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Autore: Masayume Pachirisu    12/07/2013    3 recensioni
E se soltanto tu potessi vedere la tua anima gemella?
[Yunjae]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre amato il mare fin da quando ero piccolo. Mia mamma doveva trascinarmi via per potermi riportare a casa e io come sempre piangevo a dirotto sperando che mi lasciasse ancora cinque minuti nell’acqua. Ma poi i cinque minuti diventavano dieci, venti, mezzora e io non ero mai contento. “lo vedi??!” gridava sempre mentre io urlavo con i lacrimoni agli occhi “ti stanno guardando tutti e stai facendo la figura dello stupidino… Fai il bravo per questa volta Yunho”. Lei però non poteva capire quanto io amassi il mare e quanto quella distesa d’acqua azzurra mi avesse sempre chiamato verso di se. Ora che ci penso può sembrare davvero strano ma… Ho sempre pensato che fosse la mia anima gemella in qualche modo. A questo punto uno penserebbe che ora faccio il sub o che viaggio in mare aperto con la mia barca… Peccato invece che io sia diventato un avvocato e che il mare lo vedo solo pochi giorni all’anno visto che le ferie vengono quando capitano e non è mai il periodo estivo.
Questo infatti, è uno di quei giorni autunnali che passo davanti alla solita spiaggia, della solita località alla solita ora. Fa meno freddo rispetto all’anno scorso o sbaglio? Chi si ricorda ormai! Respirare a pieni polmoni l’aria salmastra mi fa tornare indietro nel tempo a quanto su questo bagnasciuga correvo veloce per potermi buttare in acqua. Vestito o meno non importava, io dovevo buttarmi. Ora però è tutto diverso. Non mi butterei più e in un certo senso mi dispiace. E’ come se avessi tradito la mia anima gemella… Il mio mare. Non so nemmeno come è finito questo amore tra noi… Quando non siamo più venuti qui con mamma e papà? E perché? Forse per la scuola... Sicuramente per gli studi, l’università… Crescere ti mette davanti a degli obblighi e dei doveri che ti impediscono di divertirti… E infatti mi sono dimenticato di tutto quello che da bambino amavo.
 
Sposto lo sguardo guardando verso la spiaggia… Qualcuno come me è venuto a farsi una passeggiata, ma a differenza mia tiene le scarpe in mano e piedi nudi a contatto con l’acqua. Vorrei tanto sapere come fa visto che io sto sentendo freddo solo a guardarlo. Ora che mi rendo conto, i suoi capelli sono tinti di biondo miele… Come ho fatto a non accorgermene prima? E dire che sono uno che si accorge subito dei particolari… Mi metto a camminare verso di lui fino a che non si rende conto della mia presenza e si volta.
 
Rimane quasi di stucco nel vedermi e non ne capisco il motivo. Una cosa è certa però… Questo ragazzo è veramente stupendo.
 
-Ciao…- dico sorridendo
 
Sicuramente si starà chiedendo perché uno sconosciuto alle otto e mezza del mattino viene a rompergli le scatole in riva al mare… Me lo sto chiedendo pure io!
 
-Em… Ciao..- risponde abbassando lo sguardo mordendosi nervosamente il labbro inferiore
 
Forse lo sto spaventando? Eppure ho mantenuto una certa distanza per non fargli paura ma forse non è bastata.
 
-Ah! Scusami non volevo disturbarti… Solo che è la prima volta che trovo qualcuno qui a quest’ora e quindi volevo presentarmi…-
 
I suoi occhi tornano a fissarmi, quasi cercassero qualcosa che però non trovano. E’ strano ma ad un tratto sorride. Un sorriso vero, di quelli che ti fanno sciogliere.
 
-Diciamo che è la prima volta che vengo qui a quest’ora…- risponde tornando poi a fissare l’orizzonte
 
Sembra volersi perdere in quel blu infinito.
 
