La tirò a se, tutto intorno a loro sembrava accompagnarli in quella melodia appena percettibile. Le sfiorò la pelle candida, fresca, morbida. Con l'indice segnò un percorso lungo il suo braccio, partì dalla clavicola, scendendo poi sulla sua mano che accarezzò, come se fosse preziosa, intoccabile, eppure lui poteva, poteva toccarla. Sfiorò ogni suo dito, facendo intrecciare le loro mani subito dopo. Inalò il suo dolce profumo sfiorando con le labbra il suo collo, giunse fino al suo orecchio, sussurrando un 'ti amo' che parve bloccarsi nell'aria restando impresso nelle menti dei due. 
Non il solito, banale amore il loro, no, era qualcosa di più, molto di più. 

La ragazza era immobile, si concesse completamente a quel momento che attendeva ormai da tempo. Le lunghe notti passate a sognare quel momento con lui ormai erano passate, perché questo non era un sogno, era pura realtà. 
Entrambi sapevano bene che ciò non doveva accadere, non dovevano andare 'oltre', era questa la ferita che lacerava i loro cuori. Eppure non riuscivano a staccarsi, non potevano allontanarsi, c'era qualcosa che li legava ormai da tempo. I loro sguardi si incontravano e scontravano continuamente, l'uno si perdeva nelle profondità degli occhi dell'altro. Come due calamite, non potevano staccarsi. 

Cedettero entrambi a quel momento così intenso, le labbra di lui si poggiarono su quelle di lei, ormai deciso il ragazzo assaporò con passione le candide e soffici labbra della donna amata. Lei un po' titubante in un primo momento, lasciò che i suoi muscoli si rilassassero, facendo scorrere le proprie mani tra i capelli di lui, scompigliandoglieli, era questo il suo desiderio da tempo, affondare le proprie dita nei suoi capelli morbidi e profumati, e questo era l'unico momento in cui potette farlo, dopo una lunga attesa. 
Fu un bacio lungo che sembrò durare ore, mentre in realtà furono solamente pochi minuti, nessuno dei due sembrava volesse prendere aria, l'ossigeno era nulla in confronto alle labbra dell'altro. 

“Devo andare, lo sai...” furono queste le parole del ragazzo, dette gemendo, non voleva lasciarla, perché era lei quella che voleva, quella che desiderava al suo fianco. Ma ciò non era possibile. 

“Vai...” tristemente dovette appoggiarlo, guardandolo fisso negli occhi, scrutandolo in tutta la sua bellezza in quel momento, nel loro momento. 
Lo guardò andare via, rimase lì a guardare le sue possenti spalle che si allontanavano, i suoi capelli in cui poco prima aveva potuto affondarci le dita. Portò l'indice sulle sue labbra che ancora sapevano di Lui erano l'ultima cosa che le fosse rimasta di quell'incontro intimo, l'ultimo.


Premetto che questa è la mia prima fanfiction, siate clementi! Sarò felice di rispondere ad ogni vostra recensione.