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Autore: Cam17    13/07/2013    1 recensioni
Una povera ragazza, un maniaco con poteri paranormali. Una serie di terribili omicidi. Come può andare a finire?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Luna si svegliò tutta stordita. La vista era appannata e si sentiva tremendamente debole. Cercò di rialzarsi, ma l’impresa sembrava impossibile. La testa sembrava essere stata strapazzata dalle ruote di un camion, tanto le faceva male. Ricordava di essere stata alla festa di Samantha e che stava andando verso casa. Poi il buio, il buio più totale. Adesso era lì, in quello che sembrava un parcheggio deteriorato, abbandonato. Riuscì ad alzare il busto, ma le gambe non rispondevano.

Ad un tratto l’aria divenne fredda, molto più fredda di quanto non fosse già. Era notte fonda. Uno spettro le apparve davanti, prendendo forma e materializzandosi. Divenne un ragazzo, un ragazzo che Luna conosceva molto bene.

<< G-Gary? >>.

Gary era il ragazzo più strano del suo istituto. Era un tipo solitario, schivo. Era stato isolato da tutti i componenti della sua classe. Giravano strane voci su di lui, voci sul fatto che fosse pazzo. Alcuni lo sentivano parlare da solo, come se sentisse delle voci nella sua testa, delle voci provenire dritte dall’Inferno. Era calvo ed estremamente magro. Viveva insieme ad i suoi genitori, contadini ed allevatori, che parevano non accorgersi dei suoi problemi. Alcuni dicevano che anche loro due erano pazzi, molo i più ignoranti potevano credere a storie del genere. Eppure Luna lo aveva appena visto materializzarsi di fronte a lei, e ciò bastò per farla cadere nel panico.

<< Gary tu… tu mi hai portato qui? >>.

Gary sorrise, massaggiandosi le mani: << Si, sono stato io. Sapessi quanto tempo ho aspettato, cara Luna >>. Lentamente iniziò a raggiungerla, mentre la luce lunare deformava la sua ombra, coprendo tutto il corpo di lei.

<< Che cosa vuoi? >>. Disse lei tutta tremante.

<< Cosa voglio? Beh… diciamo che sono io a volerti dare una cosa >>.

Le sue mani finirono inevitabilmente sulla cintura del pantalone, sfilandola via.

Luna strisciò lentamente all’indietro, ma non poté impedire che lui si avvicinasse abbastanza.

Fu bloccata da un muretto.

Gary si abbassò verso di lei, avvolgendo un pezzo di cintura attorno alla mano. Gli occhi della ragazza lacrimavano; lui poteva vedere il riflesso del suo volto lunatico e pieno di bava attraverso i suoi occhi. La foga sessuale lo stava facendo impazzire.

<< In circa tre anni sono scomparse dodici ragazze >>. Disse lui << I loro corpi non sono mai stati trovati. In molti parlano di un carnefice, di un maniaco sessuale, di un abominio. Ma io preferisco dire che ho un fortissimo debole per le belle ragazze >>. Strinse con forza la cinghia ad entrambi i lati, leccandosi le labbra inzuppate di bava << E ti confesso che più siete indifese e più mi piace >>.

La colpì con una frustata di cinghia dalla parte della tibia. La guancia di lei fu rovinata da un taglio lungo e profondo. Le sue urla non poterono essere udite da nessuno; il parcheggio in questione era abbandonato da anni e si trovava in periferia rispetto al resto del paese.

Lui la afferrò per il collo, ridacchiando: << Brava, così! Urla a squarciagola. Qui nessuno può sentirti, piccola puttanella >>.

Tentò una disperata resistenza, ma Gary aveva una forza sovrumana, e i suoi occhi iniziarono a colorarsi di nero, fino a diventare più neri delle sue stesse pupille. La sua mano stringeva forte e Luna si sentiva soffocare. Smise di ridere e la guardò con enorme rabbia.