-Come mai?- domando sperando di non essere troppo invadente
 
-Di solito vengo qui d’estate… Ma per vari motivi mi sono ritrovato qui adesso… Però mi piace lo stesso…-
 
Sorrido.
E’ strano ma sembra un ragazzo a posto. Mi volto anche io verso l’orizzonte cercando di assimilare il più possibile di quell’immagine. Chissà perché ogni volta che torno a casa me la dimentico. Il mio cervello non vuole assolutamente ricordarsela e questo mi infastidisce. Non voglio che succeda di nuovo! Devo ricordarmela a tutti i costi
 
-E tu che ci fai qui?- domanda il biondo di fianco a me di colpo
 
-Ho preso un giorno libero e sono fuggito dal caos della città… Questo è il periodo migliore per me… Non c’è mai nessuno e il silenzio è praticamente avvolgente…-
 
-E ti piace il silenzio?- domanda con sguardo un po’ preoccupato
 
Mi mette quasi agitazione.
 
-Be si… Nel senso… forse perché nel mio lavoro il casino è all’ordine del giorno e quindi vengo a far stare calme le mie povere orecchie qui…-
 
Sorride.
Il suo viso si illumina quando lo fa e pare quasi un angelo… E’ strano davvero ma mi piace parlare con lui anche se ci siamo detti poco e nulla. Non mi capita tutti i giorni di conoscere gente nuova che non sia per lavoro.
 
-Ti va di passeggiare?- domando
 
Fa una faccia stralunata ma poi annuisce e quindi ci incamminiamo per il bagnasciuga percorrendolo per quanto ci è possibile. Scopro che si chiama Jaejoong, ha 24 anni e ama la musica. Suona il pianoforte e vorrebbe diventare un maestro ma l’università è dura e lo posso capire. Abbiamo solo quattro anni di differenza, eppure Jaejoong sembra molto più maturo di me per certe cose. Parlare con lui mi mette davvero a mio agio. Quando racconto della mia vita il più delle volte le persone si addormentano o non hanno voglia di ascoltarmi dopo tipo tre secondi… Lui invece fa domande di continuo e noto dai suoi occhi che è davvero interessato alle mie parole.
 
-Mi stai dicendo che hai vinto la causa perché piacevi al giudice??! Ma fammi il piacere…- dice spingendomi leggermente
 
Il suo tocco è strano… Sento una scarica fortissima ogni volta che ci sfioriamo e non capisco il perché.
 
-Ti dico di si! Quella mi voleva te lo dico io e alla fine ho vinto… E te lo giuro… Non avevo fatto molta scena nell’esporre le prove anzi, ero convinto che avremmo perso in tronco…-
 
-Be Yunho, si vede che hai molto fascino… Per lo meno hai concluso con lei?- domanda sorridendo
 
Nego facendogli la linguaccia
 
-E' facile prenderti in giro Jae…-
 
-Yunho Hyung!!!- grida mentre io scappo
 
Non so perché ma… Penso che questo sia l’inizio di un’amicizia...
 
 
 
 
 
 
 
**
 
 
 
 
 
 
 
 
-Scacco!- grida il biondo facendomi impallidire
 
-Tu bari!- rispondo facendolo scoppiare a ridere
 
-Se se Yunho… Come preferisci..- risponde lui mettendo in ordine tutte le pedine del gioco come piace a me
 
Sembra strano ma, a volte fatico a credere che siamo diventati così amici. Lo fisso attentamente mentre lui con precisione mette ogni pezzo degli scacchi al suo posto e nella giusta posizione. Pare un precisino ma in realtà lo fa perché io amo che tutto sia nel punto giusto. E non devo nemmeno dirglielo, lo fa da solo, come se lo avesse sempre saputo, come se potesse leggermi dentro e decodificare il mio libretto delle istruzioni, che a volte non riesco a comprendere nemmeno io. Sono difficile, sempre di fretta, incasinato con il lavoro… Eppure Jaejoong è sempre rimasto al mio fianco da quel giorno, da quel lontano 1° di settembre di un anno fa.
 
