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Autore: I_will_be_your_Louis    13/07/2013    1 recensioni
‘Adesso la caldaia funziona,provi ad aprire il rubinetto dell’acqua e lo vedrà.’
‘Ottimo lavoro,grazie mille. Quanto le devo?’ chiese,iniziando a prendere il suo portafogli.
‘Non si preoccupi. Faccia finta che sia un regalo.’ Gli fece l’occhiolino e si diresse verso la porta.
‘No davvero,mi dica,non voglio essere in debito con lei. Posso fare qualcosa per ricambiare questa sua gentilezza?’
‘Oh,poi vedrà come potrà ricambiare la mia gentilezza.’ Sorrise a trentadue denti e uscì da quella casa.
Se non si crede nell'amore tra i due -Haz e Lou- si è pregati di non leggere questa One Shot,grazie.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
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You must be mine!

Louis Tomlinson,venticinque anni. Psicologo di Doncaster. Dipendente dai libri,praticamente la sua vita. Dipendente dai The Script e da tutto ciò che parli d’amore. Lui ha sempre desiderato di vivere quell’amore che raccontano nei libri,o quello che i cantanti tanto cantano. Lui crede nell’amore,in ogni tipo di amore,a prima vista,a distanza,di tutti i tipi,perché per lui niente è indistruttibile,compreso l’amore. Gli unici a decidere se distruggere un qualcosa siamo noi. Si ripeteva sempre Louis mentre ascoltava Six Degrees of Separation . A volte si sfogava sugli oggetti di quanto sia solo in quella casa,di quanto vorrebbe qualcuno con cui condividere quello che ha d’offrire,e quel giorno si era sfogato tirando oggetti sull’impianto della caldaia,così da romperla. Cazzo. Devo chiamare un elettricista o morirò di freddo. Eh già,perché era ancora Novembre ed il caldo non si faceva sentire da un po’Con il telefono in una mano e le pagine gialle nell’altra era alla ricerca di un elettricista economico,che subito trovò. Il campanello suonò e lui si diresse alla porta con indosso solo il suo pigiama a righe.
‘E lei chi è?’
‘L’elettricista,devo riparare una caldaia.’ Rispose accennando un sorriso. Era molto giovane e aveva un aspetto molto particolare. Il suo corpo era ricoperto di tatuaggi e aveva dei piercing sparsi per il viso,coronato da dei capelli ricci trasandati. Ma la cosa che attirò subito Louis fu’ lo sguardo,quegli occhi verdi,così dolci e magnetici,semplicemente fantastici.
‘E lei invece,è?’ disse il ragazzino in modo sarcastico strizzando un occhio.
‘Faccia il suo lavoro,la caldaia è in cucina.’
‘Il cliente ha sempre ragione.’ E si diresse nella cucina alzando le braccia al cielo. Ma quanto cazzo è bono questo mio cliente. Devo scoparmelo. Vediamo un po’,questa caldaia ha diverse ammaccature,allora vuol dire che il ragazzo fa sesso violento. Si girò a guardarlo mentre i suoi pensieri furono al massimo della perversione.
‘Come sono state provocate queste ammaccature?’
‘Mh … non sono cose che le interessano,Harry.’ Disse rileggendo il foglio delle pagine gialle.
‘Come? Lei può sapere il mio nome ma io non posso sapere il suo?’
‘Louis. Mi chiamo Louis. Ed ora si sbrighi,ho molte cose da fare.’
‘Ci conti.’ Ma non sarà l’ultima volta che mi vedrai mio bel masochista. Pensò. Adesso ti metto apposto la caldaia ma sta attento alla luce.
‘Per aggiustare la caldaia dovrei vedere il sistema operativo della casa,potrei sapere dov’è?’
‘Certo,mi segua.’ Disse Louis facendogli un cenno con la mano e Porca puttana e che cazzo di culo che hai,Louis. Pensò tra se e se Harry. Appena raggiunto il sistema operativo,con un tocco riuscì ad aggiustare la caldaia ma allo stesso tempo a manomettere la luce.
‘Adesso la caldaia funziona,provi ad aprire il rubinetto dell’acqua e lo vedrà.’
‘Ottimo lavoro,grazie mille. Quanto le devo?’ chiese,iniziando a prendere il suo portafogli.
‘Non si preoccupi. Faccia finta che sia un regalo.’ Gli fece l’occhiolino e si diresse verso la porta.
‘No davvero,mi dica,non voglio essere in debito con lei. Posso fare qualcosa per ricambiare questa sua gentilezza?’
Oh,poi vedrà come potrà ricambiare la mia gentilezza.’ Sorrise a trentadue denti e uscì da quella casa.
///
‘Oh Louis,Louis!’ urlò Harry sul suo letto ansimando e continuando a segarsi. Quel ragazzo riusciva a farlo eccitare come nessun altro riuscirebbe. E quella notte il ragazzo si addormentò,a suoni di urla e sogni erotici sul suo amato Louis. Sognò le sue labbra,così sottili e rosee. Sognò i suoi occhi,azzurri e cristallini. Sognò lui,quel ragazzo tanto timido quanto bello. Oh sì,quel ragazzo deve essere mio. Pensò il mattino seguente Harry,ritrovatosi nel letto ad annegare nel suo sperma.
