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Autore: EtErNaL_DrEaMEr    26/01/2008    7 recensioni
Aprì piano gli occhi..accanto a lui dormiva una ragazza..si guardò la mano, aveva uno strano luccichio. Cercò di mettere a fuoco, aveva un anello, era una fede, all'anulare, uno di quelli che indossano le persone sposate.
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Sposate???
SPOSATE???
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...Ma cosa cazzo ho fatto stanotte??- pensò, mentre iniziava a sentire i sudori freddi...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Married??? Aprì piano gli occhi..accanto a lui dormiva una ragazza..si guardò la mano, aveva uno strano luccichio. Cercò di mettere a fuoco, aveva un anello, era una fede, all'anulare, uno di quelli che indossano le persone sposate.
....
....
Sposate???
SPOSATE???
...Ma cosa cazzo ho fatto stanotte??- pensò, mentre iniziava a sentire i sudori freddi...



Disclaimer: I Tokio Hotel non mi appartengono e tutto quello che è scritto qui sotto è frutto della mia fantasia...e non vuole dare rappresentazione veritiera del carattere dei protagonsti.

______________


In un locale alla moda poco fuori città una bolgia di gente si stava divertendo, e tra questi c'erano anche gli ormai osannati Tokio Hotel.

Al loro ennesimo after-party, si stavano rilassando. Tutti e quattro avevano in mano un drink, tutti e quattro avevano uno sguardo spensierato, di chi -in quel preciso istante- non si stava preoccupando di niente...anzi, tutti  tranne uno.

C'era un paio di occhi nocciola che vigilavano attenti su un ragazzo, un alto ragazzo biondo, che si stava dando alla pazza gioia in pista avvinghiato ad una ragazza. Il moro che lo stava osservando scosse la testa, rassegnato.

- Avanti, Bill, cerca di goderti la serata!!- lo esortò Georg, dandogli una pacchettina sulla spalla - Non ti preoccupare per Tom, è grande, vaccinato, e sa badare a se stesso!!-

A quell'ultima affermazione il sopracciglio di Bill si inarcò non poco.

- Ok..forse ogni tanto sarà il caso di dargli un'occhiatina- si corresse il bassista - ma tu intanto divertiti!!- gli disse facendogli un sorriso a 32 denti.

Ma sì, effettivamente Georg aveva ragione...doveva divertirsi!

****

Passò la serata a parlare, bere e scherzare, con Georg, Gustav e anche con qualche ragazza che si era avvicinata al loro tavolo...sì, si era divertito.
Non aveva ballato -no no- sarebbe stato pretendere troppo, visto che lui stesso si riteneva il modello perfetto di 'manico di scopa'.

Era ormai l'una e i ragazzi cominciavano a sentire il letto richiamarli, quando stavano uscendo dal locale, dal retro.
Bill osservò Tom, che gli camminava affianco.

- Com'è andata?- buttò lì, quasi per caso, guardandolo solo di sbieco.
- Ehm...bene- disse con qualche esitazione il biondo- Bene, bene....davvero bene!!- ripetè guardando il fratello con un sorriso enorme, cercando di trattenere il respiro.

Il cervello del moro non ci mise molto ad elaborare la situazione:
Tom aveva bevuto...quando in una frase ripeteva per più di tre volte la parola 'bene', sorridendo e senza articolare una frase decente, voleva dire che aveva bevuto.....quando, all'una di notte, con gli occhi che gli si chiudevano e una stanchezza incredibile, riusciva a fargli un sorriso da guinness, voleva dire che aveva bevuto....quando cercava -invano- di trattenere il fiato, per non alitare in faccia a Bill e non investirlo con quella che potrebbe essere tranquillamente definita una nube tossica a base di alcool...sì, voleva dire che aveva bevuto.