Viene sempre da me perché sa che io non ho mai il tempo di uscire o di fare sorprese. Si presenta quando ho giusto il tempo per fare due chiacchiere o anche per darmi la colazione prima che vada al lavoro. Quando mi sento giù, lui appare dal nulla aiutandomi a capire qual è il problema che mi affligge. Se non avessi avuto lui, non so cos’avrei fatto in tutto questo tempo.
 
-Tutto bene?- chiede fissandomi
 
Mi sono perso nei miei pensieri e giustamente si è preoccupato. Annuisco alzandomi dalla sedia avviandomi verso la porta a vetri che porta in salotto. Sul balcone inizia a fare fresco e forse conviene che porto dentro gli scacchi
 
-Porto dentro gli scacchi ok? Mi sa che pioverà…-
 
Eccolo.
Me lo immaginavo che ci arrivasse lui prima di me.
Li sposta con delicatezza posandoli sul tavolo del salotto, proprio al centro dove li metto sempre io. Oh Jaejoong, se non esistessi dovrebbero inventarti
 
-forse è meglio che vado a casa… E’ tardi e domani avrai la giornata piena…- dice recuperando il cappotto
 
-No senti… Stai qui ancora un po’… Per una volta me ne voglio fregare del lavoro..- dico notando il suo sguardo mutare
 
-Lo sai che domani sarai stanchissimo? Non posso lasciartelo fare Yu…-
 
Sbuffo.
Perché non mi da retta?
 
-Jae stasera ci divertiremo ok?!- dico avviandomi verso la cucina aprendo delle ante
 
-Ma che fai?!- domanda lui venendomi dietro notando poi i superalcolici che metto sul tavolo
 
-Ah no Yunho, non ci sto a questa pazzia! Domani non avrai nemmeno le forze di alzarti dal letto!-
 
-Pace, farò vacanza!- dico aprendo la prima bottiglia di vodka recuperando poi due bicchierini –tutto d’un fiato Jae!-
 
Li prendo tra le mani e gliene passo uno. Lui lo fissa con timore. Sembra quasi che abbia paura di bere. Possibile? Eppure da quanto ho capito, a lui piace bere, forse un po’ troppo ma è una cosa che fa abitualmente.
 
-E va bene ma ti ho avvertito..-
 
-Si si..- rispondo portando il bicchiere alla bocca finendo di colpo il contenuto
 
Lui fa lo stesso e così iniziamo a tracannare la prima bottiglia con grandi risultati. O almeno credo. Se ridere come un deficiente e imitare tutti i miei vecchi compagni di scuola è grandioso… Allora sono a buon punto.
 
-oddio basta Yu sto morendo dalle risate ti prego dacci un taglio..-
 
-Ma no no..- rispondo bloccandogli le mani –guardami dai non ho finito..- dico tirandolo verso di me
 
Forse uso troppa forza… E dico forse perché non ne ho la minima idea ma il suo viso mi arriva a meno di un centimetro di distanza e posso specchiarmi perfettamente nei suoi bellissimi occhi castani che alla luce appaiono dipinti di un verde leggero quasi magico.
 
-Perché… metti le lenti..- domando senza spostarmi da questa posizione alquanto strana ma piacevole
 
-Sono belle… Non trovi?- risponde in modo apparentemente ovvio
 
Belle? Non sono di certo queste due robine a renderlo bello. Lui è semplicemente perfetto in tutto e per tutto e sinceramente… Non ho mai avuto il coraggio di aprire questa dannata bocca per dirglielo. Forse… Si forse dal quel giorno in spiaggia ho provato qualcosa di fortissimo per lui. Qualcosa che andava oltre la semplice amicizia o il semplice provare brividi strani… Che fosse già amore non credo… Ma sento che più vado avanti più mi sto avvicinando a quel sentimento e non so se è un bene o meno.
 
-Non ti piacciono?-
 
Le sue parole mi fanno tenerezza.
Quando vuole mettermi in crisi usa quel tono da bambino che lo rende ancora più angelico di quello che già è-
 
-sono meravigliose… Ma solo perché le hai addosso tu..- rispondo senza nemmeno pensarci
 
E ringrazio per una volta il cielo per avermi fatto bere così tanto o non ci sarei riuscito nemmeno sta volta.
I suoi occhi si sono bloccati di colpo e mi fissano con stupore. Che l’alcol a lui non abbia ancora fatto effetto? Può darsi.. Anzi, era palese!
 
