Lui
era vento.
Lo
sentiva sempre su di sé, senza mai riuscire ad
afferrarlo. La sua presenza soffiava sulla sua pelle, la circondava, a
volte la
soffocava.
Ma
non sarebbe mai riuscita a trattenerlo.
E
quei pochi, effimeri momenti in cui credeva di avercela
fatta, di essere riuscita a tenerlo con lei, erano talmente brevi che
potevano
essere presi per sogni, per giochi della sua immaginazione.
Ma
nonostante tutto lui c’era.
Forse
non poteva vederlo, né toccarlo, ma lo sentiva.
Lui
era sempre con lei.
Era
nella brezza estiva, nel venticello primaverile, nella
bufera invernale.
Sempre
presente, come il vento.
Ok,
è un esperimento senza senso. Scritta di
getto in pochi minuti. Spero comunque che vi piaccia!
Un
bacio,
Giuliastarr