Bill lo guardò indispettito, per poi passargli avanti, raggiungendo Georg e Gustav.
Che Tom bevesse, non era un problema..era un problema quello che succedeva dopo che Tom aveva bevuto. Poteva anche sopportare il fatto di doversi alzare nel bel mezzo della notte, e di tenere su la testa di Tom mentre vomitava l'anima dopo una colossale sbronza, quello aveva imparato a sopportarlo.
Quello che veramente non sopportava era quello che succedeva quando Tom, ubriaco, faceva venire in albergo una ragazza.
Perché quello significava che lui, il mattino dopo, avrebbe dovuto puntualmente congedare la ragazza, mentre a Tom non sfiorava nemmeno il cervello l'idea di alzarsi;  avrebbe dovuto ascoltare il suo sfogo. Dirle che sì, lei aveva ragione, Tom era proprio uno stronzo insensibile, e che sì, gli avrebbe tirato uno schiaffo da parte sua. Dopodichè la ragazza se ne andava, e lui se ne tornava da Tom, a farlo sentire uno schifo.

Sbuffò sonoramente, vedendo una nuvoletta di fumo condensarsi davanti a lui. Si strinse nel gubbiotto e continuò a camminare verso la macchina.

******


Cercò di aprire gli occhi, ma la luce bianca e forte glieli fece richiudere subito. Provò a spostare il braccio, ma c'era qualcosa che glielo impediva.
Allora sbattè più volte le palpebre fino a che non riuscì a tenere gli occhi aperti...guardò il braccio: appoggiata vi era una testa, la testa di una ragazza.
Cercò di muovere comunque il braccio, ma avrebbe svegliato lei...allora riappoggiò la testa al cuscino. Dannazione, pensò,  non si ricordava niente della sera precedente, e aveva un mal di testa allucinante.

Riaprì piano gli occhi, cercò ancora di spostare il braccio su cui era appoggiata la ragazza, ma niente...nel farlo però, notò uno strano luccichio sulla sua mano. Mise a fuoco le sue dita e vide che aveva indosso un anello, all'anulare, uno di quelli che di solito hanno le persone sposate.
.....
....
Sposate?!?...
.....

Cominciò a sentire i sudori freddi.
Guardò ancora più attentamente la sua mano...magari si era sbagliato, strizzò forte gli occhi, ma quando li riaprì, l'anello era ancora lì, ben saldo al suo anulare...
.....
Sposate?!?- si ripetè di nuovo incredulo.
....
....
Ma cosa cazzo ho fatto stanotte??


Con quel grande interrogativo in testa riuscì a liberare il braccio e ad alzarsi. Si infilò velocemente una felpa e i pantaloni di una tuta...e si fermò a guardare il suo letto, dove dormiva ancora quella ragazza.
Cioè lui si era sposato con..con...non sapeva neanche come si chiamava. A dire il vero non sapeva proprio chi fosse.

Come cavolo ci sono finito nello stesso letto con lei??


Un altro enorme interrogativo..anche se, pensandoci bene, quando si era svegliato aveva indosso i suoi boxer e una maglietta, quindi teoricamente -a meno che nel cuore della notte lui non si fosse svegliato per vestirsi, cosa che reputò decisamente improbabile- non ci aveva fatto niente con quella.....


Bill.

Un orrendo pensiero gli attraversò la mente.

Bill.

Non aveva pensato a Bill!!!
Si mise le mani nei capelli.
.....L'avrebbe ucciso, oh sì, lo avrebbe sicuramente ucciso!!

Doveva fare in modo che non lo venisse a sapere, assolutamente!

Ma come cazzo aveva fatto?, si richiese di nuovo, come aveva potuto fare un casino del genere??
Si riguardò la mano sinistra e la fede al dito.
Certo, non era la prima volta che faceva una cazzata, tutti alla sua età ne facevano -Bill compreso- dopotutto, aveva solo diciotto anni..ma...ma non gli era mai capitato di trovarsi in un casino...in un casino...di dimensioni così catastrofiche.

Tentò di pensare a cosa fare...ma in quel momento la sua testa si rifiutava categoricamente di ragionare.
All'improvviso sentì qualcuno bussare alla porta.
Allargò gli occhi, allarmato. Forse è solo una cameriera- pensò, cercando di respirare e tranquillizzarsi.

- Ehi, Tomi...ci sei?? Sono io-

No, decisamente NON era una cameriera.