///
Questo ragazzo è davvero strano,ma mi piace. Pensò Louis ridendo. Il giorno dopo,andò per accendere la luce e notò che essa non aveva intenzione di farlo. Provo in tutti i modi,cambiando le lampadine,spegnendola ed accendendola ripetutamente,ma niente. Perciò per lui arrivò di nuovo il momento di richiamare Harry,perché si,quello era proprio il suo numero di cellulare. Appena arrivato a casa del suo cliente preferito,Harry sorrise e disse:
‘Allora lei è proprio uno sbadato, prima la caldaia e adesso la luce!’ Louis rise e gli spiegò tutti i suoi tentativi insani per tentare di accendere la luce.
Per parecchie settimane Harry ripeté il suo giochetto manomettendo quasi tutta la casa e,mentre lui lavorava intanto cercava di conoscere meglio il suo Louis,che ormai si era accorto di quello che l’elettricista aveva fatto,ma non gli dispiaceva,anzi,alla fine si affezionò a quel ventiduenne. Riuscì a scoprire che non dipendeva da nessuno,non aveva un agenzia che l’assisteva,si era progettato quel posto di lavoro autonomamente. I genitori ormai l’avevano abbandonato,ritenendolo grande e non parlava con la sorella da un bel po’. Invece Harry scoprì che Louis era dannatamente buono,aveva donato tanto alla propria famiglia e voleva avere un po’ di libertà,voleva liberarsi da tutta quella pressione che la famiglia gli procurava,perciò decise di vivere da solo,sperando,un giorno di trovare qualcuno con cui condividere quello che ha da donare.
Dopo cinque settimane di giochetti Harry era stanco. Voleva avere Louis tutto per sé,non voleva farselo sfuggire,ormai era diventato davvero essenziale per lui.
‘Sai che con questo maglioncino sei proprio bello,Tomlinson?’ affermò provocatorio il ragazzo.
‘Oh,g-g-grazie.’ Disse ingoiando la saliva rumorosamente. I loro sguardi erano ormai come delle calamite. L’azzurro si perdeva nel verde,il verde nell’azzurro. Gli spazi tra le dita delle mani di Harry erano fatti apposta per incastrare le mani di Louis. Il maggiore iniziò ad osservare quel contatto per una manciata di minuti e non poté far altro che sorridere e ritornare agli occhi del più piccolo. Lui lo spinse fino allo schienale della poltrona più vicina così da dare al ragazzo dagli occhi celestiali nessuna via di scampo. I loro corpi si adattavano l’un l’altro e la sintonia che c’era tra loro era sbalorditiva. Harry mise a proprio agio il ragazzo di fronte a lui e lentamente,chiudendo gli occhi,gli porse un dolce bacio,timido,ma che pian piano diventò più passionale. Il più piccolo chiese l’accesso con la sua lingua nella bocca dell’altro ,che venne subito acconsentito. I loro sapori,di vaniglia di Louis e menta di Harry,si mischiarono e Louis sorrise timido senza staccarsi dalla sua recente droga. Quel bacio durò molti minuti ma a nessuno dei due pesò tanto,a loro non serviva respirare,si scambiavano l’ossigeno a vicenda tramite il loro amore,l’unica cosa che è in grado di farli veramente respirare. Fu Harry a rompere quel legame,ma non perché volesse staccarsi,perché avrebbe potuto continuare per sempre,ma solo perché aveva qualcosa da chiedergli. Louis giocò con i loro nasi facendo a volte rincontrare le loro labbra con dei piccoli baci umidi.
‘Allora,Louis,che ne dici di uscire con me questa sera?’ chiese sulle sue labbra,lo psicologo ormai era tutto rosso in viso e,con lo sguardo rivolto verso il basso,rispose:
‘S-si. Perché no.’ Non sai da quanto tempo ho aspettato che me lo chiedessi. Sorrise Lou pensando a quanto realmente fremeva aspettando una sua richiesta.
‘Perfetto,ti vengo a prendere alle otto,fatti trovare pronto.’ Un altro piccolo bacio con un sincero sorriso sorriso. Stasera si scopa,ragazzi!Pensò,e prendendo i suoi attrezzi se ne andò.
Le otto arrivarono ed Harry non badò molto al vestiario,ma mise tanto,troppo profumo,One Million,irresistibile. Al contrario,Louis si preoccupava come una ragazzina,non sapeva cosa indossare,ed era super imbarazzato,insomma,non ha un appuntamento da circa un anno. Troppo impegnato tra lavoro e libri per preoccuparsi di avere degli appuntamenti,ma per lui questo era importante,perché a lui piaceva Harry. Eh già,gli piaceva molto,il suo modo di azzardare,provocatorio e dannatamente bello. Lo faceva impazzire.
