Diane.Lei continuava a parlare di cosa aveva fatto nelle settimane estive,ma nonostante la sua chiacchiera fosse interessante ero del tutto concentrata in un qualcosa di inverosimile.
Mancavano solo pochi gradini e saremmo usciti da quell'edificio eppure Liam e Harry continuavano a farsi scherzi tra loro.Niall cercò disperatamente il telefono in tasca,notando poco dopo che ad averlo era Louis mentre Beck moriva dalle risate in coda al gruppo.
"Becky attenta alle gambe,potresti inciampare da un momento all'altro" sogghignò Louis
"ah ah ah ragazzi crescete un po' ,ormai non avete più 15 anni" risposi io senza girarmi 
"giusto ne abbiamo 19,questo cambia tutto,ormai siamo dei machi!" disse in tono scherzoso Beck mostrando l'avambraccio senza muscoli. Ci fu una risata di sottofondo e pochi secondi dopo eravamo tutti fuori. 
Intanto ognuno aveva preso la propria strada .Liam e Niall avevano da poco preso la patente e cercavano di sfoggiare al meglio le loro nuovo auto,alcune ragazze stavano correndo per prendere l'ultimo bus della giornata, Louis avvicinarsi alla sua moto e a me toccava andare a piedi come sempre.
Mi incamminai e dopo una decina di minuti arrivai a casa.Mi feci una doccia e spazzolai con cura i miei capelli mentre me li asciugai dopo. 
Andai a prendere il mio solito libro preferito nella libreria e meticolosamente lo tenni appoggiato sulle mie gambe.Iniziai a leggere qualche rigo anche se ormai quelle frasi le avevo imparate a memoria a furia di rileggere,ma non importava continuai fin quando non fui distratta dalle gocce d'acqua che cadevano in modo irregolare sul vetro.
Mi soffermai a pensare al vento,su quanto non si sentisse e rendesse tutto così calmo anche se tutto stava cambiando come il tempo. La mia vita ne era un esempio: stava cambiando di giorno in giorno e tutte le responsabilità che stavo ricevendo mi stavano facendo tremare.
Mi Ricordai di quando a nove anni era un divertimento guardare il panorama ,adesso era come guardare in bianco e nero tutto il mondo e sentirmi rinchiusa,da sola ...e la solitudine mi faceva sempre paura.
Le gocce andavano sempre più veloci e nel frattempo mi scappò una lacrima o un po' di più.
Sentii un rumore di chiavi e vidi Liam entrare dalla porta. Cercai il più in fretta possibile di asciugare le lacrime tirando anche su con il naso. Mi guardò con tenerezza e mi abbracciò.
Al suo tocco ero già partita,ormai le lacrime andavano ancora più veloci ed irregolari.
"hey" sussurrò . Avevo paura di rimanere di nuovo sola e crollai senza un vero motivo.
Le sue braccia erano calde,forti ,così possenti da farmi sentire protetta anche solo per una manciata di minuti. Singhiozzai e sentii le sue labbra baciare la mia fronte in modo così leggero da sembrare solo aver sfiorato davvero una parte di me.
"non piangere,io sono qui,qualunque cosa ti sia accaduta non ti preoccupare "
Ero del tutto confusa,lui era il mio migliore amico,eppure mi faceva sentire bene.
Era una persona meravigliosa,era sempre disponibile per me.Il suo forte senso di responsabilità era quasi sempre presente nella sua vita.Era il mio esatto opposto.
Lui era sempre stato il mio bianco e io perennemente il suo nero,ma adesso guardando fuori notai che tutto aveva preso il nostro colore ed era così buffo e dolce ad essere stretti tanto da sembrare una cosa sola. Le gocce ormai sembravano avere un senso più profondo di prima ed anch'io cominciai ad essere più serena.Mi girai un attimo.
"Non lasciarmi andare,resta qui " bofonchiai
"io resterò" affermò con un sorriso e le sue braccia mi fecero calore per tutta la notte.
  
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