Aveva riconosciuto fin troppo bene la voce di Bill che lo chiamava da dietro quella porta.

Merda!!

Prima o poi sarebbe entrato, e lui era lì...sentì la maniglia cominciare ad abbassarsi...e corse in bagno.

- Tom, sto entrando..- lo avvertì Bill.

Quando entrò non trovò traccia del gemello, ma sentì il rumore dell'acqua scorrere, e capì che Tom si stava facendo una doccia.
Si appoggiò alla parete opposta alla porta del bagno, con le braccia conserte, intenzionato ad aspettare che il fratello uscisse, quando si girò verso il letto e vide una giovane ragazza che ancora dormiva...sospirò rassegnato. Si accorse che stava per svegliarsi, e decise di uscire, ma non prima di aver avvertito il gemello.

- Tom, visto che non sei solo, io esco...ti parlerò dopo....ok?-
- Ehm...sìsì, non ti preoccupare, tra poco scendo anch'io!- disse Tom cercando di sembrare il più convincente possibile; e ci riuscì, visto che sentì la porta aprirsi e richiudersi. Bill era uscito.

Si lasciò andare seduto al bordo della vasca, con ancora il batticuore...era pronto a giurare di aver perso vent'anni di giovinezza in quei cinque minuti in cui si era nascosto in bagno. L'aveva scampata bella...era sempre più sicuro che, se Bill l'avesse visto -o meglio, se avesse visto quell'anello- lui non ne sarebbe uscito sulle sue gambe. Dopo aver ringraziato tutti i santi possibili -più quelli che aveva appena inventato- chiuse l'acqua e uscì con cautela dal bagno.

Si guardò attorno, non c'era nessuno. Sgattaiolò vicino al letto e, quando si voltò, si ritrovò a cinque centimetri dal viso una faccia a lui -quasi- sconosciuta.

Quella ragazza lo guardava come un bambino intento a scoprire qualcosa di nuovo, scrutava ogni centimetro del suo viso, arricciando le labbra e osservandolo sempre più stranita...Tom non potè fare a meno di ridere di fronte a quelle espressioni così buffe. Lei allora ritrasse subito indietro il volto.   

- ....so di aver un pò alzato il gomito ieri sera...ma che cavolo ci faccio qui...e poi, tu sei tu???- gli chiese lei, in ginocchio sul letto.
- Bhè, mi spiace deluderti ma non so come ci sei finita qui....e poi sì, io penso di essere io!!- le disse sorridendo.
- Ah...- sembrava un pò scioccata di essere davanti a lui.

Poi spalancò gli occhi azzurri, e con una lentezza incredibile abbassò lo sguardo, fino a vedere come era vestita..una canottiera e delle culotte.
Tirò un sospiro di sollievo, evidentemente sollevata di aver indosso qualcosa.

-Ehm..- comicnciò lei rompendo quel silenzio che si era creato-...io..io sarà il caso che me ne vada...- disse, alzandosi dal letto e andando in cerca dei suoi vestiti.

Tom rimase fermo. Non sapeva che fare: l'avrebbe lasciata tranquillamente andare, ma se aveva fatto quello che pensava di aver fatto, non poteva farla andare via così. Lui doveva scoprire cosa cavolo aveva fatto quella notte, ne andava della sua sanità mentale!!!
Così cominciò a parlarle.

- Senti, posso..posso vedere un secondo la tua mano..la sinistra??-

Lei lo guardò interrogativa, ma poi, con una scrollata di spalle, si avvicinò a lui, tendendo la mano sinistra. Il biondo notò subito che anche lei aveva quella fede al dito, e sentì la tentazione di urlare...evidentemente lei non l'aveva nemmeno vista, perché quando realizzò cosa aveva al dito, allargò gli occhi in un modo impressionante..

-Oh...cazzo...-

Esatto-
pensò Tom per l'ennesima volta - HO CAZZO!!!.

Il rasta si ributtò sul letto, con la testa fra le mani e un'espressione disperata in volto...e ora???
Pensa, Tom, pensa, maledizione!!!