<< Te lo ficcherò dentro così tante volte che alla fine diventerai solo un misero pezzo di carne. Ti farò urlare così tanto che alla fine ti sanguineranno le corde vocali. Non avrò alcuna pietà per te, lurida sgualdrina. E dopo tutto questo ti farò a pezzi, per poi darti in pasto ai maiali della mia fattoria! E sarà così, Luna, e nessuno saprà mai nulla né del tuo corpo, né di me! >>.

Una forza misteriosa lo sbalzò via. Gary fu colto dal panico. Si guardò attorno, trovando colui che lo aveva spinto.

<< M-Mattia? >>.

Mattia era uno dei ragazzi più popolari della scuola. Anche lui, come Gary, aveva delle strane capacità. Erano anni che cercava di capire chi fosse il misterioso assassino che negli ultimi anni aveva colpito nel suo paese. Ed ora quell’assassino era proprio di fronte a lui.

Mattia aveva i capelli biondi e occhi castani. Era sempre stato un tipo che amava la compagnia, ma era anche un tipo che amava fantasticare, che amava rintanarsi nei ricordi. Tali ricordi non erano affatto piacevoli per lui.

<< Figlio di puttana… finalmente ti ho trovato >>.

<< Cavoli, non mi aspettavo che fossi capace di fare anche tu queste cose! >>. Disse Gary tutto eccitato.

<< Ho nascosto le mie doti fino ad oggi, per impedirti di sentire la mia energia paranormale. Sono tre mesi infernali che ti cerco >>.

<< Ah sì, giusto. Sono passati tre mesi da quando Martha è morta >>.

<< Non nominarla! Il suo corpo non è nemmeno più stato ritrovato. Ma adesso so che fine le hai fatto fare >>. Strinse i pugni, irato.

<< Nah, non lo sai. La amavo, cosa credi? Pensi davvero che io l’abbia data in pasto ai maiali? >>. Gary si avvicinò traballando a destra ed a sinistra, ancora intontito << No, non è andata così. Una persona così speciale come lei… poteva solo finire nel mio stomaco! >>.

Mattia gli diede un pugno, sbalzandolo dall’altra parte della stanza. Era furioso. Corse e gli rifilò un calcione, rompendogli il naso. Gary gli puntò una mano contro, scagliandogli un fulmine contro e stordendolo a terra.

Luna si rannicchiò nelle ginocchia, tutta tremante.

Gary si alzò e si pulì il naso senza smettere di colpirlo: << Sai cosa ti dico? Mi piacerà un sacco friggere la tua carne >>.

Mattia resisté alla scarica e si lanciò contro di lui, piantandolo a terra col suo stesso corpo. Iniziò a riempirlo di pugni, mentre le scosse lo circondavano ancora.

<< Lei era il mio amore! Tu le hai fatto tanto di quel male… >>. Lo prese per il collo, guardandolo dritto negli occhi << Adesso soffrirai! >>.

Gli strappò il cuore con estrema facilità, gettandolo giù dal parcheggio.

Gary sentì il suo corpo crollare nella debolezza più totale. L’ira di Mattia lo aveva reso estremamente potente: << T-Tu… me la pagherai! >>.

Non aveva mai provato un’emozione simile; era questo che si provava nel morire?

<< Sicuro? >>. Chiese con evidente goduria.

Mattia lo guardava con estrema calma, come se quel gesto lo avesse del tutto scaricato dall’ira. L’ultimo attacco fu velocissimo; due dita negli occhi, fino a raggiungere il cervello. Gary urlò fino all’ultimo istante, fino all’ultimo respiro.

Era tutto finito. Niente più omicidi, niente più pericolo.

Si girò verso la ragazza: era svenuta.

Strinse le labbra, cercando di non piangere. Ucciderlo non avrebbe riportato indietro Martha, ma almeno aveva salvato una vita. Puntò lo sguardo alla luna, chiedendosi il perché della nascita di un simile mostro. Ma la luna restava in silenzio. Chiuse gli occhi e gli sembrò ancora di sentire le urla di Gary. Erano le urla della sua anima che viaggiava verso l’Inferno.

 

 

 

 

   
 
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