‘Ehi,buonasera bellezza.’ Esclamò Harry. Oh Dio mantienimi o me lo stupro! Pensò.
‘Ciao Harry.’ Disse Lou accennando un sorriso imbarazzato.
Harry,non potendo permettersi un ristorante o un qualcosa del genere portò Lou a casa sua,con cena cinese a domicilio e un film horror noleggiato.
‘Che casa deliziosa ..’ giudicò Louis iniziando a notare tutto messo in ordine e quel profumo di lavanda nell’aria.
‘Beh,non è sempre così,fidati.’ Confessò Harry ridendo e spettinandosi il ciuffo così da dar l’aria di un vero duro.
Per tutta la serata continuarono a parlare,anche durante il film. Harry era risultato molto sensibile,dolce,ma con quella potenza che non deve mai mancare,quella che serviva per proteggere Louis.
‘Sai,io sono come le cipolle. Sono fatto da diversi strati,il primo è il più forte. E appena riesci a rimuovere quel primo strato,beh … inizi a piangere.’ Disse con lo sguardo rivolto verso il basso sorridendo.
‘Allora sei l’unica cipolla non mi ha fatto mai piangere.’ Sorrise Louis. Harry fece dei movimenti strani sopra quel divano posto di fronte la televisione,solo per cercare di avvicinarsi al ragazzo. Appena gli si pose di fianco posò un braccio intorno al suo busto così da attirarlo ancora di più a sé. Louis posò la testa sopra il petto del ragazzo,si sentiva protetto,da un ragazzo più piccolo,può sembrare strano ma era veramente così. Tramite quel contatto il ragazzo riuscì a farsi stordire dal profumo così forte del ragazzo ma anche a sentire il battito del cuore dell’altro aumentare sempre più ed il suo respiro farsi sempre più affannoso. Allora questo ragazzo non è solo da scopare,ma anche da amare. Questo pensiero bombardava la mente di Harry,con quella frenesia di porgli un bacio,ma aveva paura,ed era molto strano,perché lui non ha mai paura,specialmente in quelle situazioni.
Voglio prenderti e baciarti.' Ammise il duro,che poi tanto duro non è.
 'Ti prego, fallo.' Disse l’altro rivolgendogli lo sguardo. Le labbra carnose incontrarono quelle sottili e il modo in cui combaciavano era strabiliante,nessuno dei due credeva fosse possibile.
Voglio fare l’amore con te.’ Ammise nuovamente il duro. Lui non aveva mai usato quelle parole prima d’ora,insomma ‘fare l’amore’ non rientrava nel suo essere,nel suo mondo c’era solo sesso,e nient’altro. Ma quella volta era diverso.
Anche io. Dal primo momento che ti ho visto.’ Harry rimase di stucco ma non ci fece molto caso,si alzò in piedi e a suoni di baci riuscì a portare il ragazzo nella sua camera da letto. Fu Harry a comandare il gioco,non voleva sapere se l’altro era d’accordo ma voleva fare a modo suo. Gli calò i pantaloni e piano finì di baciarlo per iniziare ad andare verso il basso. Gli lasciò dei baci umidi sul collo e sui capezzoli mandando Louis in bestia. Mise la lingua nell’ombelico ed iniziò a girarci intorno mentre la vittima cercava di trattenere i suoi gemiti stringendo forte le lenzuola del letto. Calò i boxer blu del ragazzo e con la mano fece dei movimenti bruschi sorridendo nel guardare la faccia di Louis straziata e ormai sudata. La mano venne sostituita dalle labbra di Harry,leccava la punta del membro per poi farlo muovere in bocca con molta velocità.
‘Harry!’ gridò Louis ed iniziò a gemere fortissimo. Harry rideva inghiottendo il liquido uscito dall’intimità del ragazzo. Ricominciò a baciarli le labbra ed ora Louis era stanco,voleva comandare lui. Leccò ogni piercing che si trovava sul volto del ragazzo,sotto il labbro,sul naso,sul sopracciglio,ovunque. Con molta velocità e impazienza Louis rese i corpi dei due ragazzi uno solo,unendoli. Harry gridò tante volte il nome di Louis chiedendo di più,con il sudore che gli colava dalla fronte. Si torturava il labbro per cercare di non gemere. Louis mentre spingeva accarezzava dolcemente la spina dossale del ragazzo per farlo calmare. Per farlo sentire al sicuro. Arrivati all’apice i ragazzi si ricomposero posizionandosi sotto le coperte,Harry abbracciando Louis e Louis che si accoccolava dolcemente sul busto del più piccolo.
‘Questa notte,è stata la migliore della mia esistenza.’ Ammise Louis.
‘Scusa ma dovevi essere mio.’ Rise Harry.
‘Ma io sono tuo.’ Sorrise Louis.
‘Ti amo,Lou.’
‘Ti amo anch’io,Haz.’ Ed i due decisero che non si sarebbero mai più lasciati. Perché ormai facevano parte l’uno dell’altro. Haz e Lou. Per sempre.
 
  
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