Cosa avrebbe potuto fare ora? Da chi sarebbe potuto andare?
Ormai, era più che evidente che il casino l'aveva combinato...sentì la ragazza sedersi sul letto accanto a lui. Si tirò su a sedere pure lui.
Lei aveva ancora la sua felpa tra le mani, il respiro era appena percettibile e lo sguardo fisso su un punto imprecisato del muro opposto. In quel momento Tom si rese conto che in quel guaio non c'era finito da solo: c'era anche lei...e lui, finora, aveva pensato solo alle conseguenze per lui...ma lei?
Decise di prendere in mano la situazione, anche se non aveva la più pallida idea di dove cominciare.

- Senti, è chiaro che abbiamo fatto una cazzata colossale..cioè, io non so neanche come ti chiami...-
- Marika..- lo interruppe lei - Mi chiamo Marika...- ripetè atona, con lo sguardo ancora fisso nel nulla.
- Ecco...comunque ora troveremo una soluzione..'sta tranquilla!- disse cercando di essere convincente -anche per se stesso- e poggiandole una mano sulla spalla. Lei annuì lentamente muovendo la testa.

********

Era in ascensore e stava aspettando di arrivare al piano terra.
Le mani erano giunte, con il piede destro continuava a battere per terra, in preda ad un tic nervoso.
Marika era rimasta in stanza, in caso fosse entrato qualcuno, mentre lui scendeva...doveva parlarne con qualcuno, doveva, o gli sarebbe venuta una crisi di panico.
Il problema era...con chi?
In realtà, non aveva molta scelta..Bill: assolutamente NO, non se ne parlava neanche. David..per carità, se non l'avesse ucciso Bill, c'avrebbe pensato lui, quindi era meglio evitare anche lui. Georg...no, l'avrebbe sfottuto fino alla morte...rimaneva solo il buon e saggio Gustav.

Sì, avrebbe dovuto parlarne con lui.

Bloccò l'ascensore, e tornò su, diretto alla camera dell'amico.
Quando arrivò al piano e uscì dall'ascensore, sentì due voci familiari venire nella sua direzione...sbarrò gli occhi..Bill e Georg...allora avevano ragione quando dicevano che incontri sempre le persone sbagliate al momento sbagliato!!

Si guardò intorno e corse verso lo stanzino che portava appesa la targa 'Lavanderia'.
Si richiuse la porta alle spalle e vi si appoggiò contro con la schiena, trattenendo il respiro. Quando si girò, incontrò lo sguardo di una donna -un'inserviente- che stava stirando delle lenzuola e lo stava guardando interrogativa con il ferro da stiro fermo a mezz'aria.

- Ehm..Buongiorno signora!!- disse cordiale lui, sorridendole.

Poi, quando non sentì più voci in corridoio, decise di uscire salutando la donna con un gesto della mano. E quella non potè fare a meno di pensare che i giovani d'oggi sono veramente strani.

**********


Era davanti alla porta di Gustav, e le sue nocche stavano per battere sul legno scuro, quando proprio quella porta si spalancò.
Tom fece un passo indietro, e sul suo volto si dipinse un'espressione terrorizzata.
Di fronte a lui, il ragazzo moro lo squadrò inarcando un sopracciglio.

- Tom- disse -...tutto bene??- gli chiese, inclinando la testa di lato e continuando a guardarlo.

No che non va tutto bene!!

Avrebbe voluto dirglielo..ma non poteva.
Quando si accorse che la mano rimasta a mezz'aria era la sinistra, la riportò con un gesto veloce ed innaturale dietro la schiena, sfoggiando un sorriso ebete.

- Sì..tutto bene!!..Perché non dovrebbe andare tutto fantasticamente bene??- disse. Ma dove cavolo l'aveva trovato 'fantasticamente'?!
- Non lo so- disse l'altro -Dimmelo tu-

Questo fece tornare i sudori freddi a Tom...e ora, cosa si inventava?? Prima o poi avrebbe dovuto dirglielo...ed era meglio che lo venisse a sapere da lui, piuttosto che se ne accorgesse da solo.

