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Autore: Only Hope    14/07/2013    1 recensioni
” Cos’è successo questa volta?” chiese accarezzandogli affettuosamente i capelli biondi:
” Sono stanco Mick, voglio capire cosa c’è in me di sbagliato” rispose Evan ancora tra le lacrime, Mick lo guardò quasi severamente:
” Non hai nulla di sbagliato e lo sai, è il mondo che sbaglia perché non ci accetta per quello che siamo”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Evan stava tornando da un’altra orribile giornata di scuola, o almeno così lui le chiamava “orribili” a scuola tutti lo prendevano in giro, chi più chi meno, ma tutti gli affibbiavano un nomignolo del genere:” Ricchione, frocio, gay, effemminato …” e tanti altri che lui neanche voleva ricordare, tutte le volte non faceva che chiedersi: Cos’ho di sbagliato? Perché sono diverso?” oramai era così che si sentiva:” Diverso”. Ma dopotutto cos’aveva di tanto diverso dagli altri? Evan era un ragazzo di 16 anni chiuso in se stesso e timido, intelligente ed estremamente sensibile, gli piaceva tanto la lettura dove riusciva a rifugiarsi per fuggire dalla vita reale, capelli biondo scuro e occhi di un blu oceano il viso pallido e la corporatura esile e slanciata. Per fortuna che c’era Mick pensava, lui era il suo migliore amico, era l’unico che non lo prendeva in giro sembrava capirlo e proprio mentre camminava gli venne in mente il giorno in cui lo incontrò:

-Quel pomeriggio dopo la sua pessima giornata di scuola stava andando in biblioteca quando un ragazzo molto più robusto di lui gli si piazzò davanti , i suoi capelli erano neri scuro, gli occhi grigi, non ci mise molto a riconoscerlo era Royce il bullo che a scuola lo torturava con nomignoli e quant’altro:” Hey frocio dove stai andando?” Evan abbassò lo sguardo pregando Dio che non gli facesse nulla:” Niente, sto tornando a casa” mormorò cercando di non farsi prendere dal panico:” Ah non mi dire Checca!” Evan aveva ancora lo sguardo basso:” Che vuoi?” disse cercando un po’ di coraggio da qualche parte chissà dove del suo animo. “ Mha .. niente, ma da quando in qua mi parli con tutta quest’arroganza Checca?” disse dandogli uno spintone e facendolo scontrare contro un palo, Evan era pronto al peggio ricevette un altro spintone e si trovò a terra con una tempia che gli sanguinava per la botta contro il palo, e la vista annebbiata.

Quel che successe dopo accadde molto in fretta, un’altra sagoma gli si piazzò davanti come a proteggerlo, Evan era certo di non conoscerlo riuscì solo a sentire la sua voce dire:” Vattene!” poi vide le due sagome avere un breve scontro e Royce andarsene, alla fine il ragazzo che lo aveva protetto si girò verso di lui e gli porse una mano per rialzarlo:” Ciao tutto bene? Mi chiamo Mick” il ragazzo sorrideva aveva gli occhi verdi e i capelli erano mori, di un marrone chiaro:” Mi chiamo Evan, comunque grazie” mormorò lui non sapeva cosa dire, ora erano in piedi e Evan si rese conto che Mick era poco più alto di lui e meno esile:” Bhe credo che sia il caso di sistemare quella ferita lì” disse Mick porgendogli un fazzoletto… -

Da allora erano sempre stati amici anche se Mick era di due anni più grande di lui,la verità era che Evan si era innamorato di lui già da molto ma ovviamente per quello che ne sapeva lui Mick lo avrebbe rifiutato,tuttavia erano ormai grandi amici ma ora neanche questo bastava a tirarlo su di morale, appena arrivò al parco andò a sedersi sotto una quercia, se Mick voleva trovarlo sapeva dove cercare. Si sedette con le ginocchia al petto e poggiandovi la testa iniziò a piangere silenziosamente. Passò così un’ora poi una voce però lo riportò alla realtà:
” eccoti, sapevo che ti avrei trovato qui” era Mick lo guardava sorridendo, ma vedendo che aveva pianto il sorriso scomparve e si sedette accanto a Evan:
” Cos’è successo questa volta?” chiese accarezzandogli affettuosamente i capelli biondi:
” Sono stanco Mick, voglio capire cosa c’è in me di sbagliato” rispose Evan ancora tra le lacrime, Mick lo guardò quasi severamente:
” Non hai nulla di sbagliato e lo sai, è il mondo che sbaglia perché non ci accetta per quello che siamo” Mick aveva detto
“ Non Ci” aveva parlato al plurale, ora il cuore di Evan batteva forte,Mick lo aveva intuito:
” Sì, io sono come te, Evan” lo accarezzò di nuovo :
” e la verità è che ti amo sin da quando ti ho visto” Evan ora si sentiva avvampare:
” Anche io ti amo” riuscì a dire a fior di labbra”. Le loro labbra si incrociarono in un bacio silenzioso e casto:
” Se il mondo il mondo corre troppo avanti allora noi correremo con lui perché ce la possiamo fare insieme” concluse Mick baciando Evan sulla fronte.


Spazio Autrice
Hey ciiao :3
Che dire? Aspetto notizie fatemi sapere... è la prima che scrivo di questo genere per favore fatemi sapere =) 

  
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