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Autore: Harmonia__    13/07/2013    4 recensioni
Questo è un omaggio a tutte le donne che sono state violate nell'intimità e nell'anima.
Voi non siete, un Niente.
Nella mie povere parole c'è tutto il mio sentimento nei vostri confronti, il mio appoggio morale, il mio rispetto.
Voi non siete, un Niente.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il mio nome è niente. Così mi dice. 

Il mio nome è un sussurro, e proviene dalle labbra dell'uomo che mi sovrasta.

Mi dice che, il mio nome, è Niente.

Sognavo di farlo sul materasso del mio letto, con l'uomo che amo.

Questo sogna una donna per la sua prima volta. L'uomo che ti può avere, ti deve amare.

Ma quest'uomo mi odia. Io lo so.

E lo so perché mi sta torturando sul terriccio, sento l'odore di foglie secche e fango sotto di me.

Non so nemmeno da quanto sono qui, a terra. Ma da un po' ho smesso di urlare.

Da un po' ho smesso di muovermi, di ribellarmi.

Sono sdraiata e guardo le stelle su di me, ignoro il suono che fa la bocca dell'uomo e..

mi godo il vento.

Così libero è, di fuggire dalle grinfie del malvagio.

Vorrei essere Vento e volare via.

Non sento più niente, la pelle è insensibile ad ogni tocco, ad ogni colpo.

Sebbene sia già notte, sono sicura che intorno a me si stia facendo più buio. 

Ed io sono fatta di buio, ma prima, ero una donna giovane, fiera. Ero fatta di luce.

Prima di chiudere gli occhi, nelle mie iridi vive il sorriso di Gabriele, di Annalisa, i miei genitori.

Che farebbero loro, senza di me?

Ho paura. Ho paura della morte, dell'abbandono. Perché mi sta accadendo tutto questo?

Prego un Dio affinché possa ascoltare le mie preghiere. Ma nessuno mi risponde, sono sotto il peso del Male e me ne rendo conto.

Dopo un tempo che mi sembra eterno, sono di nuovo sola, sdraiata con il fango tra i capelli.

Non ho più il peso che mi schiaccia a terra.

ll mio vestito è sgualcito, sporco di fango e sangue, ma sono qui, viva, di nuovo libera.

Eppure.. sento che potrei alzarmi e volare, oppure sprofondare nella terra e rimanerci per l'eternità.

Ho piena visuale del cielo, ora, e le stelle sono mie consolatrici.

Astri, mi rivolgo a voi, guardatemi. Sono viva.

Piango, finalmente, e mi rendo conto di poter respirare ancora.

Riesco a mettermi in piedi, giusto un attimo prima di vomitare e cadere di nuovo.

Ma riesco ad alzarmi ancora, e ancora una volta, finché non cammino con le mie gambe.

Io non sono Niente.  

Io sono Viva. 


 

   
 
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