- Senti, Bill...prometti di non uccidermi??- disse guardandolo con occhi speranzosi.
- Perché ti dovrei uccidere, fratellone??- nella sua voce c'era un tono, come dire,...divertito.
- Bhé..sai che ieri sera ho alzato giusto un pelino il gomito, no...e..ecco, sebbene io assolutamente non lo volessi e non l'avessi in alcun modo programmato- si stava arrampicando sugli specchi - ecco, è successo che---

- Ok, può bastare- disse Bill, trattenendo una risata e rientrando nella stanza di Gustav, chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Tom confuso avanti ad una porta chiusa...


Ok, può bastare- pensò Tom -E che cavolo vuol dire??

Poi un pensiero cominciò a farsi strada nella sua mente. Vuoi vedere che...
.....
.....
Naa, non poteva essere possibile...
.....
Eppure...
.....


Aprì la porta davanti a lui, e quando entrò nella stanza, vi trovò sia Bill che Georg e Gustav e...e anche Marika.
E stavano ridendo di gusto...avevano le lacrime agli occhi. Lui rimase immobile all'inizio della camera a guardarli; loro si erano accorti della sua presenza, ma proprio non riuscivano a smettere.

- Troveremo una soluzione!!!- disse Bill facendogli il verso e piegandosi in due dal ridere.
- Sì, voglio proprio vedere che soluzione avresti trovato!!- lo sfottè Georg, facendo fatica a parlare, a causa delle risa che lo stavano quasi soffocando.

Gustav e Marika avevano anche loro le lacrime agli occhi e si stavano tenendo la pancia.

Tom era a dir poco sbigottito.
L'avevano....l'avevano.....l'avevano preso in giro???
....
...Sì, decisamente.

Il suo sguardo passò da sorpreso ad assasino, stava fulminando tutti i presenti con gli occhi.
Bill fu il primo ad accorgersene e asciugandosi le lacrime cercò di darsi un contegno.

- Scusa Tomi, sul serio, scusa...ma non abbiamo potuto resistere....così impari ad ubriacarti e passare la notte con sconosciute!!- gli disse Bill sorridente.
- 'Fanculo!!- sibilò l'altro, visibilmente incazzato...gli avevano fatto prendere una paura del diavolo per niente.
- Dai Tom!- lo chiamò anche Gustav -Era per scherzare!!-

In risposta Tom alzò elegantemente il dito medio in loro direzione.
....Ma c'era qualcosa che non gli tornava...

- E lei chi è?- chiese, in direzione di Marika.
- Lei?- fece Georg -...è una ragazza che abbiamo conosciuto l'altra sera e che ha gentilmente accettato di mettere in atto il nostro stupendo piano!!- gli spiegò il bassista raggiante.
- Stupendo un cazzo!!...Siete degli stronzi!!- berciò Tom.
-...ma non puoi negare che siamo stati bravissimi!!- gli disse Gustav.

Era vero.
Doveva ammettere che, seppure in quel momento avrebbe ardentemente desiderato farli fuori tutti...quello era lo scherzo migliore che gli avessero mai fatto.
E anche il solo ammettere che era uno scherzo, lo aveva fatto sentire subito meglio.

Si sfilò la fede che aveva ancora al dito, e la gettò dalla finestra della stanza......-senza sentire un sonoro 'vaffanculo' emesso in sua direzione dal pover'uomo che si era beccato l'anello in testa-...e scoppiò anche lui a ridere, incredibilmente sollevato.

Sì, d'ora in poi c'avrebbe decisamente pensato su due volte prima di ingurgitare tutto quell'alcool...o perlomeno avrebbe fatto attenzione alle idee di quei tre dementi...



__________________________


Salve gente!!

Porca vacca!!, questi Tokio Hotel mi ispirano non poco!!!
Comunque vi lascio, con la speranza -e la presunzione- di avervi fatto un po' ridere con questa storiella..che io sinceramente mi sono divertita molto a scrivre!!
Grazie a tutti quelli che recensiranno (che saranno tantissssssssssssimi, vero??) e a quelli che hanno solo letto!!

Ciau;P, Vale






  
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