Film > Biancaneve e il Cacciatore
Segui la storia  |       
Autore: marikkachan    12/07/2013    0 recensioni
Ciao a tutti!!
Questa è una ff su Biancaneve e il cacciatore... x chi non lo sapesse...
In questa storia la nostra Neve ha una figlia ma con chi ??
Con il cacciatore o con William??
Leggetelo, scopritelo ma soprattutto ... Recensite in tanti!!!!!
Buona lettura! :D
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Biancaneve, Cacciatore / Eric, Nuovo personaggio, Principe William
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 POV. Jack
 
-Su Jack alzati!!!- Imprecò mia zia fuori di se.
-Sì, un attimo…ronfff-
Mi alzai dal letto di paglia controvoglia e tutto indolenzito, mi stiracchiai e mi avvicinai al tavolo  di legno al centro della stanza per fare colazione con quel misero pezzo di pane.
Anche se la regina Ravenna è morta e ora il regno si trova in un periodo di pace e prosperità la mia famiglia ed altre si trovano in situazioni economiche disastrose a causa della crisi dei diamanti,che ormai non si trovano più nelle miniere del regno, mia zia e mio zio con i miei genitori si occupavano della raffineria e costruzione in gioielli dei diamanti  ma da quando i miei genitori sono morti, a causa di un epidemia, e da quando è iniziata la crisi io vivo in una catapecchia, che è anche un termine gentile per definirla con la sorella di mia madre, il marito e i loro due figli.
La vita con loro non è difficile mia zia mi tratta come se fossi suo figlio lo stesso lo zio e i miei due cuginetti che dire…sono due fenomeni. Gli unici problema sono la casa troppo piccola ed io, perché io sono un’altra bocca da sfamare, mi sento in colpa per la situazione economica dei miei zii perché alla fin fine un po’ di colpa è anche la mia visto che sfrutto il loro cibo, ma per questo mi sono dato da fare e ho iniziato a lavorare nelle scuderie più importanti del regno, questo è successo grazie ad un grande amico di mio padre che lavora lì e mi ha offerto il lavoro, dopo tutto mi piacciono i cavalli.
Qualche giorno fa lì ho intravisto una ragazza: era bellissima.
Aveva i capelli castano chiaro tendenti al biondo,almeno mi sembrava, ma non ho potuto scorgere altro visto l’imprevisto che si era venuto a creare spero di poterla rivedere un giorno.
-Jack, puoi portare il pollo allo zio Eric, per favore!- Chiese mia zia.
-Certo zia!!-
-Allora ecco tieni e mi raccomando non rimanerci troppo….- 
Mi disse con un tono di rimprovero per poi farmi un buffetto sulla guancia.
Preso il pollo mi diressi a casa dello zio Eric, mi piaceva andare da lui era sempre così gentile con me, tranne quando era ubriaco il che nell'ultimo periodo accadeva molto spesso, però io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto molto speciale,mia zia dice perché gli ricordo Sarah, la sua defunta moglie, ma io penso sia solo che io e lui abbiamo molte cose in comune….poi non potrei neanche ricordagli la zia visto che non avevo un legame di sangue con lei e neanche con lui visto che Sarah era la sorella dello zio.
La casa dello zio Eric si trova vicino alle scuderie , non poco lontana dalla nostra,la sua è un abitazione abbastanza grande e luminosa: mi piace.
-Toc,toc…-
Bussai sulla porta ma con uno scricchiolio si aprì:era già aperta.
Nel salone non c’era nessuno male finestre erano aperte, così iniziai a chiamare lo zio ma non otteni nessuna risposta.
Andai nella cucina ma niente, provai nel bagno, tante volte stesse smaltendo la sbornia, ma niente infine provai nella camera da letto, la stanza più luminosa, ma neanche li nulla.
Sconsolato mi gettai sul letto ad aspettare ma quando mi girai vidi un biglietto nel quale c’era scritto:


Sarò via per qualche giorno,
tornerò presto.
Eric
 
 
Pov.Eric
 
Avevo preso una decisione, era troppo tardi per tornare indietro….ormai.
Dopo l’ultimo avvenimento ho preso la decisione di partire, ero stanco ,e lo sono ancora ,di rimpiangermi su quello che ho fatto e su quello che dovevo fare così ho preso le cose più indispensabili e sono partito con l’accetta e una borraccia di birra.
Non so dove andare e soprattutto non so cosa fare.
Ecco che si estendeva davanti a me con la sua bellezza oscura, silenziosa ed infinita il posto perfetto per dimenticare: la foresta nera.
Quanti ricordi, quanti momenti passati in quell'oscurità,dove la vita è il tuo primo pensiero e il resto…il resto scompare come per magia. Un passo alla volta verso la parziale soluzione, uno…,due…ed ecco l’ultimo passo per liberarsi dei rimorsi, i sensi di colpa e dal’ incondizionato amore che provo illegittimamente. Entro con la speranza di dimenticare e forse non uscirò mai perché so che non riuscirò a dimenticare e finché non lo farò non uscirò, questa è una promessa che faccio a me stesso.
Ecco i primi rami che si risvegliano e che si contorcono ma come appoggio il piode sul suolo nero e infido tutto tace:io non ho paura solo speranza.
 
Era il terzo giorno da quando mi trovo qui dentro, tutto tace non è come le altre volte che sono entrato dove tutto aveva un suono e uno scopo oscuro, dove tutto cercava di ucciderla e allo stesso tempo di uccidere me. IL sole era tornato e più lucente di prima,ora riscaldava ogni cosa e ogni persona, facendo risorgere la vita e la sua essenza. Per questo motivo la foresta in questo momento era come …morta, e a causa di questo io non potrò dimenticare, visto che i ricordi mi ritornano in mente ogni secondo che passo qui,per esempio quello è l’albero che l’ha imprigionò come un serpente e potrei continuare all'infinito se prima o poi non troverò la via di uscita a questo incubo. Tornare indietro,non ci penso neanche ma andare avanti sarà lo stesso doloroso… quindi che fare……?
 
Era ormai notte fonda quando di colpo mi svegliai in preda al panico, tutto intorno a me era calmo nessun corvo a mangiare il mio cadavere e niente sangue sparso sulle mura e sugli alberi della città.
L’incubo che ho appena sognata è stato straziante:cadaveri sparsi, urla,sangue e un’inspiegabile uomo col cappuccio con gli occhi neri come la pece, il suo sguardo ghiacciante venato da una sorte di malinconia e di vuoto; mi fissava ,come un cane che vede il gatto inerme davanti a lui, ero la sua preda la sua unica preda, le vittime erano solo puro divertimento  di un uomo terrificante. Si avvicinò e passo dopo passo sentivo le tacchete dell’orologio accelerare, la mia ora era vicina.
Quando finalmente l’unica cosa a dividerci era il suo bastone egli si tolse il cappuccio ma di dopo ricordo solo la nebbia ed il mio urlo straziato.
Ormai sveglio decisi di andare via dalla foresta altimetri sarei impazzito.
 
 
Pov. Biancaneve
 
Non avevo mai visto una giornata così assolata in “vita mia”, questo tempo non rispecchiava per niente il mio stato d’animo: arrabbiato,infuriato ma soprattutto sorpreso!!
La sera prima dopo essere uscita come una furia dalla stanza del duca mi ero rifugiata nel mio nascondiglio preferito, era una piccola stanza, anzi minuscola, era strapiena di libri, erano di mio padre li aveva comprati in ogni tipo di villaggio e paese in cui lui andava in viaggio, amava viaggiare…
Mi manca moltissimo……
Quando lo vidi morto nel suo letto mentre fuori dal castello si stava scatenando una catastrofe, quando vidi la regina inseguirmi insieme alle guardie,quando sentii le urla dei cittadini…ho ancoragli incubi.
In questo momento vorrei tanto che mio padre fosse qui così da potermi consigliare su quello che dovrei fare.
Sposarmi o non sposarmi……
Ma soprattutto con chi??
 
 
Dopo qualche ora uscì dalla stanza e davanti a me si presentò una domestica tutta agitata.
-Sua altezza,l’ho cercata ovunque…-
Disse con il fiatone.
-Dimmi, cara…-
-Il duca Hamond chiede di lei, dice che è urgente!!!-
-Sì, grazie vado subito!-
Non avevo nessuna intenzione di andarci ma mentre mi trovavo nella stanza una domanda mi frullava nella mente:chi sarà il mio futuro sposo?
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Biancaneve e il Cacciatore / Vai alla pagina dell'autore: marikkachan