-Yunho forse…- dice cercando di scappare da quello che è diventato un piccolo abbraccio visto che le mie mani si sono posate sui suoi fianchi
 
-Cosa?- domando con tono malizioso avvicinandomi lentamente alle sue labbra
 
E sento quel contatto mandarmi in tilt il cervello. D’impulso ho chiuso gli occhi per godermi quel piacere fino alla fine e così è stato. Il suo abbraccio però è stato qualcosa di ancora più inaspettato ma allo stesso tempo meraviglioso. Lo stringo di più a me spostandomi da quelle buonissime labbra affondando il viso nell’incavo della sua spalla destra. Annuso il suo profumo inebriante che mi fa partire gli ormoni a mille e in quel momento mi rendo conto di non avere più nessun freno.
Lo tiro su di peso sentendolo miagolare un “no dai mettimi giù…” incastrato tra mille risate mentre cammino verso la camera da letto.
Lo lascio andare sul letto notando i suoi zigomi leggermente arrossati mentre mi tolgo velocemente la maglietta di dosso.
 
Non posso aspettare.
Non posso pensarci su più di tanto anche se mi arrivano alle orecchie le sue parole leggere “aspetta…” “forse stiamo..” “te ne potresti pentire..”
Di cosa? Di aver trovato finalmente la vera anima gemella e che per fortuna non era il mare? Non potrei mai pentirmene… Mai.
Lo privo di ogni indumento toccandolo poi leggermente con le dita. Sfioro la sua pelle andando a stuzzicargli i punti più critici sentendolo prima ridere, vederlo mordersi il labbro e sussultare. I respiri iniziano a farsi più profondi una volta che vado oltre il solo sfioramento, impossessandomi del suo membro eccitato al punto giusto.
 
Le sue grida mi fanno impazzire e decido di osare di più scendendo con il viso e iniziandolo a leccare proprio sulla punta, dove pare gli faccia più piacere. Per l’ennesima volta però mi sorprende spingendomi con delicatezza la nuca verso il basso… Vuole di più e come biasimarlo?
 
-Yunho… Ti prego…-
 
Tre parole che mi fanno perdere del tutto il controllo. Mi sposto e cerco di trovare una posizione adatta, visto che alla fine è anche la mia priva volta con un uomo.
Faccio piano ma lo sento tremare e soffrire e tutto ciò non mi piace. Lui però mi spinge la mano obbligandomi ad affondare tutto in una volta e così faccio. Il suo grido è lancinante ma sembra essere servito a qualcosa. Continuo a muovere le dita riprendendo a leccare il suo membro per dargli più piacere possibile e ciò pare davvero aiutarlo. Anche se smetto di leccare, il mio entrare e uscire gli piace davvero.
A questo punto è mio.
Tolgo le dita piano, per non fargli più male di quanto abbia già fatto e mi avvicino di più. Lo guardo puntando bene i miei occhi nei suoi attendendo un suo cenno che arriva. Mi capisce… Mi capisce troppo bene.
Avanzo nel suo corpo sentendo subito un piacere avvolgermi e farmi sudare. E’ stretto, caldissimo, fa quasi impazzire. Lui geme, cerca di respirare piano ma noto comunque una piccola lacrima scappare dai suoi occhi. Mi avvicino a lui baciandogli le labbra sussurrandogli un ti amo leggero mentre lui sorride. Posa le mani sulle mie guance e stranamente le sento fredde… diverse dal solito.
 
-Ti amo anche io..- risponde baciandomi di nuovo mentre io inizio ad affondare
 
E più spingo più lui geme.
Più geme più voglio spingere.
E più continuo a muovermi più lui grida il mio nome.
E continuo così non so nemmeno per quanto tempo, non mi importa… Fatto sta che alla fine arriviamo, insieme… Come non lo so ma è successo.
Mi lascio andare dall’altra parte del letto respirando a fatica sentendo il suo abbraccio contro di me.
Mi sposto su un fianco attirandolo del tutto a me sentendo di nuovo il suo tocco freddo… quasi cadaverico.
 
