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Autore: Martina Intogna    14/07/2013    0 recensioni
« Vedevo la luce della Luna riflettere sul suo viso, era bellissimo, i miei occhi iniziarono ad annebbiarsi fino a quando non mi misi a piangere. Mi piegai a terra con lui che mi guardava mentre mi accasciavo i miei occhi caddero sull'orologio: erano le 2:02
-Sono le 2:02, esprimi un desiderio- dissi.
Lui rimase in silenzio e chiuse gli occhi. Io lo seguì nell'intento. L'ultima lacrima cadde come per segnare la fine del desiderio. Sentivo che piano piano si avvicinava a me, fino a quando aprendo gli occhi, mi ritrovai i suoi a guardare i miei. Mi asciugò le lacrime, mi accarezzò i capelli, mi prese la mano e giocherellava con le punte delle mie dita e si avvicinava sempre di più, fino a quando non ci baciammo. Fu un bacio lungo e passionale, mi sentivo protetta. Le sue labbra avevano un gusto piacevole, erano soffici, morbide. Alla fine del bacio lo abbracciai, i suoi capelli profumavano di mele. »
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CHAPTER 1.


 

Entrai nell' atrio della scuola con il fiatone per la corsa che avevo fatto, c'era solo il bidello.

-Buongiorno Scarlet! In ritardo come al solito!-

-Buongiorno Thomas.-

Si, in effetti negli ultimi tempi mi svegliavo sempre troppo tardi, ma la verità è che sono veramente stufa, voglio che inizino le vacanze estive. La scuola finirà il 16 giugno e poi potrò godermi l'estate insieme alle mie migliori amiche. Frequentare la Darwen Vale High School è bello, però ci sono anche cose negative, ad esempio i professori troppo severi, i ragazzi stupidi, le ragazze più ''cool'' della scuola, i brutti voti, insomma, i soliti ''problemi'' da adolescente. Io e le mie amiche non ci consideriamo ''popolari'', anche perchè non lo siamo, ma diciamo che non siamo nemmeno le ''sfigate'' della scuola. Già dal primo giorno di liceo ci siamo promesse di non metterci troppo in mostra, e visto che stiamo finendo il terzo anno, modestamente ce la siamo cavata abbastanza bene.

Bussai alla porta della mia classe, sentii la voce della professoressa.

-Avanti.-

Aprii la porta ed entrai molto cautamente quasi per non farmi vedere, ma questo era impossibile visto che la Signora Wood aveva fermato la lezione e lei insieme a tutti gli altri mi guardavano aspettando che parlassi.

-Signora Wood, mi dispiace per il ritardo.-

-Signorina Harris, non è la prima volta questo mese che arriva a metà lezione. Dovrò prendere provvedimenti?-

-No, Signora Wood, non ce nè bisogno, sarà l'ultima volta.-

-Lo spero bene. Si vada a sedere al suo posto.-

E così feci. Mentre passavo per i banchi sentivo i ragazzi fare battutine sulla mia figuraccia. Probabilmente sarò diventata rossa dalla vergogna da lì a poco. Mi sedetti al mio banco, di fianco a me c'era Beth, la mia più grande amica, la conoscevo dall'asilo e insieme avevamo vissuto tantissime esperienze, e abbiamo deciso anche la scuola superiore insieme. Poi dietro di noi c'erano sedute Summer e April, le altre mie due migliori amiche, loro le conosco da meno tampo, da quando abbiamo iniziato il liceo, ma siamo comunque molto legate. Dopo una lunghissima mezz'ora di algebra, la campanella suonò e così ci dirigemmo fuori dall'aula per fare ricreazione. Mentre camminavamo per il corridoio, April iniziò:

-Hey ragazze! Allora cosa fate per le vacanze estive?-

-Immagino di dover andare al mare con i miei genitori, voi?- rispose Beth.

-Io dovrò iniziare il corso di nuoto e il campeggio.- annunciò Summer.

Poi April chiese a me cos'avrei fatto quell'estate.

-Penso di andare a Londra con i miei genitori e mia sorella.- risposi non del tutto sicura.

Quando finii la frase mi accorsi che le ragazze non riuscivano a togliermi gli occhi d' addosso, allora mi guardai intorno per capire se stavano guardando proprio me. Poi le riguardai e solo lì mi resi conto che mi stavano osservando per ''addolcirmi'' (se si può definire così). Volevano venire a Londra con me. La campanella suonò nuovamente, così ritornammo in classe a fare altre ore di lezione. Avrei preferito morire. La lezione di Storia e Chimica fu noiosa come al solito, ma quella d'Inglese non del tutto. Finalmente un altro giorno di scuola era superato. Ero sopravvissuta. Dato che io, Beth, April e Summer vivevamo più o meno vicine, tutti i giorni dopo scuola tornavamo a casa tutte e quattro insieme. Alcune volte succedeva anche che inizievamo a parlare del più e del meno e non ci accorgevamo di quanto potesse essere tardi, quindi di solito tornavamo a casa anche alle tre del pomeriggio. Mentre camminavamo e ci lamentavamo dei troppi compiti che i professori ci avevano assegnato, sentì il cellulare squillare: era mia mamma.

-Pronto mamma?-

-Scarlet, oggi non stare troppo tempo a chiacchierare con le tue amiche, vieni subito a casa.-

-Va bene, ci vediamo tra poco, ciao.-

Appena riattaccai le ragazze erano curiose di sapere cos' aveva detto mia mamma, risposi loro che non lo sapevo ma che appena lo avrei scoperto lo avrei detto subito loro immediatamente. Doveva essere una cosa abbastanza importante se mia mamma mi aveva chiesto di tornare a casa prima del solito. 

  
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