-Stai bene?- domando preoccupato
 
-Mai stato meglio..- risponde sorridendomi di nuovo
 
Appoggiamo il capo sul cuscino e in pochi minuti il sonno ci porta via entrambi.
 
 
 
 
 
 
 
**
 
 
 
 
 
 
 
Mi sento solo.
Non so per quale motivo… Eppure ieri sera è successo e mi ricordo bene anche cosa è successo quindi… Quindi non posso essere solo in questo letto.
Apro gli occhi di colpo notando che sono completamente solo sul serio. Mi alzo leggermente intontito guardandomi intorno. Di Jaejoong nemmeno l’ombra. Che sia in bagno? Mi alzo lentamente sentendo la testa scoppiarmi… Aveva ragione il biondino su questo punto però. Accidenti a me e i superalcolici!
Mi avvio verso il bagno ma anche li nessuno. Mi dirigo in salotto e poi in cucina e ormai le stanze stanno per finire. Dalle finestre però entrano dei raggi bellissimi… Che sia in terrazzo? Apro la finestra di colpo convinto di trovarmelo davanti e invece… Il nulla più totale.
 
Ma dov’è finito? Sono le dieci ormai e se voleva prendere la colazione è tardi! Di solito suona alle otto quindi… è molto mattiniero. Prendo il cellulare camminando a destra e sinistra per il salotto scorrendo i nomi sulla rubrica.
 
Eccolo qui.
Clicco e porto all’orecchio attendendo.
Uno, due, tre, quattro, cinque squilli.
Cade.
Accidenti! Ma dove si è cacciato? Possibile che dopo una serata del genere scappi via? Per la paura. Ora che ci penso poi… Io non nemmeno dove abiti! Me l’ha detto una volta… Mi ha spiegato bene le vie da prendere ma per qualche strano caso non me lo ricordo… Ma come diavolo è possibile?
 
Dai, calma… Forse è dovuto andare via per un problema. Torno in camera alla ricerca di un bigliettino ma niente. Non capisco. Cerco di non pensarci e di vestirmi per andare al lavoro. Sono ancora in tempo per non arrivare in ritardo. Dopo quindici minuti sono già pronto ed esco dall’appartamento trovandomi la mia vicina sul pianerotto.
 
-Salve signora!-
 
-Buon giorno Yunho-shi… Dormito bene?- domanda sorridendo
 
-Certamente… Per caso ha visto un ragazzo biondo uscire stamattina?-
 
Mi fissa un po’ senza capire e nega.
 
-E' sicura?-
 
-L’avrei sicuramente sentito ma non ho visto proprio nessuno … A parte che non mi pare nemmeno fosse entrato ieri!-
 
Sorrido facendo qualche battutina scappando poi dalla sua tiritera. Se, quella non l’ha visto entrare, sa tutto di tutti e sempre quindi è impossibile che non l’abbia visto.
Arrivo al lavoro in orario anche, non è il mio solito orario ma non importa, se qualcuno osa dirmi qualcosa lo prendo a calci. Attendo tutto il giorno una chiamata di Jaejoong ma niente.
 
-Al diavolo lo richiamo!- dico prendendo il telefono una volta tornato a casa
 
Sono le otto e mezza… Rispondera.
 
Di nuovo libero… di nuovo più di cinque squillo
 
-Pronto..-
 
E questo chi è??
 
-Ah…. Scusi cercavo Jaejoong…-
 
Silenzio.
 
-Pronto? E’ ancora li?-
 
-Si…- pausa –non ho capito…- pausa di nuovo –chi cercava…-
 
Sembra stia sul punto di piangere.
Ma che succede?
 
-Jaejoong… Lo sto cercando da stamattina ma non risponde…-
 
Fa un verso.
Pare una risata trattenuta ma non ne sono sicuro.
 
-Forse ho sbagliato numero…- dico con la convinzione di porre fine alla chiamata
 
-No.. Non ha sbagliato… Solo che mi pare strano ricevere una chiamata su questo telefono…-
 
-E perché scusi? Ho sempre chiamato Jaejoong a questo numero.. Per lo meno lo conosce??!- chiedo un po’ spazientito
 
E che cavolo io cerco Jaejoong di questo non mi importa nulla.
 
-Si… Sono sua sorella… E Jaejoong è morto da quattro anni…-
 
Alt.
Fermi tutti.
Morto?
Morto da… Da quattro anni?!
 
-No scusi devo aver sbagliato persona… Io parlo di Jaejoong, un ragazzo biondo, pelle chiara, porta lenti a contatto verdine… Ci ho parlato fino a ieri sera quindi non può essere la persona che dice lei..-
 
-Mi prende in giro?- risponde con tono furioso –lei ha appena descritto mio fratello! E NON SI AZZARDI A PRENDERMI IN GIRO! NON HA RISPETTO NEMMENO PER I MORTI!-
 
La chiamata cade in quel momento.
Mi ha chiuso il telefono in faccia.
No.
Non è possibile. Stanno sicuramente scherzando non può essere morto anche perché allora io dovrei essere stato con un fantasma fino ad ora e non è normale! Non può essere vero. Si, sicuramente è uno scherzo…
 
Riprendo il telefono e rifaccio il numero ma stavolta è staccato. Calma.
Prendo un bel respiro e chiamo un altro numero.
 
-Yunho quanto tempo..- risponde il mio amico dall’altra parte della cornetta
 
-Lo so Junsu… Sono un pessimo amico.. Ma ho bisogno di te…-
 
-E cosa è successo?-
 
-Dovresti cercare una persona… Puoi farlo?-
 
-Dimmi nome e cognome… E anni se puoi…-
 
-Kim Jaejoong… 24 anni… biondo…-
 
-Oh si restringe il campo! E per quanto ne avresti bisogno?- sorrido
 
-Per adesso…-
 
Non risponde.
L’ho sicuramente scioccato con questa risposta e capisco che mi voglia tipo uccidere ma non posso di certo dirgli “quando vuoi tu tranquillo”
 
-Yoochun inizia a mangiare… Devo aiutare Yunho..-
 
Sento un salutalo in lontananza e quindi restituisco chiedendo scusa mille volte.
 
-Tranquillo Yu… Allora vediamo un po’ Kim Jaejoong 24 anni… Si ho trovato un Kim Jaejoong… Ma non ha 24 anni… Ne avrebbe già 28 adesso…-
 
-Come avrebbe?!- domando preoccupato
 
-Stando a questi documenti… E’ morto quattro anni fa… E’ morto in quella spiaggia dove andavi da bambino ricordi? Un pazzo lo ha accoltellato per rubargli il portafoglio-
 
Impallidisco.
Mi cade il telefono dalle mani e si sfracella per terra rompendosi in mille pezzi.
Non è possibile.
Non può essere vero.
Si sono messi tutti d’accordo per prendermi in giro! CI SONO LE TELECAMERE CAZZO-JAEJOONG!! JAEJOONG DOVE SEI!!!- grido come un disperato correndo per tutte le stanze
 
Ma di lui non c’è traccia e non riesco nemmeno a percepire il suo profumo. Come se lui qui non ci fosse mai stato. Ma io lo potevo toccare cazzo! Potevo sentirlo, potevo parlarci… IO HO FATTO L’AMORE CON LUI!
 
Singhiozzo alzandomi a fatica dal divano sul quale mi sono rannicchiato. Prendo le chiavi della macchina e scendo al parcheggio mettendo in moto. Junsu si starà preoccupando ma non importa. devo capire… devo riuscire a capire.
Arrivo dopo due ore in quella spiaggia… Quella maledetta spiaggia.
 
Scendo verso il bagnasciuga vedendolo li… Come un miraggio eccolo di nuovo, in quella stessa posizione di un anno fa.
Con in mano le scarpe, i piedi nell’acqua e il volto rivolto verso l’orizzonte
 
-Jaejoong…- dico facendolo voltare
 
Sorride.
 
-Mi hai trovato..-
 
-Jaejoong… tu… tu sei…-
 
-Morto?- finisce la frase
 
Annuisco sentendo le lacrime farsi spazio e solcarmi le guance. Mi avvicino a lui e tento di abbracciarlo ma invece di stringerlo a me, gli passo attraverso. Mi accascio a terra scoppiando a piangere come un bambino.
 
-Non piangere ti prego… Non devi stare male per me…- tenta di consolarmi
 
-COME PUOI!! COME PUOI DIRMI COSì!! IO TI HO DATO TUTTO CAZZO IO TI AMO E TU SEI MORTO!!! SEI UN FOTTUTO FANTASMA CAZZO!- grido tirando pugni nella sabbia
 
-Hai ragione… hai ragione Yu…-
 
Lo sento davanti a me… Si è inginocchiato.
 
-quel giorno… Quel giorno di un anno fa… Io ero morto.. Lo sapevo ma.. Ma tu mi potevi vedere. Solo tu potevi! E’ stato più forte di me Yunho… Non puoi capire com’è sentirsi esclusi da tutti ma comunque ancora bloccati qua… E non so perché proprio tu Yunho… Non lo so.. Fatto sta che ho iniziato ad amarti e non ho potuto fare altro che starti accanto… Sapevo che non sarebbe durata e infatti… Eccomi di nuovo qui…-
 
-Jae…- biascico tentando di toccarlo di nuovo sul viso
 
Ma la mia mano passa attraverso per l’ennesima volta.
 
-Non piangere Yunho… Ti prego.. Ti amerò per sempre…-
 
La sua figura inizia a sbiadire e io sento il mio cuore vacillare.
 
-JAE! JAE TI PREGO NON ANDARTENE ORA HO BISOGNO DI TE!!!- dico più volte ma lui sorride
 
-E’ il momento Yu.. Ti starò sempre accanto…-
 
E come una leggera folata di vento… Scomparve dalla mia vista.
 
 
 
 
 
 
**
 
 
 
 
 
-JAEEEEE JAEEEEE!!-
 
-Yunho calmati!! YUNHO!!!!-
 
-EHEEEE???! JAE DOVE SEI!!- grido di colpo
 
Il mio biondo mi guarda preoccupato dall’alto. Sono in un bagno di sudore e mi sento tutto intorpidito.
 
-Hai la febbre alta e stavi delirando… te l’avevo detto ieri di non bere troppo! Ma tu come al solito non mi dai retta!- dice spostandosi leggermente
 
Lo blocco prima che possa scomparire di nuovo e lo faccio cadere sul letto abbracciandolo
 
-Yu che fai??!- domanda preoccupato
 
-Non lo so… Non so…- dico stringendolo –Ma ti amo..- rispondo senza rendermene conto
 
-Eem…. Ragazzi?- domanda una voce
 
Volto lo sguardo verso la porta e vedo Junsu e Yoochun che ridono come due scemi.
 
-Se volete fare cose sconce bastava dirlo!- continua Yoochun
 
-Spiritosi..- dico spostandomi lasciando lo spazio a Jaejoong di alzarsi
 
-Sei proprio strano Yu… Comunque ti amo…- dice alzandosi dal letto dandomi poi un bacio
 
-Ma ora mettiti a letto ok?! Dai che ti preparo una minestra…-
 
Sorride avviandosi verso la porta. Lo richiamo prima che possa sorpassarla
 
-Dimmi…-
 
 
-…Dove abiti…?-
 
Sorride senza capire negando con la testa.
 
-nel palazzo a fianco a quello di Yoochun e Junsu, te l’ho detto venti volte....- risponde avviandosi verso la cucina
 
Non so cosa sia successo… Forse è stata la febbre… O forse qualcuno lo ha fatto ritornare… O forse sono solo uno stupido ragazzo che ha bevuto troppo.
 
Si.
Deve essere così.
  
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